COMUNICATO
CCNL 2019-2021 – INCONTRO ARAN – OO.SS.
SEZIONE RICERCA
Per la nostra organizzazione sindacale, la nuova proposta dell’ ARAN contiene elementi significativi di novità ed un impianto dell’ ordinamento generale che, pur necessario di approfondimenti e miglioramenti (parte economica, classificazione e primo inquadramento nei nuovi “ruoli”, meccanismi di progressione tra le “aree” e connessi sistemi di valutazione etc.), può costituire, da subito e più ancora nello sviluppo della contrattazione, un riconoscimento importante della specificità del settore Ricerca e le peculiarità delle professionalità che in esso opera.
Lo schema della nuova organizzazione per quanto riguarda in particolare, l’attuale personale tecnico-amministrativo prevede che sarà diviso in due distinti settori - il primo di attività a diretto supporto della “ricerca” il secondo settore è prettamente di carattere “gestionale” - appare, ad un primo giudizio, in grado di costituire una praticabile alternativa a quell’ ordinamento che per più di un trentennio ha cercato di salvaguardare l’identità e la specificità dell’ attività del personale degli EPR in ambito pubblico, dal punto di vista delle prospettive di sviluppo professionale (legato strettamente a quello delle conoscenze e competenze) ed occupazionale (con meccanismi di reclutamento propri e distinti).
La UIL nel suo intervento ha richiamato l’attenzione dell’Agenzia e del tavolo sull’ inquadramento degli attuali “operatori tecnici”: una troppo rigida classificazione delle suddette figure in ambito “gestionale” (l’Aran prevede la figura dell’Operatore soltanto nell’ambito gestionale e non nella parte di supporto alla ricerca) può non corrispondere alla funzione peculiare ed importante effettivamente svolta da molte di tali figure e, dunque, precludere prospettive di crescita professionale. Lo stesso dicasi per la necessaria ed ulteriore valorizzazione degli attuali “collaboratori” per i quali la collocazione a “funzionario tecnico” ed il riconoscimento di indennità collegate a funzioni di responsabilità specifiche, in assenza dell’inserimento delle cosiddette “elevate professionalità” (previste solo nella parte “gestionale” ) dovrebbe comportare l’inserimento di norme e strumenti di vero collegamento con il ruolo dei tecnologi.
La Uil Scuola Rua settore Rua giudica altresì “nodale” ulteriori riflessioni:
La Segreteria Nazionale