CNR: Proseguire con le stabilizzazioni di tutti i precari e ottenere maggiori risorse per la Ricerca

CNR: Proseguire con le stabilizzazioni di tutti i precari
Ottenere maggiori risorse per la Ricerca
INSIEME SI PUO’

Dopo aver approvato il Piano triennale di fabbisogno del Personale, con l’approvazione del Bilancio 2019, prevista all’ordine del giorno del prossimo CdA del 30 novembre, il CNR potrà procedere in concreto alla stabilizzazione del personale precario.

Le linee di indirizzo strategico per la redazione del Bilancio 2019, già approvate all’unanimità lo scorso 16 novembre, prevedono in via prudenziale, la costituzione di due Fondi a gestione centralizzata, uno a valere sulle risorse di cui agli overhead dei progetti di ricerca in misura percentuale, l’altro determinato in via perequativa sulla base del 50% del costo del personale stabilizzato per ogni struttura. Nella stessa deliberazione è altresì previsto “che qualora nel corso del 2019 si manifestassero nuove entrate, le stesse verranno utilizzate a ridurre prioritariamente le percentuali” di cui sopra.

Utile ricordare che, durante il confronto aperto con i vertici dell’Ente, in tutte le occasioni, abbiamo sostenuto che tali misure dovessero essere necessariamente condivise con la comunità scientifica del CNR e, in caso di incremento del FOE, non adottate.

Fondamentale, quindi, l’impegno in tal senso formalizzato all’interno della delibera in questione.

Ovviamente per il CNR un aumento delle risorse stabili è indispensabile e vitale. Per questo motivo è necessario rivolgere la mobilitazione verso il Governo e il Parlamento, nella consapevolezza del ruolo strategico ricoperto dal CNR nel Settore della ricerca pubblica e più in generale nel quadro delle politiche per lo sviluppo del Paese, al fine di poter competere a livello internazionale nella moderna economia della conoscenza.

E’ passato troppo tempo da quando le misure di contenimento della spesa pubblica si sono tradotte in un taglio indiscriminato anche delle risorse destinate alla Ricerca, che non sono state mai riacquisite.

Troppo spesso su questa rivendicazione ci siamo trovati in solitudine tra “addetti ai lavori” o anche con le altre OO.SS. del Settore: oggi rileviamo con piacere come coloro che svolgono le attività di ricerca nella Rete scientifica del CNR stiano dando testimonianza e voce alla sofferenza connessa alla scarsezza del finanziamento ordinario (FOE). Ma tutto questo non si deve tradurre nella rappresentazione di interessi contrapposti o di finalità divergenti.

E’ di tutta evidenza, infatti, che la mancata approvazione del Bilancio di previsione 2019 non solo non rappresenterebbe la soluzione al problema, ma metterebbe in discussione il complicato processo di stabilizzazione in atto: siamo certi che nessuno voglia questo!

In questo momento approvare il Bilancio e combattere per l’acquisizione di maggiori risorse finanziarie sono azioni convergenti e non antitetiche, come qualcuno vuole sostenere.

Giova sottolineare che per le stabilizzazioni sono state assegnate risorse aggiuntive al FOE e che i Precari costituiscono una parte importante del Personale, senza la quale l’Ente non potrebbe operare, e che fino ad ora tale personale è stato retribuito quasi esclusivamente con le risorse derivanti dai progetti di ricerca in questione.

Pertanto, nel riaffermare che il CNR ha un ruolo fondamentale nel Sistema ricerca, come altrettanto fondamentale è il ruolo di tutto il suo Personale, siamo convinti che la battaglia per ottenere un maggiore finanziamento stabile sia la battaglia di tutti noi, cosi come siamo convinti che un passo fondamentale sia rappresentato dall’approvazione del Bilancio di previsione 2019, con le misure di garanzia necessarie a recuperare alla Rete scientifica l’indispensabile apporto di risorse finanziarie e dando prova della solidità dell’Ente.

Resta fermo l’impegno della FIR CISL, e speriamo altrettanto in quello di tutti gli attori del CNR, finalizzato ad ottenere il giusto incremento del finanziamento ordinario.

Con convinzione #insiemesipuò!

Roma 28 novembre 2018
p. Il Coordinamento CNR