42_com UIL RUA 25-7-2018 DIRITTO D'OPZIONE+all.1 STATUTO

COMUNICATO AL PERSONALE CNR n. 42/18
COMUNITÀ SCIENTIFICA CNR:
DIFENDI IL TUO RUOLO!!!

Nel silenzio più assordante, continua nei fatti inarrestabile, il processo di spoliazione di prerogative e di ruolo della Comunità Scientifica nel suo complesso. Pur essendo la stessa la vera risorsa dell’Ente, continua ad essere esclusa dai processi decisionali e gestionali della rete scientifica (accorpamenti e soppressione Istituti; nomine Direttori di Dipartimento, di Istituto, di facente funzioni; ripartizione risorse umane; commissioni concorsi; attribuzione incarichi; progressioni di carriera; ecc.).

Non era mai successo che la sua attività fosse così subordinata all’azione amministrativa!

IL DIRETTORE GENERALE DEL CNR
INVECE DI RICONOSCERE
IL DIRITTO D’OPZIONE
ORDINA
IL TRASFERIMENTO D’UFFICIO!

Questo quanto è successo a 7 RICERCATORI del soppresso ISSIA, con la ricca “dote” dei finanziamenti dei loro progetti e delle attrezzature, anziché essere assegnati all’ISASI (così come essi avevano richiesto esercitando il diritto d’opzione), vengono TRASFERITI allo STIIMA per DISPOSIZIONE del suddetto Direttore Generale.

A tale riguardo abbiamo inviato alla Comunità Scientifica la nota che si allega al presente comunicato.
(All.1). Intanto

“HABEMUS STATUTO”?!

Dopo un iter travagliato durato oltre un anno è stato pubblicato il 23 luglio u.s. con provvedimento del Presidente CNR n.93/2018 il nuovo Statuto CNR che entrerà in vigore dal 1° agosto p.v..

Non deve, al riguardo, destare troppa meraviglia, una “stranezza” che per il CNR sembra però rientrare nella normalità: già da ieri, 24 luglio, non c’è più traccia nel sito dell’Ente del provvedimento n. 93 (relativo appunto al nuovo Statuto) mentre risultano presenti il provvedimento n. 92 e n. 94!!

Quanto dovremo attendere ancora?

Federazione UIL SCUOLA RUA
“Ricerca Università Afam”
Americo Maresci
 

----------------------------------------

Roma, 25 luglio 2018
Prot. n. 105/2018
  Al Presidente CNR
Prof. Massimo INGUSCIO
Ai Membri del Consiglio Scientifico CNR
Ai membri del C.d.A.
Ai componenti O.I.V.
  e p.c. Al Direttore Generale
Dr. Giambattista BRIGNONE
CNR
P.le Aldo Moro, 7
00185 - ROMA
 

Oggetto: Diritto d’opzione di sette Ricercatori
               a seguito di soppressione dell’ISSIA

La scrivente O.S. porta a conoscenza le SS.LL. l’anomalo provvedimento assunto dal Direttore Generale il 23 luglio u.s. nei confronti di 7 dipendenti del soppresso ISSIA:

1 DIRIGENTE DI RICERCA
2 PRIMI RICERCATORI
4 RICERCATORI

Tale provvedimento, configurabile come un vero e proprio trasferimento d’ufficio, è censurabile in quanto, ad avviso della scrivente, esso viola:

  1. le disposizioni ed i princìpi della Carta Europea del Ricercatore;
  2. l’esercizio del diritto d’opzione;
  3. l’Art.2 del D.Lgs. 218/16;
  4. l’Art.4, comma 1, lettera d) dello Statuto CNR;
  5. l’Art.11, comma 1 dello Statuto CNR.

Inoltre, non risponde a quanto realmente accaduto il punto 12 delle premesse del citato provvedimento.
Il provvedimento si configura come un’ingerenza del Direttore Generale sullo svolgimento delle attività di ricerca. All’uopo si ricorda che compito del Direttore Generale è quello di dare attuazione alle delibere del C.d.A. e che, nel caso di specie, è espressamente previsto l’esercizio del diritto d’opzione per i dipendenti del soppresso ISSIA.
Il comportamento del Direttore Generale è inoltre censurabile in quanto:

  1. l’esercizio del previsto diritto d’opzione dei 7 ricercatori in questione è basato esclusivamente su motivazioni scientifiche e culturali confermate e condivise dal Direttore dell’Istituto di destinazione richiesto (ISASI);
  2. non viene menzionata e motivata la mancata risposta al Direttore dell’ISASI all’apertura di una sede di lavoro e che risulta essere a costo zero per il CNR;
  3. non è stata data risposta all’istanza della scrivente di conoscere il nominativo del Responsabile del Procedimento.

Stante tale situazione, anche al fine di evitare la richiesta di intervento del Ministro Vigilante, la UIL RUA chiede di revocare in autotutela il trasferimento d’ufficio stabilito dal Direttore Generale e consentire al personale in questione il pieno e libero esercizio del diritto d’opzione fin qui negato senza una reale motivazione scientifica.

Distinti saluti.

Federazione UIL SCUOLA RUA
“Ricerca Università Afam”
Americo Maresci