22_com UIL RUA 24-5-2018 DECISIONISMO C.d.A CNR

COMUNICATO AL PERSONALE CNR n. 22/18
CNR: RAPPORTO FIDUCIARIO o MERITO?
DECISIONI AFFRETTATE IN ASSENZA DI QUADRO DI RIFERIMENTO

Sorprende il decisionismo del C.d.A. del CNR tornato nella sua completa composizione.
Avremmo gradito che la stessa efficienza nella nomina del nuovo Direttore Generale da 180.000 euro annui fosse stata posta per prorogare circa 40 T.D. (anche con part time al 30%), rimasti questo mese senza stipendio.

Del tutto incurante dell’irritualità procedurale rispetto:

  • all’integrazione dell’o.d.g. (nomina del Direttore Generale) avvenuta solo nelle 24 ore precedenti la riunione;
  • alla consegna ai Consiglieri degli atti istruttori relativi all’annullamento d’ufficio e revoca del concorso a 3 posti di dirigente di seconda fascia (la corposa relazione dell’ Ufficio competente e la trasmissione da parte del D.G. sono avvenute pressoché in concomitanza con la seduta del Consiglio senza che il Collegio dei Revisori, sempre molto attento alla regolarità degli atti si esprimesse nel consueto verbale);

l’Organo di vertice del CNR ha provveduto comunque a deliberare all’unanimità i predetti punti all’o.d.g..

Ugualmente non può non stupire il tempismo inusuale con il quale a soli pochi giorni dallo svolgimento della riunione del C.d.A. si è provveduto alla pubblicazione delle delibere senza attendere, come da prassi, la loro approvazione nella successiva riunione del C.d.A. stesso.

In una situazione di tal fatta verrebbero spontanei alcuni suggerimenti e considerazioni:

  1. perché non provvedere a sostituire la procedura attualmente prevista dallo Statuto per la nomina del Direttore Generale provvedendo esplicitamente e direttamente con una decisione “intuitu personae”, trattandosi di una questione ritenuta squisitamente fiduciaria? Così si potrebbe:
  • risparmiare tempo, risorse e conferirebbe maggiore credibilità all’operato dell’Ente e dei suoi vertici;
  • evitare contenziosi con accesso agli atti (già in corso) da parte di candidati esclusi seppur dotati di curriculum “pesanti”;
  • adottare la medesima procedura anche per la nomina dei Direttori di Dipartimento, di Istituto e anche per i facenti funzioni;
  1. nel merito della delibera n 86/2018 riguardante l’annullamento d’ufficio del concorso a 3 posti di Dirigente di 2° fascia non può non meravigliare la assai laboriosa stesura di una premessa di ben 5 pagg. (sic!) con ben 12 “visto”, 11 “considerato”, 4 “richiamato”, 3 “ritenuto”, 3 “atteso”, 2 “ravvisata”, 1 “rilevata”, 1 “dato atto”, 1 “tenuto conto”, 1 “evidenziato” con ciò dando fondo a tutto lo scibile possibile della terminologia “burocratese”;
  • sempre al riguardo stupisce ancora l’incapacità di individuare i membri di Commissione che ha determinato il record di 19 successioni (3 Presidenti e 16 componenti dimissionari);
    basterebbe chiedere prima le disponibilità dei componenti individuati;
  • stupisce, infine, la preoccupazione espressa nella citata delibera che tale concorso costituisce “un indubbio favore per i dipendenti interni” senza alcuna riflessione sul fatto che ciò viola i principi costituzionali di buon andamento, uguaglianza ed imparzialità;
    valori questi troppo spesso sopraffatti e dimenticati proprio dall’assunzione del criterio cosiddetto “fiduciario” come stella polare delle decisioni che puntualmente finisce per penalizzare e mortificare proprio le elevate professionalità interne all’Ente.
    E’ assurdo e incomprensibile che proprio mentre si era in prossimità della conclusione del concorso - dopo lo svolgimento della valutazione dei titoli e della prova scritta attivate celermente dall’attuale ennesima commissione - si sia arrivati all’annullamento in autotutela motivato, tra l’altro, per “garantire all’Ente di dotarsi di migliori professionalità” considerato che degli oltre 200 candidati iniziali solo 70 si erano presentati alla prova scritta.
    Nello stesso tempo si dà mandato al Presidente di attivare le procedure finalizzate alla copertura delle posizioni dirigenziali disponibili (con mobilità intercompartimentale?).

Si potrebbe a ragione affermare:

“PERDETE OGNI SPERANZA O VOI CHE RESTATE!”

Tutto l’insieme di queste vicende ci costringe a formulare innanzitutto una precisa richiesta: quella di provvedere immediatamente a revocare l’annullamento del concorso dando seguito alle ulteriori prove selettive.

Nel contempo, in merito alle modalità di gestione complessiva dell’Ente, invitiamo l’Ente stesso a non assumere ulteriori decisioni finché non sia definito il nuovo assetto organizzativo sia dell’Amministrazione Centrale che della Rete Scientifica, comprese le eventuali procedure di mobilità intercompartimentale coinvolgendo preventivamente le Organizzazioni Sindacali.

Federazione UIL SCUOLA RUA
“Ricerca Università Afam”
Americo Maresci