CNR: COMUNICATO UNITARIO CISL - CGIL - UIL

AI SEGRETARI REGIONALI
ALLE SAS CNR

Informo che ieri ha avuto luogo la prevista riunione del CdA allargato ai 5 esperti di nomina ministeriale con all'ordine del giorno il la discussione e l'eventuale approvazione delle singole osservazioni del Ministro sulla bozza di Statuto inviata al MIUR per l'approvazione nello scorso mese di agosto.
In via informale ci è giunta voce di forti pressioni esercitate dal Ministero per arrivare a brevissimo all'approvazione definitiva dello Statuto recependo in toto le citate osservazioni che, a nostro parere, porterebbero il CNR a diventare un Ente strumentale al MIUR con tutte le  possibili conseguenze pubblicamente evidenziate dalla FIR CISL.
E' per noi fonte di stupore, e fattispecie del tutto inaccettabile, il tentativo di chiudere la questione Statuto con un colpo di mano senza che ci siano stati, nel merito, né gli incontri più volte richiesti dalle OOSS né, tantomeno, l'incontro con il CdA del CNR richiesto dal Presidente senza che sia stata chiarito, una volta per tutte, il problema del CdA a 5 o 7 membri e della rappresentanza interna.
Non osiamo pensare alle ricadute, anche in termini di immagine nella comunità scientifica internazionale, del più grande Ente di ricerca del Paese della deliberazione di uno Statuto monco per quanto attiene all'organo di governo interno.
In via informale abbiamo appreso che ogni decisione in merito sembrerebbe essere stata differita al 12 gennaio 2011.
La FIR CISL auspica al riguardo il confronto del CdA, su un tema di vitale importanza per il futuro, con le OOSS e con i Direttori dei Dipartimenti e degli Istituti.
Ci è giunta voce infine di un taglio al FFO del 13% (circa 60 milioni di Euro) operato dal MIUR da destinarsi in parte ai progetti premiali previsti dal Decreto di riordino (7%) e per il resto ad altre iniziative.
Ogni commento in merito è superfluo.
Allego il comunicato stampa unitario redatto al termine del presidio al CdA di ieri.

p. La Segreteria nazionale
Marcello Leoni

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COMUNICATO UNITARIO

E’ da luglio che stiamo aspettando di capire se, il combinato disposto dei provvedimenti legislativi Gelmini/Tremonti, conduca a un Cda del Cnr con cinque o sette componenti e se, come prescrive la legge delega, vi sia tra questi il componente eletto dal personale. Dopo cinque mesi non abbiamo avuto ancora risposta in merito. In compenso, la Ministro Gelmini con una nota richiede che il Cnr si assuma, in sede statutaria:

  • l’onere di modificare la legislazione esistente attribuendo al Ministro in prima attuazione, anche la nomina del direttore generale con ampi poteri che ledono l’autonomia dell’Ente in particolare della rete scientifica;
  • il confinamento a un ruolo comprimario della comunità scientifica (anche nelle figure istituzionali del Presidente, del CdA, del Consiglio Scientifico);
  • la ratifica della progressiva chiusura dell’ente con le norme di autolimitazione di qualsiasi politica di reclutamento del personale;
  • la rinuncia alla autonomia scientifica, finanziaria e gestionale.

Tutto questo è inaccettabile.
Non è compito della direzione di un ente di ricerca, che deve rendere conto innanzitutto alla comunità scientifica internazionale, nazionale e al suo Paese, sostituirsi a un Governo inefficiente, istituzionalmente impreparato e miope nelle sue politiche.
Diffidiamo il CdA del Cnr a rendersi complice, nel suo probabile ultimo atto, di questa criminale politica.
Diffidiamo questo, o qualsiasi futuro Ministro, a mettere a repentaglio il futuro del Paese, a partire da quello dei giovani con l’autolimitazione della durata dei contratti e della tenure-track, risparmiando sulle politiche per la ricerca, l’istruzione e la cultura che, come il resto del mondo sa, sono invece traino di sviluppo e di occupazione.
     FLC – CGIL                                        FIR – CISL                                  UIL - RUA
    (Rosa Ruscitti)                               (Marcello Leoni)                              (Americo Maresci)