Codice di comportamento dei dipendenti del CNR

Con la delibera n. 132 adottata dal Consiglio di amministrazione nella riunione del 10 luglio 2014 è stato approvato il Codice di Comportamento dei dipendenti del CNR, che, in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 54 del D.Lgs. n. 165/2001 così come sostituito dall'art. 1, comma 44 della L. 190/2012 recante "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica Amministrazione", integra e specifica il Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici di cui al DPR n. 62/2013.

Le norme contenute nel Codice sono vincolanti senza alcuna eccezione per tutte le persone legate da rapporti di lavoro subordinato con il CNR (ricercatori, tecnologi, tecnici ed amministrativi)  si applicano a tutto il personale dipendente ed in servizio presso il CNR (Amministrazione centrale e periferica), ivi compreso quello con qualifica dirigenziale, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e determinato, a tempo pieno e a tempo parziale, nonché il personale comandato o in distacco presso l’Ente. Inoltre, i doveri di comportamento e gli obblighi di condotta del Codice si applicano ai collaboratori non dipendenti (autonomi, professionisti, assegnisti, borsisti, dottorandi, ecc.), nonché nei riguardi dei collaboratori a qualsiasi titolo di imprese fornitrici di beni o servizi e che realizzano opere in favore dell’ente.

L’applicazione del Codice è estesa anche nei confronti dei collaboratori e dei consulenti non dipendenti, dei fornitori, degli appaltatori, dei partner societari, nonché di tutti coloro che, direttamente o indirettamente, collaborano alle attività di ricerca e di supporto amministrativo del CNR.

I Direttori Centrali, i dirigenti/Responsabili degli uffici dell’Amministrazione Centrale, i Direttori di Dipartimento e di Istituto, sono tenuti a provvedere alla costante vigilanza sul rispetto del Codice e a garantire l’attuazione della normativa ivi contenuta, con particolare riferimento alle disposizioni di cui agli articoli 17, 19 e 23 del codice stesso.

Si raccomanda ai Direttori/Dirigenti interessati di provvedere alla trasmissione tramite posta elettronica del presente codice a tutti i titolari di contratti di collaborazione e consulenza a qualsiasi titolo, anche professionale, ai titolari di incarichi negli uffici di diretta collaborazione degli organi di indirizzo dell’ente nonché ai collaboratori a qualsiasi titolo, anche professionale, di imprese fornitrici di lavori e servizi in favore dell’ente.

Si raccomanda altresì ai Direttori/Dirigenti interessati di verificare che nei contratti di acquisizione delle collaborazioni, delle consulenze e dei servizi siano inserite la condizione dell’osservanza del Codice nonché la clausola di risoluzione o decadenza dal rapporto nel caso di violazione degli obblighi derivanti dal Codice stesso da parte dei collaboratori esterni a qualsiasi titolo.

La violazione degli obblighi previsti dal Codice integra comportamenti contrari ai doveri d'ufficio ed è fonte di responsabilità disciplinare nonché, nei casi previsti, di responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile.

 
Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione

Dott. Paolo Annunziato
Direzione Generale