CNR - Piano Triennale di Fabbisogno del Personale

Piano di fabbisogno del personale 2018-2020:
ottenuti risultati positivi, ma il giudizio finale è rimandato
“all’aggiornamento 2019”

In previsione della riunione del Consiglio di Amministrazione convocata per domani con all’ordine del giorno l’approvazione del Piano Triennale di fabbisogno del personale si è tenuto oggi l’incontro tra le OO.SS. e i vertici dell’Amministrazione.

Per il CNR erano presenti il Direttore Generale Dr. Brignone, la Direttrice DCGRU Dr.ssa Gabrielli e il Dirigente dell’Ufficio Stato Giuridico e Trattamento Economico del Personale Dr. Preti.

Il Piano che ci è stato presentato, costituisce l’atto presupposto per la realizzazione concreta delle assunzioni per stabilizzazione ai sensi dei commi 1 e 2 dell’art. 20 della legge 75/2017 ed è stato sviluppato con una focalizzazione mirata al 2018, rimandando ad una fase successiva all’approvazione della Legge di Bilancio la programmazione “numerica” per l’ulteriore completamento del percorso assunzionale di tutti i precari aventi diritto, definendone comunque le priorità.

Il completamento dell’intero processo verrà presentato nella pianificazione 2019-2021, sulla quale i lavori saranno avviati già dai primi giorni del mese di gennaio.

Da un lato esprimiamo perplessità sull’impostazione a “step” successivi, dall’altro apprezziamo comunque i numeri assolutamente significativi, certamente frutto anche della mobilitazione, che ci sono stati forniti in relazione alla proposta di Delibera che prevede l’assunzione a fine dicembre di:

  • 1.064 dipendenti TD in possesso dei requisiti di anzianità previsti dalla normativa (presenza in servizio al 28/08/2015 - selezione tramite procedura concorsuale - 3 anni di anzianità maturati tra il 1/01/2010 e il 31/12/2017 (sono ricompresi anche 31 dipendenti cosiddetti “ibridi” per anzianità mista altro ente di Ricerca/Università)
  • 38 dipendenti in possesso dei requisiti di anzianità di cui sopra, di una idoneità in procedura concorsuale in presenza di assunzione a chiamata diretta;
  • 76 vincitori dei bandi comma 2

per un totale di 1.178 assunzioni 2018 che si aggiungono alle assunzioni per scorrimento di graduatorie in corso di perfezionamento di altri 214 dipendenti aventi i requisiti per la stabilizzazione.

 

In sintesi si tratta di 1.392 prese di servizio entro il 2018.
Numero assolutamente significativo, ma NON basta!

Prevedibile, a fronte di ulteriori approfondimenti di tipo giuridico e giurisprudenziale, anche l’assunzione di ulteriori 15 UdP che risultano aver preso servizio a TI dopo l’entrata in vigore del D. Lgs. 75/207, presso altre PA (le risorse corrispondenti intanto sono “congelate”).

Registriamo, invece, con disappunto un nuovo slittamento alla prossima seduta del CdA della decisione sulle modalità attuative per la selezione del personale assunto a chiamata diretta (40 UdP) e privo di idoneità ad altre procedure concorsuali.

A fronte della sollecitazione da parte delle OO.SS. per l’anticipazione della programmazione delle assunzioni dei restanti aventi diritto (“comma 2” che risulteranno idonei alla chiusura delle procedure in corso e “comma 1” non prioritari che hanno manifestato interesse – 97 UdP), l’impegno assunto dall’Amministrazione è quello di anticipare il prima possibile l’ampliamento del piano assunzionale per stabilizzazioni.

La previsione che ci è stata comunicata è che ciò avverrà tra la fine dell’anno o più verosimilmente le prime settimane del 2019, quando comunque saranno definite sia le risorse previste in legge di Bilancio (in relazione ad un aumento FOE oltre alle risorse già vincolate) sia la questione legata alla rivisitazione dei Fondi per il Salario Accessorio, in sostanza confermando l’intenzione di procedere rapidamente alla stesura del nuovo Piano di Fabbisogno “a scorrimento annuale” a partire dal 2019 e per il quale si prevedono significativi spazi di integrazione.

La programmazione finanziaria presentata, infatti, è decisamente prudenziale e appare quale scelta volta a dare evidenza delle difficoltà economiche oggettive ancora presenti sul tavolo della programmazione generale delle attività dell’Ente, difficoltà in questi giorni rappresentate in tutte le Sedi istituzionali da tutte le componenti coinvolte: Vertice politico, Organizzazioni Sindacali, Comunità scientifica.

Difficoltà legate al definanziamento costante, perpetrato nell’ultimo decennio nei confronti della ricerca pubblica e del quale con forza stiamo chiedendo l’inversione di tendenza.

In questo contesto abbiamo manifestato comunque con determinazione e convinzione il nostro impegno a vigilare sull’utilizzo delle risorse vincolate dalla normativa sulle stabilizzazioni, risorse sufficienti a nostro avviso a completare per intero il processo nell’arco del triennio previsto.

Ci opporremo ad ogni tentativo di utilizzare in modo diverso anche un solo euro destinato o destinabile alle stabilizzazioni!

Continua costante e pressante il nostro impegno in tal senso oltre che per la soluzione del problema del salario accessorio, in tutte le sedi deputate a decidere in merito (Governo e Parlamento).

In questa direzione è la richiesta, avanzata ancora oggi, di prevedere nel Bilancio di previsione 2019, la conferma del Fondo di solidarietà per il mantenimento in servizio di tutto il personale stabilizzabile, ex comma 1 e ex comma 2 (nelle diverse tipologie individuate), stante lo slittamento in avanti della soluzione per la manifestazione di interesse dei comma 1 a chiamata diretta “senza idoneità” (rinviata all’esame del CdA del 30 novembre p.v.), degli scorrimenti delle graduatorie dei bandi comma 2 e della presa di servizio dei comma 1 non prioritari.

Il Piano di Fabbisogno del Personale presentato contiene tutti gli argomenti inerenti la programmazione dello sviluppo complessivo delle Risorse Umane, quindi anche tutti gli aspetti legati allo sviluppo professionale e di carriere: anche qui apprezziamo la previsione di nuovi concorsi ex-art. 15 per la progressione di Ricercatori e Tecnologi, ex- art.54 e 53 per Tecnici e Amministrativi. Abbiamo comunque chiesto uno sforzo maggiore anche in termini di definizione numerica nel prevederne il finanziamento già dal 2019 e non solo dal 2020.

Inoltre abbiamo riproposto la tematica degli scorrimenti di graduatoria ove i primi idonei presentino situazioni di “sotto inquadramento” rappresentando il rischio della scadenza delle graduatorie al prossimo 31.12: l’Amministrazione ha preso l’impegno di proporre al CdA del 30 novembre una deliberazione in tal senso. Ci auguriamo che questa annosa vicenda trovi concretamente soluzione definitiva!

Abbiamo rinnovato anche la richiesta di prevedere l’adeguamento delle modalità di rinnovo dei contratti a TD del personale non stabilizzabile secondo una interpretazione dell’attuale normativa contrattuale e generale, in modo consono alle esigenze dei tempi e dei modi della gestione dei finanziamenti extra-FOE e dell’organizzazione delle relative attività.

Pur valutando positivamente i risultati ottenuti ci riterremo pienamente soddisfatti soltanto quando tutte le potenzialità del D. Lgs. 218/2016, in termini di pianificazione del fabbisogno di personale, verranno declinate pienamente, costituendo insieme al maggiore finanziamento ordinario il presupposto affinché il CNR possa mantenere la sua competitività scientifica a livello nazionale ed internazionale ad alti livelli.

Roma 15 novembre 2018
p. il Coordinamento CNR