Comparto Istruzione e Ricerca: Proclamazione stato di agitazione

Trasmettiamo in allegato la proclamazione di stato di agitazione del comparto Istruzione e Ricerca e la indizione del flash mob per mercoledì 18 p.v. alle ore 16.

---------------------------------------------------------------------------

Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Funzione Pubblica
Al Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Al MIUR
Alla Commissione di garanzia sul diritto allo sciopero

Oggetto: Proclamazione dello stato di agitazione nel Comparto Istruzione e Ricerca e richiesta di esperimento di tentativo di conciliazione ai sensi dell’art 4 dell’allegato al CCNL 1998-2001 sottoscritto il 29 maggio 1999 in attuazione della legge 146/90.

Le scriventi OO.SS. proclamano lo stato di agitazione nel Comparto Istruzione e Ricerca, con l’astensione da ogni attività aggiuntiva di tutto il personale della scuola, docente e ATA (in particolare, per gli assistenti amministrativi facenti funzioni di DSGA, sarà consegnata ai rispettivi dirigenti scolastici la rinuncia all’incarico superiore), del personale delle università, degli Enti di ricerca e dell’AFAM, con i seguenti obiettivi rivendicativi:

Rinnovo del CCNL sotto il profilo normativo e retributivo con stanziamento di risorse aggiuntive per:

  • stabilizzare l’elemento perequativo
  • valorizzare tutte le professionalità operanti nel comparto
  • modificare il quadro normativo per rendere il Ccnl lo strumento principale di regolazione del rapporto di lavoro

Settore Scuola

Organici e stabilizzazione precari

  • superamento della distinzione tra organico di diritto e organico di fatto sia per il personale docente ( a partire dalle dotazioni dei posti di sostegno che oggi vedono più di 70.000 posti in deroga) sia per il personale ata.
  • istituzione in via strutturale e permanente di un sistema delle abilitazioni nella scuola ai fini della stabilizzazione del precariato in favore dei precari con almeno 3 anni di servizio, docenti già di ruolo, dottori di ricerca.

Personale ATA

  • partecipazione degli assistenti amministrativi facenti funzione DSGA senza titolo specifico alle procedure riservate per accedere al profilo di DSGA anche al fine di scongiurare le possibili dimissioni di massa dalla carica di DSGA degli attuali facenti funzione, incrementare l’organico, riattivare la mobilità professionale e le posizioni economiche, sostituire gli assenti fin dal primo giorno.

Personale docente

  • Sburocratizzazione del lavoro e semplificazione del lavoro

Settore Università e Aziende Ospedaliero-universitarie

  • revisione dell’ordinamento professionale per permettere l’adeguata valorizzazione del personale e una specifica disciplina contrattuale per il personale delle AOU e per gli ex lettori e CEL
  • superamento degli attuali limiti imposti dalla legge al fondo risorse decentrate, introducendo meccanismi di garanzia per le progressioni economiche da realizzare per tutti i lavoratori meritevoli entro un arco temporale certo
  • incremento finanziamento quota base del FFO anche ai fini della valorizzazione del personale
  • avviamento percorsi di stabilizzazione del personale precario e semplificazione delle norme per il reclutamento ordinario.

Settore AFAM

  • riconoscimento status universitario, revisione figure professionali, ampliamento dotazioni organiche, superamento blocco ventennale dotazioni organiche, stabilizzazione ex musicali pareggiati e stabilizzazione precari, statizzazione ex istituti musicali pareggiati

Settore Ricerca

  • incremento del fondo di finanziamento degli Enti
  • superamento frammentazione del sistema
  • superamento del precariato
  • incremento dei fondi del salario accessorio
  • valorizzazione del personale e superamento del blocco delle carriere
  • Garantire agli Enti di ricerca l’autonomia di spesa per il personale e per la programmazione delle assunzioni.
  • rifiuto della burocratizzazione della Ricerca prevista dal ddl di bilancio relativamente alla Agenzia Nazionale di Ricerca.

Su tutte queste tematiche sinteticamente riassunte, nelle more dell’apertura di tavoli di trattativa, relativamente alle tematiche del precariato e dei facenti funzione DSGA si chiede che sia esperito il tentativo di conciliazione con la convocazione dell’apposito organismo costituito con D.M. n.127 del 20 aprile 2000.

Roma, 16 dicembre 2019

Flc CGIL
Francesco Sinopoli

CISL FSUR
Maddalena Gissi

UIL Scuola Rua
Giuseppe Turi

SNALS Confsal
Elvira Serafini

GILDA Unams
Rino Di Meglio

---------------------------------------------------------------------------

LEGGE DI BILANCIO, PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE PER ISTRUZIONE E RICERCA
Mercoledì 18 dicembre presidio e flash mob davanti al Miur dalle ore 17 alle 19

Un presidio con flash mob davanti al MIUR mercoledì 18 dicembre dalle ore 17 alle ore 19. Questa l’iniziativa con cui FLC Cgil, CISL FSUR, UIL Scuola Rua, SNALS Confsal e GILDA Unams danno avvio allo stato di agitazione proclamato ufficialmente dalle segreterie unitarie a causa dei troppi nodi che restano ancora irrisolti nel momento in cui la legge di Bilancio 2020 giunge alle battute finali in Parlamento.

Dopo la riunione degli organismi nazionali al teatro Quirino di Roma, le cinque organizzazioni sindacali rappresentative del comparto Istruzione e Ricerca chiamano ancora alla mobilitazione gruppi dirigenti, quadri e RSU per ribadire con forza gli obiettivi del documento unitario redatto dopo l’evento del 20 novembre.

In testa alle rivendicazioni, l’aumento delle risorse per il rinnovo contrattuale, visto che quelle stanziate nella legge di Bilancio consentono, a regime, un incremento delle retribuzioni di poco superiore all’inflazione: meno di 80 euro medi mensili, ben lontano dall’aumento a “tre cifre” promesso a più riprese.

Le richieste delle sigle sindacali riguardano anche la valorizzazione professionale e la perequazione retributiva rispetto al resto del personale della PA. “Il fatto che oltre il 40% dei lavoratori del comparto beneficia dell’elemento perequativo – affermano Sinopoli, Gissi, Turi, Serafini e Di Meglio - dimostra che le retribuzioni del comparto istruzione e ricerca sono significativamente inferiori a quelle delle altre pubbliche amministrazioni. Se le risorse stanziate per il rinnovo contrattuale sono comprensive della quota necessaria a finanziare il perequativo, l’aumento medio mensile reale si riduce a circa 70 euro: queste - spiegano i leader dei cinque sindacati - devono pertanto essere considerate aggiuntive rispetto a quelle occorrenti per il rinnovo contrattuale. Al fine di conseguire un reale avvicinamento alla media delle retribuzioni europee, è dunque necessario un ulteriore significativo stanziamento”.

Il presidio di mercoledì 18 dicembre punterà i riflettori anche sulle problematiche relative ai punti delle intese del 24 aprile e 1° ottobre rimasti inattuati, a partire dalla questione degli assistenti amministrativi facenti funzioni di DSGA e dal mancato avvio del tavolo di confronto sui percorsi di formazione e abilitazione. I sindacati contestano inoltre le invasioni di campo su materie contrattuali che si stanno compiendo in sede di conversione del decreto scuola, che interviene sulla mobilità del personale docente; insistono inoltre sulla necessità di rivedere la normativa generale sul pubblico impiego e di rifinanziare e rendere più flessibile la composizione e l’utilizzo dei fondi del salario accessorio. Il presidio rilancerà anche le motivazioni delle manifestazioni unitarie del 3 dicembre sulla ricerca e del 16 dicembre sull’università.

Roma, 16 dicembre 2019

FLC CGIL

CISL FSUR

UIL SCUOLA RUA

SNALS CONFSAL

GILDA UNAMS