Com 14/20 - ANIEF - CNR - 08-05-2020 - Tesoretto CNR

COMUNICATO AL PERSONALE CNR n. 14/20

C'ERA UNA VOLTA
IL TESORETTO...

Sembrerebbe proprio così! infatti, come SERI aveva evidenziato, restando inascoltato, all’indomani dell’approvazione del Bilancio di previsione (vedi comunicato SERI n.33 del 9-12-2019), oggi in tutta la sua drammaticità sembrerebbe qualcosa non tornare e i proclami presidenziali di bilancio risanato e addirittura di tesoretti trovati forse non corrispondono al vero.

A tale riguardo il Dipartimento ANIEF EPR ha inviato al Ministero Vigilante e ai vertici del CNR la seguente nota:

Com’è noto il CNR è stato beneficiario di cospicui finanziamenti derivanti dal c.d. “Fondo per assicurare il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese” istituito dalla legge di bilancio per il 2017 (legge n. 232/2016, art. 1 comma 140) e poi incrementato con la legge di bilancio per il 2018 (legge n. 205/2017, art. 1, commi 1072-1075) per gli anni dal 2018 al 2033.

A seguito della complessa procedura di riparto, il MIUR, con DM 4 giugno 2019, ha assegnato al CNR i seguenti importi:

Come già comunicato a codesti organi di controllo con nota SERI n. 47/2019 del 23-12-2019, il CNR nel Bilancio di previsione 2020 aveva utilizzato interamente i finanziamenti ricevuti (vincolati a spese in conto capitale) per il finanziamento delle spese correnti dell’Ente, violando i più elementari principi di bilancio nonché il fine principale del finanziamento ricevuto.

Successivamente il Consiglio di Amministrazione del CNR con delibera 47/2020 approvava un documento programmatico denominato “Linee guida sugli investimenti in Infrastrutture del CNR” (nel seguito “Piano triennale degli investimenti in infrastrutture”) con il dichiarato intento di utilizzare in modo combinato e programmatico le risorse attribuite al CNR dal “Fondo per assicurare il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del
Paese”. In tale documento venivano individuate 51 infrastrutture e stabiliti i tempi e gli importi assegnati ad ognuno, senza rendersi conto che tali risorse non erano più disponibili in quanto utilizzate per spese correnti.

A seguito della citata nota SERI n. 47/2019 del 23-12-2019 e della conseguente richiesta di chiarimenti inviata dal MIUR nonché del rilievo formulato dal Collegio dei Revisori, il CNR probabilmente si è reso conto di non avere a disposizione tali risorse aggiuntive necessarie per realizzare il “Piano triennale degli investimenti in infrastrutture” e nel contempo di dover rendicontare al MEF le spese sostenute per gli investimenti, pena la restituzione degli importi assegnati ed erogati.

Per aderire ai rilievi del MIUR e del Collegio dei Revisori, e per correggere l’anomala allocazione dei soli € 26.000.000 relativi all’anno 2020, il C.d.A. CNR con delibera 74/2020 ha approvato una variazione di bilancio in cui l’entrata è stata stornata dalla parte corrente del bilancio alla parte in conto capitale. Orbene qualsiasi studente al primo anno di ragioneria sa che una modifica effettuata in parte entrate deve avere una corrispondente modifica in parte spese. Invece nella suddetta variazione la parte spese del bilancio non viene modificata.

Se questo sia un nuovo errore o una precisa volontà, non ci è dato sapere con certezza, ma quanto accaduto successivamente sembra confermare si tratti di precisa volontà.

Probabilmente, per ovviare a questa situazione, il CNR ha iniziato ad individuare tutte le spese di investimento già effettuate, o in corso di svolgimento (che quindi già avevano una copertura a carico di altri finanziamenti) cercando un improbabile incontro tra gli interventi previsti nel “Piano Triennale per gli interventi edilizi” e nel “Piano Biennale degli acquisti di beni e servizi” con il “Piano triennale degli investimenti in infrastrutture” approvato con la delibera 47/2020. Tutto questo con il dichiarato fine di rendicontare al MEF spese di investimento (sembra addirittura con CUP diversi da quello richiesto per il “Fondo investimenti e sviluppo infrastrutturale”) e nella piena consapevolezza che gli stessi sarebbero stati “ben diversi dagli investimenti previsti nel Piano Triennale Investimenti”.

Il risultato di tale operazione comporta che una parte delle attività previste dal Piano triennale degli investimenti (26 milioni su 75 milioni complessivi) non si realizzerà mai o si realizzerà in modo parziale, essendo destinata allo svolgimento di altre attività che nulla hanno a che vedere con tali investimenti infrastrutturali.

Nel dettaglio tale operazione di “maquillage” ammonta a circa 26 milioni di euro di cui 21 milioni dirottati dall’attività edilizia (sia in conto competenza che in conto residui!!!!!!) ed il restante sugli acquisti di strumentazione effettuata dalle strutture di ricerca con fondi propri.

Ma questa “manovra” non consente ancora di rimettere a posto gli errori effettuati nel bilancio di previsione 2020 e pertanto il CNR ha richiesto ai singoli Istituti che beneficeranno (forse) delle risorse del Fondo investimenti di cofinanziare i progetti (già totalmente finanziati dal DM MIUR) con una percentuale del 30% dell’importo (teorico) loro assegnato.

Pertanto si tratta della straordinaria somma di altri 22 milioni che le strutture di ricerca dovranno stornare da progetti di ricerca in corso per portare in pareggio i conti del CNR. Riepilogando, a fronte di un piano degli investimenti pari a 75 milioni nel triennio 2019/2021 (interamente finanziato dal DM 4 giugno 2019), 26 milioni di euro verranno utilizzati per altri interventi estranei al piano, 22 milioni di euro verranno finanziati con fondi di istituto.

Sicuramente qualcosa non torna.

Si chiede pertanto, nel rispetto delle proprie competenze, una approfondita verifica e un intervento da parte delle SS.LL. anche al fine di bloccare il prelievo dalle Strutture dell’anomalo finanziamento.

Il Capo Dipartimento
ANIEF EPR
Americo Maresci