Anpri: COMUNICATO 12 OTTOBRE 2018:CONFRONTO FGU-DIPARTIMENTO RICERCA E MIUR SUGLI ENTI PUBBLICI DI RICERCA

CONFRONTO FGU-DIPARTIMENTO RICERCA E MIUR SUGLI ENTI PUBBLICI DI RICERCA:

COMPLETARE LE STABILIZZAZIONI, SBLOCCARE LE CARRIERE DEI RICERCATORI E TECNOLOGI, et al.

Giovedì 11 ottobre una delegazione del Dipartimento Ricerca di FGU-GILDA UNAMS ha avuto un incontro con  la Segreteria tecnica del Vice-ministro MIUR Prof. Lorenzo Fioramonti, nel corso del quale ha innanzitutto chiesto e ottenuto rassicurazioni sulla volontà del Ministero di garantire le risorse necessarie per portare fino in fondo il processo di stabilizzazione dei precari degli enti pubblici di ricerca, messo a rischio dalla Corte dei Conti che ha bocciato la Circolare n. 2/2018 della Funzione Pubblica che autorizzava gli Enti di ricerca ad assumere, superando i vincoli di spesa fissati per il salario accessorio.  Il MIUR si è impegnato, in accordo con la Funzione Pubblica, ad inserire nella prossima Legge di Stabilità una specifica norma per ripristinare la piena capacità degli EPR ad assumere il personale precario secondo i criteri previsti nel D.lgs. n. 75/2017.

FGU-Dipartimento Ricerca, apprezzando la volontà di superare gli ostacoli che stanno ritardando il processo di riassorbimento del precariato, ha anche chiesto una nuova strategia per il reclutamento e la progressione di carriera del personale di ruolo che permetta agli EPR di uscire dalla continua “emergenza” e ricominciare a pianificare il fabbisogno di personale in base alle effettive attività di ricerca programmate dagli Enti. Solo il ripristino di corrette procedure di reclutamento e di sviluppo-valorizzazione professionale potranno superare l’attuale blocco delle carriere ed evitare che si ricreino nuove “sacche di precariato”. Questo obiettivo, non più rinviabile, richiede anche un rapido riallineamento dell’avanzamento delle carriere. Per tale ragione FGU-Dipartimento Ricerca ha quindi chiesto espressamente un “piano straordinario” di investimento in concorsi destinati alla carriera del personale, in particolare dei ricercatori e tecnologi di ruolo degli enti di ricerca, che subiscono da tempo una condizione non più sostenibile di mancanza di opportunità di sviluppo professionale.

Nel corso dell’incontro si è discusso dello stato di attuazione dei contenuti del D.lgs. n. 218/2016 “Semplificazione delle attività degli enti pubblici di ricerca ai sensi dell'articolo 13 della legge 7 agosto 2015, n. 124”. FGU-Dipartimento Ricerca ha fatto rilevare al riguardo che la partecipazione dei ricercatori e tecnologi agli organi di consulenza e di governo scientifico degli Enti Pubblici di Ricerca, attraverso chiare forme di rappresentanza diretta, e l’effettiva semplificazione amministrativa, in grado di contrastare l’attuale crescente burocratizzazione (divoratrice di risorse e tempo alle attività ricerca), rappresentano leve determinanti per dare efficacia e continuità all’azione degli Enti. Per ridare vigore al D.lgs. n. 218/2016 FGU-Dipartimento Ricerca ha chiesto al MIUR di dare corso, stimolando anche gli altri Ministeri vigilanti, all’azione di monitoraggio dell’attuazione prevista nello stesso decreto. In particolare, è stata sollecitata al MIUR l’opportunità di istituire, come previsto all’art. 8-comma 7, il Consiglio Nazionale dei Ricercatori e dei Tecnologi degli EPR, composto dai appresentanti dei ricercatori e tecnologi eletti negli organi scientifici e di governo di tutti gli Enti, con il compito di formulare pareri e proposte ai Ministeri vigilanti e alla Presidenza del Consiglio sulle tematiche attinenti la ricerca.

FGU-Dipartimento Ricerca ha poi posto all’attenzione del MIUR la necessità di rivedere l’attuale collocazione del personale degli EPR, in particolare dei ricercatori e tecnologi, all’interno nel mega-comparto “Istruzione e Ricerca” che, come dimostrato nel recente rinnovo, non può essere il contesto adeguato a riconoscere e valorizzare le specifiche professionalità della ricerca. Finché non verrà definito per legge uno stato giuridico dei ricercatori e tecnologi, inoltre, continuerà ad essere difficile trovare soluzioni adeguate e innovative ai problemi del reclutamento (percorsi tenure track), della circolarità con le università e del recupero del differenziale retributivo rispetto alla docenza accademica che si è accentuato nel corso degli anni per effetto dei diversi status.

Per quanto riguarda le ipotesi di istituire una Agenzia o una Cabina di regia della ricerca, di cui aveva parlato recentemente il ministro Bussetti, il MIUR ha confermato la volontà di affrontare la questione dell’eccessiva frammentazione del sistema della ricerca in Italia, precisando però che prima di presentare una proposta compiuta è intenzione del Ministero avviare una fase di ascolto e di confronto con tutti i soggetti che operano nel sistema ricerca. FGU-Dipartimento Ricerca, che non farà mancare il suo apporto al dibattito, ha espresso apprezzamento per questa scelta, che darà modo alle comunità scientifiche di far sentire la propria voce e dare un contributo alla riorganizzazione funzionale del sistema ricerca.

12-10-2018

La delegazione FGU-Dipartimento Ricerca