COMUNICATO AL PERSONALE CNR n. 66/18
CNR: UN PIANO DI FABBISOGNO
INSPIEGABILMENTE INSUFFICIENTE
(NONOSTANTE LE RISORSE VINCOLATE ASSEGNATE DAL GOVERNO)
A ridosso del C.d.A., il 15 novembre u.s. si è svolto l'incontro tra il CNR e le OO.SS. riguardante l'obbligatoria informazione preventiva sul Piano Triennale di Fabbisogno di Personale inserito nel PTA (Piano Triennale delle Attività) 2018-2020.
Pur nella soddisfazione generale espressa al tavolo, la UIL CNR ha manifestato la propria delusione.
Non potevamo, infatti, non denunciare il mancato rispetto degli impegni pubblicamente assunti dal Presidente:
Il Piano presentato disattende puntualmente gli impegni assunti dal Presidente e le aspettative:
Una grande istituzione di ricerca, dopo anni di mobilitazione del proprio personale, dopo lunghissimi ed estenuanti mesi di confronto tra le OO.SS. e gli interlocutori pubblici, dopo aver visto sufficientemente e miracolosamente incrementate le proprie risorse finanziarie per una piena stabilizzazione, ha il dovere di portare a termine “l’obiettivo della stabilità occupazionale dal quale dipendono la sua credibilità e il suo futuro”!
Il Presidente CNR, che non ha mai nascosto il suo scetticismo per le stabilizzazioni e soprattutto per quelle AUTOMATICHE del comma 1, in questa occasione si è limitato ad applicare in maniera riduttiva (con una discutibile gestione delle chiamate dirette, dei non prioritari, degli ibridi, ecc.), e con spaventoso ritardo (costato già una perdita irrecuperabile di 9 milioni), un ATTO DOVUTO deliberando per
Assunzioni che, qualora non effettuate, determinerebbero una perdita secca di 40 milioni assegnati con DPCM e metterebbero a rischio ulteriori 34,5 derivanti dai “Premiali” vincolati per le stabilizzazioni.
Questa in sintesi la proposta inserita nel Piano di Fabbisogno da realizzare nel 2018 (da noi ritenuta insoddisfacente) per la stabilizzazione di 1.140 precari con i quali ci felicitiamo, convinti che non faranno venire meno la loro solidarietà fino al completamento di tutto il processo di stabilizzazione:
Quindi, pur in presenza di risorse residue immediatamente utilizzabili e pari a 35,3 milioni di euro, restano al momento escluse, salvo auspicabili recuperi per i quali la UIL si sente impegnata fino all’ultimo, le seguenti tipologie di precari (non prioritari, chiamate dirette, T.I., Istituzioni e Università straniere) rispetto alle quali il CNR si è dichiarato disponibile per un ulteriore approfondimento già a partire dal mese di gennaio 2019 per programmare ulteriori assunzioni non quantificate sulla base delle risorse a disposizione:
PERSONALE DI RUOLO
Per l’intero triennio 2018-2020 il Piano di Fabbisogno non prevede alcuna programmazione volta alla valutazione delle professionalità interne del personale di ruolo dei livelli I-VIII.
Come detto precedentemente ci sono solo generiche affermazioni di principio senza alcuna concretezza, salvo una dichiarata disponibilità (emersa durante l’incontro non presente nel documento consegnato) di effettuare in futuro concorsi interni Art.15 per circa 235 posizioni con risorse da reperire nei prossimi anni.
Il Sindacato ha denunciato questa grave, inaccettabile e immotivata posizione riaffermando con forza la richiesta di bandire selezioni interne per passaggi di livello con Art.15 e Art.54 nonché per maggiorazioni economiche Art.53 e mobilità orizzontale Art.52 e Art.65.
A tale riguardo è significativo, e alquanto antipatico ma necessario, il confronto tra i vari Presidenti CNR che si sono succeduti nell’applicazione di tali strumenti contrattuali in favore del proprio personale che di seguito riportiamo:
Stante tale non condivisibile situazione, la UIL continuerà a impegnarsi, senza dare alcuna tregua, per invertire una miope politica per il Personale attivando tutte le iniziative, anche legali laddove possibili, per:
A tale riguardo la UIL ha già manifestato, direttamente al Presidente, la propria insoddisfazione e delusione per il Piano di Fabbisogno e in segno di protesta la UIL stessa
DISERTERÀ LA MANIFESTAZIONE AL CNR DEL 21 NOVEMBRE 2018
(CON IL PRESIDENTE MATTARELLA, IL PRESIDENTE CONTE E IL MINISTRO BUSSETTI)
E DAL GIORNO SUCCESSIVO RITORNERANNO A SVENTOLARE FUORI DALLA SEDE CENTRALE
LE BANDIERE DELLA UIL, MANTENENDO ALTO LO STATO DI AGITAZIONE DEL PERSONALE.
Federazione UIL SCUOLA RUA
“Ricerca Università Afam”
Americo Maresci