CNR - Comunicato a Personale

Ai Consiglieri Nazionali CNR
Ai Segretari Regionali
Ai Segretari SAS CNR

Trasmettiamo in allegato il comunicato relativo agli aggiornamenti sul confronto aperto con l'Amministrazione.
Stiamo preoseguendo gli incontri e il prossimo è programmato per il prossimo 2 luglio, Confidiamo nella possibilità di cominiciare a sottoscrivere i primi accordi stralcio, a partire dall'accordo per la procedura art. 53.

Cari saluti
p. Il coordinamento CNR
Francesca Pagani
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Francesca Pagani
FIR - Federazione Innovazione e Ricerca
Via Merulana, 198 - 00185 R O M A
 

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Proseguono gli incontri con l’Amministrazione......
..... occorre imprimere un’accelerazione per passare dalle
“promesse” ai risultati!!!

Con l’inizio dell’estate, come nelle migliori tradizioni italiche, ci si prepara a trascorrere rilassanti giornate all’insegna di barbecue e “cibi” alla griglia.
Anche nell’incontro di Lunedi 24 giugno con l’Amministrazione del CNR (rappresentata dal Direttore Generale, dalla Direttrice GRU e del Dirigente dell’Ufficio Stato Giuridico e Trattamento Economico del Personale) ...tanta, tantissima “carne al fuoco”, molti temi trattati, alcune buone soluzioni ipotizzate, ma ancora il rischio di veder mandare in fumo gli sforzi fin qui fatti, se non si convergerà velocemente con l’avvio dei numerosi processi “in ballo”. Massimo il nostro impegno per ottenere i risultati sperati.

Costituzione del fondo salario accessorio 2018 ed art.53
Prima fondamentale tappa, propedeutica poi alla successiva discussione, all’accordo e, si auspica, alla sottoscrizione di un nuovo CCNI di Ente (o dei diversi distinti stralci necessari) è la costituzione del Fondo del salario accessorio per gli esercizi 2018 e 2019.
È una tappa necessaria per dare immediata applicazione, ad esempio, al tanto atteso art. 53 (“gradoni”), nell’interesse di molti colleghi dei livelli apicali dei profili tecnici ed amministrativi e soprattutto per il personale ormai prossimo alla pensione, per il quale tale procedura rappresenta l’ultima, irripetibile, possibilità di veder riconosciuta una piccola gratificazione economica e non solo, di quanto dato all’Ente in tutti gli anni di servizio.
Al fine di riconoscere la decorrenza dell’applicazione del nuovo art. 53 al 1.1.2019 è assolutamente necessario che la procedura di valutazione dei candidati avvenga entro il 31.12.2019 e, quindi, a ritroso che venga presentata e approvata (previa verifica del Collegio dei Revisori) la costituzione del Fondo entro la seconda metà del mese di luglio.
L’amministrazione ci ha presentato un quadro ove gli aventi diritto sono ca. 1.070 UdP e il numero di progressioni proposte, in termini di impiego del Fondo è pari al 56%, assolutamente inadeguato, assai diverso da quello prospettato all’incontro precedente e assai lontano dal realizzare lo spirito stesso con cui è stato concepito l’art. 53.
Abbiamo chiesto con forza l’innalzamento del rapporto tra il n. posizioni attribuibili e il n. aventi diritto dall’attuale percentuale almeno al 70%.
In merito alla determinazione del Fondo, poi, abbiamo chiesto che in settimana vengano fatte tutte le possibili ulteriori verifiche e simulazioni per ottenere la massimizzazione della determinazione dell’ammontare del Fondo per il salario accessorio 2018 (per ora dei livelli IV‐VIII e successivamente per i livelli I‐III), in considerazione dell’incremento legittimamente autorizzato a seguito delle stabilizzazioni avvenute e delle risorse specificamente ricevute.  
La FIR ha specificatamente richiesto che tale verifica venga effettuata in tempi rapidi tanto da non rallentare i tempi di approvazione della determinazione del Fondo stesso, con le inevitabili ripercussioni che tale ritardo avrebbero sui processi legati alla definizione dell’accordo (CCNI) per il suo utilizzo.

Anticipazioni di fascia R&T (art. 8)
L’Amministrazione ha proposto la sottoscrizione di un’Intesa triennale per il periodo 2019‐21, sulla base di uno stanziamento fisso, a regime, da parte dell’Ente di circa 350 mila euro per garantire l’applicazione dell’art. 8, a cominciare dal 2019 con un bando per il livello III e prevedendo quindi, l’applicazione anche per gli altri due livelli I e II a partire dal 2020, anno dal quale verranno messe in gioco anche le risorse non utilizzate, a questo medesimo scopo negli anni passati quando non è stata bandita la procedura.
Alla proposta dell’Amministrazione di restringere la partecipazione al solo personale che, nel corso di ciascun anno, abbia superato la metà del tempo di permanenza in una data fascia (in modo di veder, così, riconosciuto automaticamente il passaggio alla fascia successiva, in caso di superamento della selezione), la FIR ha rappresentato che, da attenta lettura di quanto previsto dal contratto, tale restrizione non è obbligatoria ma costituisce una delle possibili interpretazioni, che peraltro rischierebbe di non dare a TUTTO IL PERSONALE la possibilità di fruire della riduzione del tempo di permanenza nella fascia. Pertanto, abbiamo chiesto di prevedere una modalità diversa, seppure più articolata, per dare una risposta più performante alle legittime aspettative dei lavoratori interessati.

Art. 52
La FIR ha manifestato forti perplessità in merito alla possibilità, fatta emergere al tavolo da parte dell’Amministrazione, di valutare l’opportunità di procedere in modo differenziato a seconda del tipo di passaggio (“automatico” in caso di parità di requisiti culturali d’accesso ai profili – CTER/CAM e OA/OT; selettivo in caso si differenza nei requisiti stessi – passaggi legati al possesso di un requisito culturale superiore) per dare a tutto il personale avente diritto a richiedere il cambio di profilo le stesse opportunità, laddove in possesso di tutti i requisiti previsti dal contratto (titolo di studio, almeno un quinquennio di attività specifiche nel nuovo profilo, corsi di formazione abilitanti al passaggio).
Abbiamo con forza sostenuto che tale strumento, specifico della mondo della ricerca, rappresenta un’opportunità di crescita, valorizzazione e incremento motivazionale del personale (e quindi, di riflesso, di benessere organizzativo e di miglioramento dei risultati dell’Ente), che non può e non deve essere considerato come un “costo” (nella legittima aspirazione del lavoratore ad una possibile “riapertura di carriera”), peraltro con effetti non nell’immediato, bensì come un investimento in una logica di migliore gestione della più preziosa risorsa disponibile nell’Ente: IL PERSONALE!!!!!!

CIRCOLARI E COMUNICAZIONI VARIE
La Circolare n. 16/2019 recependo le numerose osservazioni presentate in questi mesi, ha annullato e sostituito la precedente n. 9/2019 in merito alle disposizioni contenute nell’art. 58 del CCNL del 21.02.2002 già disciplinate dall’Ente con la circolare CNR n. 32/2017. In particolare, in merito alla comunicazione preventiva, è stato chiarito che l’attività lavorativa svolta al di fuori della sede di servizio dovrà essere oggetto di comunicazione preventiva al Direttore/Dirigente/Responsabile di Sede, solo allo scopo di permettere una migliore organizzazione delle attività della Struttura, quindi anche tramite e‐mail, in maniera assolutamente informale, e nei soli casi di esigenze improvvise (quindi non per già attività programmate e/o codificate in accordi, convenzioni, progetti e precedentemente concordate o autorizzate). Nella comunicazione preventiva dovrà, pertanto, essere indicato esclusivamente che lo svolgimento dell’attività lavorativa sarà effettuato al di fuori della sede di servizio; il dettaglio relativo al luogo, motivazione e durata temporale dell’attività resta, nell’ambito dell’autonoma determinazione del proprio tempo di lavoro dei R&T, e oggetto di successiva autocertificazione mensile.
Il Direttore Generale ha, altresì, informato che la Circolare n. 6/2019 relative alla gestione dei progetti nell’esercizio 2019, è ancora in corso di riesame e rielaborazione per le implicazioni di carattere contabile.
Infine, lo stesso Direttore Generale ha preso l’impegno di presentare delle modifiche alla Circolare n. 11/2019 relativa alle spese di trasferta, alla prossima riunione del CdA prevista per l’11 luglio.
Nello specifico, verrà proposto di aumentare il tetto di spesa previsto per il pernottamento (oggettivamente indispensabile innalzare l’importo massimo rimborsabile al dipendente fissato ad oggi in € 140,00 per notte in considerazione del fatto che in molte città italiane e soprattutto estere il costo dell’alloggio è scuramente più alto). In particolare verrà proposto, come più volte da noi sostenuto, di applicare le tabelle relative alle trasferte estere predisposte dal MEF per parametrare in modo più equo le spese sostenute per vitto e alloggio nei vari Paesi esteri.
Consideriamo assolutamente condivisibile la scelta di non prevedere deroghe per nessun Direttore/Dirigente per l’autorizzazione a rimborsi più alti, neppure per casi eccezionali, così come l’obbligo, per tutti, di viaggiare in Italia esclusivamente in seconda classe.
Abbiamo, invece, richiesto di applicare, per tutti i livelli, lo stesso massimale di rimborso per le spese relative al pasto giornaliero, nonché di prendere adeguate misure per eliminare i disagi rappresentati da tempo dalle lavoratrici e dai lavoratori in missione senza rimborso laddove per esigenze dovute alle proprie attività debbano muoversi, seppure tra Comuni diversi, all’interno della stessa area geografica – area metropolitana.
Infine ci è stata inviata l’informativa sulla programmazione della chiusura degli Uffici della Sede Centrale e delle sue Sedi collegate dal 12 al 16 agosto 2019.
L’assenza dal servizio potrà essere imputata, a richiesta del dipendente, a “festività soppresse”, a “ferie” o a “riposo compensativo”, in quest’ultimo caso il recupero delle ore va effettuato entro il 31.12.2019, altrimenti sarà sostituito di ufficio a una delle altre tipologie (se ancora disponibili) o produrrà recupero per permesso non retribuito. Abbiamo chiesto che venga utilizzata la massima attenzione affinché tale ultima eventualità risulti assolutamente residuale, tenuto conto che il periodo previsto per il recupero è abbastanza ampio.

Salario accessorio – Conguaglio anni 2010‐2017
Ancora non sono state superate le osservazioni poste dal Dipartimento della Funzione Pubblica, l’Amministrazione si sta adoperando per dirimere le questioni sollevate e procedere finalmente alla conclusione dell’iter approvativo, necessario per dare seguito all’agognata distribuzione delle risorse spettanti a vario titolo a tutti i dipendenti (CCNI liv. I‐III e CCNI liv. IV‐VIII).

Impegni sulla formulazione del Piano di Fabbisogno 2019‐2021
Abbiamo sollecitato il Direttore generale a rendere pubblico lo stralcio del verbale della seduta del CdA del 27 maggio u.s., riguardante gli impegni assunti dal Presidente in merito all’aggiornamento del Piano di Fabbisogno del personale previsto per l’autunno:

  • assunzione di unità di personale, attualmente in servizio presso l’Ente, inserito nella lista del comma 1 non prioritari,
  • attuazione di ulteriori misure volte alla valorizzazione del personale in servizio;
  • programmazione delle ulteriori assunzioni mediante utilizzo delle graduatorie dei concorsi banditi ai sensi dell’art. 20 comma 2, del D. Lgs. 75/2017,
  • attivazione di assunzioni per chiamata diretta di personale dotato di altissima qualificazione scientifica come previste dall’art. 16 del D. Lgs. 218/2016,

A tale impegni, la cui formalizzazione riteniamo fondamentale, aggiungiamo la richiesta di prevedere un ulteriore bando C2 per il personale CTER e amministrativo, ribadendo la nostra posizione volta a dare a tutti gli aventi diritto la possibilità di rientrare nel percorso di stabilizzazione in atto (#unitisipuo’)

Da ultimo, è stata concordata la data del prossimo incontro per proseguire il confronto sui vai temi: appuntamento al prossimo 2 luglio, come sempre pronti a portare al Tavolo le esigenze di tutte le lavoratrici e lavoratori e immediatamente dopo a darne riscontro sugli esiti.

Roma 26 giugno2018

Il Coordinamento CNR