Com 9/24 - ANIEF - CNR - 17-07-2024 - Varie problematiche CNR

COMUNICATO AL PERSONALE CNR n. 9/24

PRECARIATO, PROGRESSIONI E INDENNITÀ:
IL CNR DIA RISPOSTE IMMEDIATE!

 

Gran parte del Personale del Consiglio Nazionale delle Ricerche, il maggiore Ente di Ricerca Italiano, sta vivendo un periodo di difficile transizione che ci si augura possa determinare in futuro, per tutti, condizioni e opportunità di lavoro migliori. Purtroppo, diversi sono gli ostacoli sul cammino e si prospetta, dopo la pausa estiva, un’intensa stagione di rivendicazioni e lotte sindacali non solo interne all’Ente. La legge delega, la paventata diminuzione del FOE e l’aumento dei costi del personale legato al rinnovo del CCNL 2022-2024 non disegnano, nel complesso, un quadro favorevole.

Il problema del Precariato interno al CNR si sta imponendo nuovamente e con forza come emergenza di sistema, dal momento che trascorsi pochi anni dalla precedente tornata di stabilizzazioni, resa possibile dal D.Lgs. 25 maggio 2017, n. 75 (“legge Madia”), il nostro Ente si trova nuovamente con una vasta platea di lavoratrici e lavoratori titolari di diverse tipologie di contratti precari (TD, assegni, borse di studio).
Al precariato storico, rimasto fuori dalle stabilizzazioni del 2018-2021, si è aggiunta la quota di colleghe e colleghi che è stata assunta nei progetti legati al PNRR, determinando così un numero complessivo di circa 4100 unità di PERSONALE PRECARIO!
In continuità con le grandi battaglie che da oltre 15 anni vedono ANIEF impegnata nel comparto scuola, l’attività di supporto, di sostegno e propositiva, si estendono oggi, grazie all’acquisita rappresentatività, anche nei nostri settori.
ANIEF ritiene essenziale dare continuità all’importante opera di studio e ricerca dei lavoratori precari dell’Ente e conservare il patrimonio di conoscenze e capacità di questo personale. Un patrimonio che il CNR, e il Paese intero, non possono assolutamente permettersi il lusso di perdere!!
Per ANIEF il comandamento ultimo deve essere “NESSUNO a CASA”!
Per tale motivo ANIEF chiede alla Presidenza e alla Dirigenza CNR un incontro urgente che coinvolga tutte le sigle sindacali per avviare rapidamente un approfondito confronto sul tema.

A nostro avviso, il passaggio preliminare a cui l’Ente è chiamato per dare risposta alle rivendicazioni dei colleghi, e allo stesso tempo un segnale alle parti politiche, consiste nella ricognizione ufficiale dei precari, distinti per tipologia contrattuale e periodo di scadenza.
Gli strumenti normativi per risolvere il problema ci sono – la già ricordata Legge Madia, prolungata al 31/12/2016, e la Tenure-track prevista dalla legge 159/2019 art. 12bis D. Lgs. 218/2016 – ora è necessaria la volontà di tutti!!!

Il tema del reclutamento del personale e della stabilizzazione del rapporto di lavoro riguarda anche un gruppo di 59 ricercatori risultati idonei in tre concorsi pubblici recentemente espletati dal CNR (Bandi 367.225 Fisiopatologia, 367.226 Genetica, 367.227 Neuroscienze), con graduatorie pubblicate tra settembre 2023 e aprile 2024.

ANIEF chiede espressamente alla Presidenza e alla Dirigenza di attivarsi per trovare modalità e risorse che consentano gli scorrimenti di queste graduatorie. Troveremmo davvero singolare ed ingiusto esercitare una politica discriminatoria nei confronti delle colleghe e colleghi idonei ai concorsi sopra citati, alcuni dei quali con diversi anni di esperienza nell’Ente.

ANIEF al contempo continua a sostenere tutte le altre rivendicazioni che interessano il personale, strutturato e non-strutturato. NON SI DEVE COMMETTERE L’ERRORE, PURTROPPO VERIFICATOSI NEL RECENTE PASSATO, CHE UN’EMERGENZA NE SOSTITUISCA ALTRE DESTINANDOLE ALL’OBLIO...

ANIEF RICORDA AD ESEMPIO CHE LA STAGIONE DELLA VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE NON SI È AFFATTO CONCLUSA!

Una platea di circa 2800 R&T sta ancora affrontando il complesso iter dei concorsi ex-art.15. In tal merito ANIEF segnala all’Ente, ancora una volta, importanti criticità:

La gestione dell’Art. 15 per Dirigente di Ricerca e Dirigente Tecnologo doveva certamente essere condotta meglio! In ragione di alcune sentenze ed ordinanze dei giudici del lavoro, il CNR ha riaperto la possibilità di partecipazione ad alcuni colleghi Primi Ricercatori. Ma la confusione sembra regnare sovrana. Chi lamenta l’esclusione illegittima dalla procedura, chi chiede di procedere rapidamente con i lavori delle commissioni, chi sostiene che la riapertura dei termini di alcune procedure determina un evidente vantaggio per le colleghe e i colleghi che sono man mano ammessi a discapito dei partecipanti che conclusero le operazioni di sottomissione nel luglio del 2023, chi infine si chiede fino a quando verranno riaperti i termini sulle sentenze che continuano a essere emesse. Chi ha ragione, chi ha torto?
Certo è che una tale gestione delle procedure selettive art. 15 mette in discussione, anzi ANNULLA, la possibilità di rispettare la cadenza BIENNALE con la quale le stesse dovrebbero contrattualmente essere attivate.

L’amministrazione del principale ente pubblico di ricerca DEVE essere in grado di gestire in modo migliore i percorsi di valorizzazione, rispettando il personale e gli istituti contrattuali. Come ANIEF ci siamo chiaramente espressi in merito e continuiamo a sostenere che alla ingarbugliata situazione il CNR debba necessariamente porre rimedio.

Per i concorsi a Primo Ricercatore e Primo Tecnologo le operazioni di valutazione sono iniziate per diversi settori. Tuttavia, nonostante le diverse segnalazioni di ANIEF e delle altre sigle sindacali, alcune commissioni (7-9 PR e 09 PT) ancora non hanno pubblicato i criteri a distanza ormai di sei mesi dai provvedimenti di nomina! Per la rinominata commissione dell’area 13 i concorrenti sono in attesa di comprendere se verranno mantenuti i criteri di valutazione già pubblicati o se ne verranno determinati altri. Solo alcune commissioni (21, 23, 28, 30 e presto 11 per PR; 02 e 10 per PT) hanno terminato le valutazioni e gli esami orali, e a breve dovrebbero uscire le graduatorie.

ANIEF continuerà a monitorare con la dovuta attenzione il processo di valorizzazione del Personale R&T e chiede all’Ente di:

  • richiamare e responsabilizzare le commissioni che ancora non hanno pubblicato i criteri a farlo nel più breve tempo possibile;
  • predisporre, una volta concluse le operazioni di valutazione, un tavolo di confronto avente come tema principale il pieno utilizzo delle risorse destinate alla valorizzazione del personale al III livello dal comma 310 (lettera b) della Legge 30 dicembre 2021, n. 234, poi ripartite tra gli enti vigilati MUR tramite Decreto Ministeriale n. 234 del 05-04-2023, e non ancora del tutto impegnate;
  • pianificare l’utilizzazione di parte differenziale delle risorse derivanti dalle cessazioniservizio previste per i prossimi anni per la pubblicazione di un nuovo Bando art. 15corso del 2025, cercando di avvicinarsi al rispetto del CCNL che prevede l’indizione diconcorso ogni 2 anni;
  • identificare un gruppo di lavoro composto da rappresentanti del Consiglio Scientifico, dei Consigli Scientifici di Dipartimento e delle OO. SS. per l’analisi dell’iter concorsuale, alla luce delle raccomandazioni COARA sul coinvolgimento del personale soggetto a valutazione secondo i nuovi principi dell’Agreement on Reforming Research Assessment.

Stessa situazione è riscontrabile sul fronte delle procedure art. 53 e art. 54 per il personale Tecnico e Amministrativo. I rinvii della pubblicazione delle graduatorie hanno ormai superato anche le più cupe previsioni dell’amministrazione, che aveva rinviato a metà luglio il completamento delle procedure.

E non è un caso isolato. Il personale T/A è ancora in attesa dell’erogazione delle indennità dal 2011 al 2017!!! Secondo l’amministrazione a brevissimo pagate (!!!), ma che i lavoratori (dopo 13 anni!!!) non riscontrano ancora sulle buste paga.
Malgrado negli ultimi anni la disponibilità al confronto dell’Amministrazione abbia consentito di sottoscrivere diversi accordi, il ritardo nell’applicazione degli stessi e l’esigenza di definire tutte le altre questioni ancora pendenti non possono essere giustificati da inaccettabili mantra quali: i dipendenti del CNR sono tanti, il personale afferente agli uffici competenti è sottodimensionato o le scadenze sono diverse e in numero elevatissimo.
Non finiremo mai di riconoscere l’impegno dei lavoratori degli uffici interessati che pur in numero ridotto danno il massimo (e anche di più) per completare gli iter amministrativi, ma un Ente come il CNR ha l’OBBLIGO di dotarsi di un nucleo di personale numericamente adeguato a rispondere alle proprie esigenze. I vertici e la dirigenza devono farsi carico di trovare immediata soluzione al problema.
Da anni ANIEF chiede di procedere all’assunzione di un significativo contingente di Collaboratori di Amministrazione che rendano possibili risposte reattive dell’Ente alle applicazioni contrattuali e normative.

Sarebbe forse utile che, ai fini della valutazione del personale dirigente, sia introdotto un indicatore connesso al rispetto dei tempi di attuazione delle procedure per l’applicazione degli istituti contrattuali in favore dei dipendenti?

Lo chiederemo in occasione del prossimo incontro.

 

La Segreteria CNR
ANIEF EPR