Com 9/20 - ANIEF - CNR - 20-04-2020 - Ricorsi anzianitàTD - Buono pasto

COMUNICATO AL PERSONALE CNR n.9/20

CONTINUANO I RICORSI ANIEF
PER RICOSTRUZIONE DI CARRIERA

 

Come riportato nel nostro Comunicato n. 6/20 del 10 aprile, ANIEF EPR ha iniziato in tutta Italia e in tutti gli Enti di Ricerca la fase dei ricorsi individuali per il riconoscimento dell’anzianità di servizio maturata con contratto a tempo determinato e per la conseguente ricostruzione di carriera.

A tal fine riteniamo utile evidenziare che con una sentenza di gennaio 2020 la Corte di Cassazione cancella di fatto la prescrizione decennale per fare domanda di riconoscimento dell’anzianità pregressa.

Com’è noto infatti, fino ad oggi le Amministrazioni impongono il termine decennale ai fini giuridici e quinquennale ai fini economici.

Alla luce di questa storica sentenza, il lavoratore ha sempre titolo per chiedere la ricostruzione di carriera al fine di essere collocato in una fascia superiore ed ottenere sia uno stipendio superiore a regime e sia un maggiore conguaglio economico degli ultimi cinque anni.

Potrebbero essere interessati anche coloro che, avendo già ottenuto una ricostruzione di carriera, non hanno avuto il riconoscimento di tutti gli anni di servizio prestato con contratto a tempo determinato in quanto una parte ritenuta prescritta.

Gli iscritti interessati potranno approfondire la proponibilità del ricorso con i legali della sede ANIEF più vicina al posto di lavoro ovvero contattandoci direttamente.

BUONI PASTO

Lasciando alla discrezionalità e alla sensibilità individuale le modalità ritenute più opportune per esprimere la propria solidarietà e contribuire a ridurre le attuali difficoltà derivanti dall’emergenza coronavirus, riteniamo che l’Ente debba in ogni caso erogare quanto dovuto ai propri dipendenti, a partire, perché no, proprio dai buoni pasto. La non erogazione porterebbe solo a coprire eventuali presunti “buchi” di bilancio, derivanti probabilmente da una non oculata gestione delle risorse.

La riduzione delle spese per il Personale non si può e non si deve ottenere non corrispondendo quanto per contratto spettante o accumulando ritardi decennali e numerose inadempienze contrattuali. Le spese del Personale si riducono ad esempio attribuendo gli incarichi di Dirigenza, di Direttore di Istituto e di Dipartimento al personale già dipendente dell’Ente.

Sulla base di tali principi il Sindacato ANIEF EPR ha inviato al Presidente e Direttore Generale nonché al rappresentante del Personale nel Consiglio di Amministrazione la seguente richiesta di erogazione dei buoni pasto, oltre alle altre spettanze dovute e separatamente trattate.

I tanti “moralisti” che si sorprendono e si indignano di fronte a tale richiesta possono sempre devolvere i propri buoni pasto, una volta ritirati, all’associazione benefica che ritengono più opportuna.

Risulta allo scrivente Sindacato che codesto Ente non stia corrispondendo i buoni pasto al personale che svolge la propria attività con lo strumento del lavoro agile.

Poiché il lavoro agile è equiparato al lavoro ordinario, a tutti gli effetti di legge, la mancata attribuzione del buono pasto al dipendente che effettua un orario giornaliero superiore alle sei ore si configura come una palese violazione della norma contrattuale (comma 2, Art.5, CCNL 21-02-02).A tale riguardo si evidenzia che a tutt’oggi non risulta ancora riscontrata analoga richiesta effettuata con nota del Sindaco scrivente prot. 1/20 in data 24-3-2020.

Considerato che, a nostro avviso, la mancata attribuzione del buono pasto parrebbe configurarsi come appropriazione indebita, chiameremo a risponderne nelle sedi competenti il Direttore Generale, al quale spetta il compito di garantire il rigoroso rispetto delle regole e il buon funzionamento ed efficienza dell’Ente.

Per tali ragioni, non essendo l’attribuzione del buono pasto una scelta rientrante nella discrezionalità dell’Ente, in quanto è un atto dovuto, si fa presente che in assenza di riscontro entro il termine di dieci giorni dalla presente, questo Sindacato darà mandato ai propri legali per chiedere ai giudici competenti di mettere ordine.

Il Capo Dipartimento
ANIEF EPR
Americo Maresci