CISL - Comunicato al personale - Finalmente l’incontro sul precariato: il CNR tergiversa in attesa di risorse, la mobilitazione continua

                             

Finalmente l’incontro sul precariato:
il CNR tergiversa in attesa di risorse, la mobilitazione continua!

Nel pomeriggio di ieri si è tenuto il tanto atteso incontro con la Presidente del CNR sul tema delle stabilizzazioni.
Pur essendo stato convocato come un tavolo tecnico, la FIR CISL ha tenuto a sottolineare come l’incontro richiesto dovesse servire a conoscere la VOLONTA’ POLITICA in merito al delicatissimo tema della conclusione del processo che come abbiamo ricordato, nato da una norma di carattere “non obbligatorio”, si è trasformato in questi anni di lotta e lavoro in un percorso virtuoso che ha portato a positivi risultati già raggiunti, ma che non può e non deve essere interrotto, se non con la stabilizzazione dell’ultimo precario avente diritto.
La Presidente ha rappresentato da un lato una situazione finanziaria dell’Ente piuttosto “seria” (con la difficoltà a chiudere l’esercizio del 2020 con ben 20 milioni di disavanzo), e ancora l’assoluta mancanza di notizie certe relative al Piano di riparto dei 25 milioni destinati (e VINCOLATI) in Legge di Bilancio alle stabilizzazioni. La FIR CISL ha ricordato che già altre risorse (sempre destinate ad assunzione di ricercatori per 22,8 milioni di euro) non sono state impiegate dall’Ente per lo scopo previsto dal legislatore e che bisognerà tenerne assolutamente conto insieme alle risorse assegnate al CNR con il Piano di Riparto.
Come sempre abbiamo rinnovato la nostra massima disponibilità a mettere in atto azioni e pressioni a tutti i livelli, e la stessa Presidente si è impegnata a far sì che ulteriori risorse possano arrivare nelle casse dell’Ente, anche per “dare fiato” e garantire a tutte le lavoratrici e lavoratori, precari e non, la sicurezza dei luoghi in cui lavorano e le adeguate strumentazioni affinché possano continuare a dimostrare le capacità nel fare buona ricerca, sia in termini di pubblicazioni scientifiche, che di attrazione di investimenti.
Come già sostenuto nel precedente incontro e in molte occasioni pubbliche da parte della Presidente, il CNR dovrà essere protagonista del PNRR e gli investimenti, che da detto piano scaturiranno, dovranno essere un prezioso volano di crescita anche per il post PNRR stesso: affinché ciò possa davvero avvenire, è nostra ferma convinzione che non si possa che INVESTIRE SUL PERSONALE, stabilizzando chi ha dimostrato di essere una valida risorsa per l’Ente (sia con il lavoro svolto negli anni, sia superando una selezione molto dura).
Noi non abbasseremo il livello della mobilitazione, né nei confronti del CNR, né nei confronti del sistema politico.
Il CNR, e in generale il Paese, non può permettersi di perdere tali competenze, né tantomeno non tener conto del costo elevatissimo sostenuto dalla società per formare tali professionalità.
Durante l’incontro, cui hanno partecipato anche il Direttore Generale e la Direttrice Centrale delle Risorse, abbiamo appreso che:

  • entro luglio presentato in CdA il riconoscimento dell’Indennità ai Responsabili di Sede Secondaria;
  • si sta per concludere la procedura per la Mobilità di profilo a parità di livello (art. 52) per i tecnici (restano ancora del tutto ignoti modalità e tempi per quanto concerne l’analoga procedura per gli amministrativi);
  • entro luglio verrà completata la mappatura del personale “sottoinquadrato”, per poter procedere poi all’emanazione dei bandi entro settembre;
  • si procederà allo scorrimento e alla conseguente presa di servizio, tra fine ottobre-inizio novembre, dei 70 Giovani Ricercatori (già previsti nel Piano a compensazione dell’ultimo scorrimento di C2).

A breve verrà fissato un nuovo incontro per affrontare ulteriori temi relativi alla valorizzazione del personale (art. 15, art. 22, art. 54, ecc).

Da ultimo abbiamo nuovamente sollecitato l’Amministrazione a procedere con l’emanazione dei bandi per i posti già programmati da tempo per Tecnologi e CTER, e a rivedere le scelte operate sul “blocco delle assunzioni per R&T TD” che stanno costringendo la Rete, pur di mandare avanti i progetti di ricerca in corso, a ricorrere a forme contrattuali ancor più precarie (assegni di ricerca, consulenze, contratti interinali).

Roma, 9 luglio 2021
Per il Coordinamento CNR