CNR: prosegue il confronto sulle stabilizzazioni

CNR
PROSEGUE IL CONFRONTO SULLE STABILIZZAZIONI

Ieri si è tenuto il secondo incontro con l’Amministrazione dell’Ente sull’adozione dell’atto interno inerente l’applicazione dell’art.20 del D.lgs. 75/2017, in tema di assorbimento del precariato nella Pubblica Amministrazione. La delegazione CNR era composta dal Presidente, Prof. Inguscio, dalla Direttrice DCGRU, D. ssa Gabrielli e dal Dirigente dell’Ufficio Stato giuridico e trattamento Economico del Personale, Dr. Preti.

Il Presidente in apertura dell’incontro ha confermato come al momento non sia pervenuto nessun atto ufficiale circa l’attribuzione delle risorse aggiuntive previste nella Legge di Bilancio per il finanziamento delle stabilizzazioni delle lavoratrici e dei lavoratori degli EPR. Il processo è stato avviato da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica, di concerto con MIUR e MEF, con l’invio agli Enti di una richiesta di informazioni finalizzata sia alla ricognizione delle varie tipologie di precariato presenti in ognuno di essi sia alla verifica della disponibilità di risorse con carattere di certezza e stabilità da destinare al cofinanziamento.

Premesso che l’interpretazione del questionario e le modalità di risposta ai quesiti posti sono state condivise tra tutti gli Enti, il Presidente ha comunicato che il CNR nella risposta, ha inteso dimostrare la volontà di sostenere il processo di stabilizzazione con il massimo impegno indicando l’intenzione di utilizzare risorse necessarie per tale cofinanziamento nei termini del 50% dell’assegnazione che verrà attribuita, nonostante le esigenze dell’Ente in tema di stabilizzazioni rappresentino “un fuori scala” nel panorama generale degli EPR e compatibilmente con la necessità di mantenere la linea di attenzione assoluta all’equilibrio di bilancio.

Il Presidente, inoltre, ha prospettato la concreta possibilità che ulteriori risorse possano integrare il FOE 2018, stanti le nuove regole sulla premialità di cui al D. Lgs. 218/17 (e ciò avverrebbe “a stretto giro”, con il Piano di riparto del MIUR atteso a breve), e che con il loro utilizzo possano essere reintegrate anche le previsioni di tagli alle spese correnti effettuati in fase di stesura del Bilancio di Previsione 2018, confermando ciò che più volte abbiamo affermato descrivendo il nuovo quadro di riferimento normativo e finanziario in cui si muoveranno gli EPR.

Nonostante il quadro di un contesto che sembra evolversi positivamente, con una rinnovata attenzione verso il CNR, la situazione circa la concreta programmazione del processo di stabilizzazione nel triennio rimane interlocutoria nell’attesa di conoscere la reale consistenza delle risorse che saranno disponibili. Unico reale elemento di novità rispetto all’incontro precedente il fatto che l’Amministrazione ha elaborato una serie di elenchi con i nominativi del personale avente i requisiti previsti dal D.lgs. 75/2017, e che li ha consegnati alle OO. SS. suddivisi secondo i raggruppamenti indicati nella tabella di seguito riportata:

La FIR CISL ha rappresentato come tali elenchi forniti dall’Amministrazione, privi dell’indicazione dell’anzianità individuale non siano di “immediata fruibilità” (e peraltro, essendo solo in formato cartaceo, non permettono un agevole operazione di consultazione): pertanto ha ribadito con determinazione la richiesta all’Amministrazione di fornire al più presto elenchi completi dell’indicazione delle anzianità maturate sia nell’ambito di contratti a T.D. che nell’ambito di contratti “flessibili e anche in formato elettronico.
Nonostante sia passato circa un mese dall’ultimo incontro, infatti, l’Amministrazione continua ad evadere la formalizzazione di una propria esplicita proposta di criteri, cosi come previsto dalla normativa ed in particolare dalla Circolare FP n. 3/2017, continuando a reiterare richieste di chiarimenti in merito alle posizioni delle OO.SS.

A tal riguardo, si ribadisce, ancora una volta, che la FIR CISL ha chiesto che venga applicato il criterio dell’anzianità maturata complessivamente (T.D + contratti flessibili), prevedendo e concordando degli eventuali correttivi in caso di anzianità maturate al di fuori dell’Ente (a tale proposito è stato richiesto che venga avviata una ricognizione sulle anzianità maturate dal personale anche al di fuori del CNR). Allo stesso tempo la FIR ha chiesto che venga avviata la verifica dell’interesse alla stabilizzazione da parte del personale cessato prima della data di entrata in vigore del D. Lgs. 75/2017, personale che ha diritto ad essere censito come “non prioritario” una volta che verrà stilata una “graduatoria degli stabilizzandi”.

In buona sostanza gli elenchi ricevuti, che mettiamo a disposizione del personale che voglia verificare la propria posizione al loro interno, costituiscono un ulteriore tassello nell’insieme di quelli necessari per la costruzione del percorso, costituendo una prima individuazione del bacino dei destinatari della normativa sulle stabilizzazioni, ma non hanno dato il valore aggiunto che ci aspettavamo, in assenza di chiare proposte di criteri da applicare da parte del CNR.

Ribadiamo ancora una volta con chiarezza che siamo e saremo contrari a qualunque criterio volto ad accertare il merito scientifico dei ricercatori solo oggi, dopo 5 o 7 a volte anche più di 10 anni di vita lavorativa all’interno dell’Ente, ormai non è più tempo di “accorgersi di aver sbagliato”... e se qualcuno non è inquadrato correttamente nel profilo attinente alla propria attività lavorativa (in quanto ad esempio svolge attività di supporto alla ricerca che non ne accrescono il curriculum scientifico in termini di indicatori bibliometrici, significativi per la prossima VQR) l’Ente si deve impegnare ad attivare per tempo gli strumenti contrattuali che ne consentono la giusta allocazione nell’ordinamento professionale, dimostrando in questo modo la corretta attenzione al proprio patrimonio in termini di Risorse Umane.

Riteniamo, inoltre, che il processo di attivazione delle procedure riservate ai titolari del comma 2 (titolari di soli contratti flessibili cioè circa 1.244 persone) debba essere attivato in parallelo, cominciando ad attivare le analisi necessarie ad individuare per aree scientifiche /strategiche/dipartimentali la numerosità degli aventi diritto al fine di programmarne una fattibilità atta a garantirne pari opportunità di partecipazione e soddisfazione.

Consapevole che il processo di stabilizzazione sarà ancora lungo, la FIR CISL ha ribadito, in chiusura dell’incontro, la necessità di conoscere le azioni che l’Ente intende intraprendere per garantire la proroga dei contratti a TD in essere per tutta la durata del triennio che scade il 31.12.2020.

Il percorso infatti si prospetta impegnativo e proprio per questo, e non solo per questo, garantiamo la nostra vigilanza e il nostro impegno, tutte le lavoratrici e i lavoratori per i quali è stata emanata la normativa sulle stabilizzazioni devono essere assunti definitivamente!

Per finire ci giungono notizie sul fatto che i decreti di riparto del FOE e dei Fondi premiali 2016 e 2017 siano in dirittura di arrivo.

Roma 17 febbraio 2018
Il Coordinamento CNR