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Cari Colleghi,
la scorsa settimana in occasione di impegni sindacali e a seguito delle ultime decisioni del CdA riguardo la “costruenda” AdR di Catania ho avuto l’opportunità di incontrare il Presidente Inguscio e il Direttore Generale Di Bitetto. Dopo aver effettuato alcune verifiche su quanto discusso con loro ritengo opportuno rendicontare a tutti voi quanto è emerso dal confronto.

Sia il Presidente che il DG ribadiscono che è in corso una procedura, nota a tutti, avviata per l’acquisizione di un immobile da destinare ad AdR di Catania. Conosciamo il contenuto della relazione elaborata dalla commissione incaricata di valutare le proposte pervenute a suo tempo e tutti sono a conoscenza che l’immobile che trova maggiore rispondenza alla manifestazione di interesse lanciata dall’ente è quello di Myrmex.

L’iter avviato ad agosto deve essere ultimato e la procedura dovrà completarsi come deciso dal CdA. L’iter prevede diverse fasi, tra le quali il parere di congruità dell’offerta economica da parte dell’agenzia delle entrate (ex Agenzia del territorio); il management CNR sostiene che in questa fase il prezzo potrebbe scendere sensibilmente rispetto a quanto proposto, ed il risparmio sarebbe utile per far fronte all’esoso costo di riadattamento preventivato.

In merito alla proposta “Leonardo Da Vinci” il CNR, dopo aver verificato gli aspetti legali, ha optato per valutare l’immobile e chiederne l’offerta economica, che però allo stato attuale non sarà presa in considerazione fino a quando l’iter avviato lo scorso agosto non verrà completato.

Sull’operazione incombe la scadenza (31 dic 2017) della convenzione con il MIUR per il finanziamento AdR Catania, che andrebbe rinnovata qualora non sia possibile arrivare ad un proposta concreta.

Nel confronto ho voluto ribadire le perplessità emerse durante le nostre assemblee dell’ultimo anno e ho ribadito le seguenti necessità:
Che il CNR, prima di ogni altra considerazione, verifichi che l’immobile Myrmex sia libero da vincoli dettati dalla politica Regionale per evitare che l’acquisto si riveli un affare solo per l’imprenditore che ha acquisito ad 1 euro quell’immobile.
Che il CNR valuti altre proposte sicuramente più valide rispetto a quella della Myrmex e che siano in linea con quanto  già stabilito e accettato da tutti gli Istituti nel gennaio 2012, sulla cui base si era dato inizio al progetto di via Carrubella, inspiegabilmente bloccato dall’attuale Presidente;
Che la strategia dell’ente a Catania non sia dettata solo dall’interesse di voler chiudere rapidamente l’atavica questione AdR Catania e tantomeno dall’eventuale interesse a cofinanziare per questa via nuove opportunità progettuali che si stanno proponendo (progetto Beyond Nano);
Che la strategia di ente non preveda l’acquisizione di un immobile là dove non esistono gli interessi scientifici e le sinergie diffuse e condivise con aziende e/o altri enti;
Che la strategia di un ente come il CNR non preveda l’acquisizione di due immobili che insistono nella stessa zona industriale della città e che sono equidistanti dall’unica realtà industriale presente in loco,  che presenta però interesse scientifico solo per una piccola parte dei ricercatori del CNR di Catania.

A queste perplessità sollevate non ho avuto piena risposta e l’iter avviato potrebbe comunque portare all’acquisto Myrmex.

A fronte delle considerazioni avanzate dal personale in questi mesi e di quanto detto prima, il Presidente si pone come unico interlocutore della questione AdR di Catania e ha dichiarato che la soluzione che verrà raggiunta farà tutti contenti. C’è da fidarsi?... Io non mi fido!

Ho invitato il Presidente a confrontarsi quanto prima su una strategia di ente a Catania, credo ci verrà a trovare anche perché non mollerò la presa.

In questa “battaglia” FLC CGIL e UIL RUA sono compatte e ribadiranno con una loro richiesta ufficiale la necessità di un confronto con l’amministrazione per un chiarimento su quanto sta succedendo.

Un caro saluto
Tino,,
Responsabile Regionale Comparto EPR della FLC CGIL