CNR: Ieri il confronto con l'Amministrazione

Autonoma determinazione del tempo di lavoro di R &T...  
Dopo un lungo e serrato confronto al tavolo convocato ieri

...passi avanti per la correzione della circolare 9/2019!

 

Nel pomeriggio di ieri, 10/04/2019, finalmente, finalmente, dopo quasi un mese dalla nostra richiesta formale di confronto, si è tenuto un incontro tra le OO.SS. e l’Amministrazione Centrale, si è tenuto un incontro tra le OO.SS. e l’Amministrazione Centrale (quest’ultima, rappresentata dal Direttore Generale, della Direttrice del Personale e dai Dirigenti dell’Ufficio Programmazione Finanziaria e Controllo e dell’Ufficio Stato Giuridico e Trattamento Economico).

All’ordine del giorno, la discussione su alcune circolari recentemente emanate (le nn. 6, 9 e 11 del 2019) che non poco “stupore” hanno provocato nella Rete scientifica e altrettanto disagio stanno avendo sulle attività di ricerca:

 
Stante la delicatezza dei temi affrontati, l’intera discussione del pomeriggio è stata incentrata sulla circolare n. 9, differendo ad un nuovo incontro la discussione sulle altre due.

L’emanazione della nuova circolare, la n. 9/2019, che di fatto sostituisce la precedente circolare n. 26 del 1998, dato che in merito all’applicazione dell’art. 58 del CCNL del 21.2.2002 non era stato mai formalizzato nulla, a detta del Direttore Generale nasce dall’esigenza di disciplinare e uniformare le regole per l’autocertificazione dell’attività dei ricercatori e dei tecnologi all’esterno degli usuali luoghi di lavoro e, inoltre di programmare le attività da parte di chi dirige strutture, uffici, istituti attraverso la comunicazione preventiva di dove , quando e cosa si fa.

Al Tavolo abbiamo ribadito con fermezza che in primo luogo contestiamo, ormai da tempo, e ahinoi, in tutti le forme possibili (da ultimo anche riportando tale nostro disappunto anche nell’ultimo incontro avuto con il Vice Ministro del MIUR Fioravanti tenutosi lunedi u.s.), che con l’attuale Dirigenza del CNR le relazioni sindacali sono ai minimi storici e che per tematiche così importanti, come quelle che riguardano il tempo dei lavoro di ricercatori e tecnologi, non è possibile non avere un preventivo confronto:
 
Confronto che da contratto è previsto!!!!

 
Entrando nel merito dell’argomento della circolare 9, l'art. 58 del CCNL 21/2/2002 prevede che l’unica disposizione cui sono tenuti tutti i ricercatori e tecnologi dell’Ente, per attività al di fuori della consueta sede di lavoro, sia l’autocertificazione mensile: da anni l’attività di ricerca dei R & T del CNR ha dato i suoi frutti, in termini di eccellenza da un punto di vista dei prodotti e delle risorse reperite all’esterno e con estrema difficoltà si riesce a comprendere le motivazioni addotte dall’amministrazione, tenendo conto di cosa significhi limitare l’autonoma determinazione del proprio tempo di lavoro per gli addetti al mondo della ricerca.
Il CCNL, da una parte, e la Carta Europea dei Ricercatori, dall’altra, ribadiscono che chi fa ricerca non può e non deve essere assimilato formalmente al resto dei dipendenti pubblici che svolgono normalmente funzioni di servizio.

E’ ora che i criteri organizzativi di un ente di ricerca, il CNR a maggior ragione essendo il più grande e prestigioso del Paese, si adattino alle necessità peculiari dell’attività di chi sa fare ricerca e lo sa fare anche al meglio, e non il contrario!!!!

Si ricorda che ogni ricercatore e tecnologo è tenuto ad osservare l’orario di lavoro di 36 ore medie settimanali nel quadrimestre.......il comma 3 dell’art. 58 disciplina, a nostro avviso, molto chiaramente, che laddove il servizio lavorativo venga prestato al di fuori della sede di afferenza, questo venga autocertificato mensilmente.
In merito a quest’ultimo aspetto, è ovvio che si debba dichiarare il luogo in cui si è prestata l’attività, la motivazione professionale e l’orario: ciò sia a tutela del lavoratore stesso (per motivi assicurativi e per le ipotizzabili verifiche amministrative), sia nel rispetto delle funzioni datoriali del personale dirigente che in molti casi, come per esempio nella rendicontazione dei progetti, è chiamato a sua volta a certificare ai fini dei controlli esterni degli Enti finanziatori, il tempo‐uomo dedicato alle varie attività.

RIBADIAMO!!! La nostra richiesta è quella che sia sospesa l’efficacia della circolare n° 9 in attesa che, come emerso costruttivamente al Tavolo attraverso il confronto tra le parti, vengano apportare le dovute necessarie correzioni alla stessa e in particolare sull’introduzione di una farraginosa “preventiva informazione”. 

 

Roma 11 aprile 2019

Il Coordinamento CNR

 

P.S.:
Circolano fantasiose ricostruzioni da parte di qualche “comparsa” presente al tavolo nella riunione di ieri. Forse sarebbe il caso che dica chiaramente qual è stato il contributo che ha fornito alla discussione piuttosto che parlare di altro e di altri...