CISL - RICERCA: Partono i tavoli tecnici al Ministero dell'università e della ricerca - MUR

                 

RICERCA: Partono i tavoli tecnici al MUR

A valle dell’incontro con la Ministra Messa, si è tenuto il 20 maggio 2021 il primo tavolo tecnico tra la delegazione del MUR e le OO.SS, più volte richiesto dalla FIR CISL, al fine di attivare una proficua interlocuzione con il Ministero su temi essenziali al rilancio del settore ricerca.

Riteniamo infatti necessario il metodo del confronto per dare risposte positive ai tanti problemi irrisolti che affliggono il Sistema Ricerca del Paese e pensiamo che lo stesso Ministero possa trarre vantaggio dal confronto con le OO.SS. considerato che è un Ministero relativamente giovane.

Crediamo che la via da seguire sia quella, già percorsa dal Presidente Draghi e dai Ministri della Funzione Pubblica e della Scuola con i Segretari generali, della definizione di un Patto per il rilancio e la valorizzazione della Ricerca, anche in previsione delle prossime sfide legate all’attuazione del PNRR.

Di seguito riportiamo una sintesi schematica dei problemi rappresentati nel corso dell’incontro:

Risorse Le risorse destinate alla ricerca sono sicuramente poche e debbono essere certamente aumentate. Allo stesso tempo vanno immediatamente rese disponibili le risorse già assegnate. Come riportato nei nostri comunicati, durante l’incontro ci è stato comunicato che il Ministro ha firmato il decreto di riparto, relativo ai 25 milioni di euro previsti dalla Legge di Bilancio 2021 e destinati alle stabilizzazioni, che è ora alla registrazione della Corte dei Conti. Allo stato vi sono ulteriori 78,5 milioni assegnati con il decreto sostegno (marzo 2021) a Università e Ricerca, a valere sul fondo di finanziamento dell’Agenzia Nazionale della Ricerca (Legge di Bilancio 2020). Inoltre, vanno resi disponibili altri 5 milioni di euro, che il decreto Rilancio del luglio 2020 assegnava agli Enti non vigilati dal MUR (al MUR sono stati assegnati 45 dei 50 milioni che sono già stati ripartiti tra gli enti vigilati);

Stabilizzazioni e Reclutamento Oltre alla necessità di avere adeguate risorse e completare rapidamente il processo di stabilizzazione, vanno superati alcuni limiti normativi, a partire da quello inserito nella Legge 12/2020 (conversione in legge del decreto istituivo del MUR) che paradossalmente penalizza proprio gli EPR escludendoli dalla previsione normativa che estende i requisiti temporali per la stabilizzazione a tutto il Pubblico Impiego.

Allo stesso tempo è necessario prevedere una politica di reclutamento che eviti la formazione di nuovo precariato prevedendo un piano di reclutamento adeguato e dando piena attuazione al d.lgs. 218/2016 (Semplificazione degli enti di ricerca);

Rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro Riteniamo essenziale che vi sia un confronto/condivisione dell’atto di indirizzo propedeutico all’avvio delle trattative ARAN.

Alla delegazione MUR è stata ribadita la necessità di procedere ad una revisione dell’ordinamento professionale attraverso l’aggiornamento del D.P.R 171/1997 a valere su risorse finanziare appositamente stanziate atteso che il CCNL dovrà porre in essere tutti gli strumenti necessari per una peculiare valorizzazione del Personale.

In questo ambito va preservata la struttura in profili e livelli propria del nostro Settore anche al fine di salvaguardare l’identità e l’integrità della Sezione dei Settori ed Enti di Ricerca.

E’ necessario procedere ad una revisione che consenta di superare le discrepanze negli sviluppi di carriera tra tecnici ed amministrativi, di mettere a regime un sistema che assicuri possibilità di progressioni professionali per tutto il personale (amministrativi, ricercatori, tecnici e tecnologi) bloccato ormai da anni, dando anche prospettive ai livelli apicali, superare il meccanismo di valutazione dei dipendenti pubblici, previsto dalla legge 150/2010 inadatto al personale del settore della ricerca. Fondamentale il pieno recepimento dei contenuti della Carta Europea dei Ricercatori e la declinazione dello European framework for research careers.

Dovrà essere data attuazione ai contenuti del Patto del 10 marzo 2021 che considera il CCNL lo strumento essenziale anche per quanto attiene l’organizzazione del lavoro e in quest’ambito vanno definite le modalità anche di attuazione del c.d. lavoro agile. Necessario poi superare il limite imposto per legge al salario accessorio (art. 23 d.lgs. 75/2016) evitando di contrapporre valorizzazione del personale a reclutamento.

Governance del Sistema e degli Enti Siamo convinti che vada superata la frammentazione del sistema con la definizione di una governance unica delle politiche della ricerca chiarendo anche il ruolo dell’Agenzia Nazionale della Ricerca e delle risorse per questa allocate.

Inoltre, la stessa governance dei singoli enti crediamo meriti una riflessione; pensiamo che vada previsto il coinvolgimento della Comunità dell’Ente nelle fasi di designazione/elezione dei vertici. Anche su questi temi muoveremo le nostre prossime iniziative.

PNRR L’attuazione del PNRR rappresenta una sfida fondamentale per il futuro del Paese.
In questo contesto gli EPR devono e possono svolgere un ruolo fondamentale. Su questo tema abbiamo richiesto uno specifico confronto, proprio per l’importanza strategica che riveste.

Valutiamo positivamente l’impegno del MUR di convocare con regolarità tavoli di confronto con le OO.SS al fine di discutere in maniera dettagliata i punti esposti, sarà ora importante declinare le affermazioni in fatti concreti e questi daranno la misura della bontà dell’impegno dichiarato.

Roma, 24 maggio 2021