Aggiornamento delle FAQ sullo sciopero proclamato dall'assemblea dell'11 maggio 2020

Cari colleghi,
di seguito trovate l’aggiornamento delle FAQ sullo sciopero proclamato dall'assemblea dell'11 maggio 2020., in risposta alle numerose email di chiarimento pervenute.
Vi segnaliamo il modello aggiornato per l’autocertificazione del lavoro fuori sede che menziona esplicitamente le sanzioni penali in cui incorre l’amministrazione se non la accetta

 

  • Nonostante io mi avvalga del lavoro fuori sede autocertificandolo mensilmente, l’amministrazione  o il direttore rifiutano e/o modificano le attestazioni dipresenza inserendo il codice COVID (VERSIONE AGGIORNATA)

L’autocertificazione, come il nome stesso indica, è sotto l’esclusiva responsabilità di chi la presenta.
E’ bene ricordare che poiché si tratta di una dichiarazione sostitutiva di certificazione esplicitamente prevista dal CCNL
la mancata accettazione della stessa costituisce violazione dei doveri d’ufficio ai sensi dell’art 74, c. 1 del DPR 445/2000 e va denunciata.
Nel momento in cui viene consegnata all’amministrazione diventa un atto pubblico e chiunque ne modifichi il contenuto, in tutto o in parte, compie un falso.
E’ bene far presente gli obblighi dell’amministrazione e poi, se lo si ritiene opportuno, occorre rivolgersi alla magistratura per le opportune valutazioni.
Suggeriamo di effettuare l’autocertificazione utilizzando il modello in allegato, che include anche la dichiarazione per l’ottenimento dei buoni pasto ai sensi dell’art 5 comma 6 del CCNL.

  • Dopo l’assemblea del 4 giugno che ha confermato lo sciopero del monitoraggio, devo comunicare la prosecuzione del mio sciopero ?

Come più volte ribadito l’adesione ad uno sciopero non deve necessariamente essere comunicata. Questa è una pratica richiesta dai sindacati per contarsi, ma lo scopo di uno sciopero è quello di creare un problema al datore di lavoro ed indurlo al dialogo sulle motivazioni dello sciopero.
Il CNR conosce perfettamente il numero di flussi di monitoraggio mancanti e, anche per questo, dopo aver spostato la data del primo monitoraggio dal 1 giugno all’8 giugno adesso, informalmente, comunica che la data è nuovamente spostata al 15 giugno.

  • E allora, se sciopero, cosa devo fare per tutelare i miei interessi?
    In via preliminare è preferibile inviare la dichiarazione di aver effettuato almeno 6 ore di lavoro,
    con la relativa pausa, per i giorni in cui si chiede l’attribuzione del buono pasto, seguendo il modello di autocertificazione che la include.
    Tale dichiarazione, a differenza dell’autocertificazione delle ore svolte fuori sede, non deve essere necessariamente effettuata a fine mese e può essere fatta anche a mesi di distanza.
    Per avviare la causa di lavoro nei confronti del CNR occorre attendere il cedolino di giugno in cui saranno omessi i buoni pasto spettanti per il mese di maggio.

  • L’addetto alle presenze del mio istituto chiede che codice deve inserire quando io scrivo l’orario in cui lavoro da casa come lavoro fuori sede. Sembra che la gestione del lavoro agile/ lavoro fuori sede attraverso EPAS richieda altri codici aggiuntivi.

Il codice EPAS è variabile a secondo delle richieste specifiche: in alcuni istituti abilita le autocertificazioni del lavoro fuori sede, in alcuni casi prevede anche l’autocertificazione di quello in sede. Ad ogni modo, come più volte ribadito i software e le piattaforme sono fatte per essere al servizio delle regole e non per dettare modifiche al contratto collettivo. Se il codice non segue il contratto, evidentemente è il codice che va cambiato.

Comitato di Liberazione del CNR

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