COMUNICATO AL PERSONALE CNR - 23/09/2022

COMUNICATO AL PERSONALE

 

Nella giornata di ieri si è tenuto l’incontro “informale” con la Presidente e il Direttore Generale in merito al Piano di riorganizzazione e rilancio del CNR. Nel breve incontro sono state illustrate, per sommi capi, le principali modifiche richieste dal Ministero vigilante da apportare al piano presentato a fine giugno, modifiche che sostanzialmente hanno determinato tagli e un complessivo ridimensionamento dell’impianto generale.

Per quanto attiene a questioni di metodo, la FIR Cisl ha ribadito che avrebbe preferito che ci fossero state maggiori occasioni di confronto: comprendiamo l’esigenza di dover rispettare una tempistica molto stringente per definire, come detto dalla stessa prof.ssa Carrozza, la “roadmap”, l’impianto generale, ma restiamo convinti del fatto che come Organizzazione Sindacale, responsabile e propositiva, non ci sentiamo e non ci sentiremo mai un semplice “stakeholder”, un soggetto esterno al processo. Abbiamo il diritto/dovere di rappresentare e tutelare gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori del maggior ente di ricerca pubblica italiano, e abbiamo segnalato come in questo percorso il coinvolgimento del personale e dei Consigli di Istituto sia stato marginale o, al più, limitato a semplici informative su scelte già prese.

Come avevamo avuto modo di segnalare nei nostri comunicati e nelle osservazioni presentate a giugno in fase di stesura del piano, era evidente che per dare seguito allo stesso, sarebbe stato necessario acquisire risorse aggiuntive e rivedere preliminarmente norme (interne e non): molti dei cambiamenti proposti, anche in parte condivisibili, come quello di superare il limite del 5% delle assunzioni di ricercatori nel triennio 2023-25 per chiamata diretta per attrarre eccellenze scientifiche dall’estero, non potranno trovare applicazione a invarianza della normativa vigente, come imposto dal MUR.

Analoga occasione, al momento persa (ma che come Organizzazione cercheremo di sostenere con il nuovo Governo) è quella relativa all’incremento delle posizioni da reclutare nel nuovo PTA: ai 772 posti già autorizzati, soltanto ulteriori 150 posizioni sono state concesse rispetto alle 530 previste nel piano di rilancio inviato a giugno.

Accogliamo positivamente la notizia, appresa in riunione dal Direttore Generale, dell’avvio di un programma di efficientamento energetico delle sedi (per complessivi 35-40 milioni di euro), che verrà sottoposto all’attenzione del CdA nei prossimi mesi, e che si va ad aggiungere a quello già in corso, per 108 milioni di euro, per interventi di manutenzioni straordinarie: da sempre la FIR CISL sostiene, e lo ha ribadito nell’incontro, che la sicurezza dei luoghi di lavoro e l’adeguatezza funzionale dei laboratori devono rappresentare un obiettivo che il CNR si deve prefiggere per permettere di fare ricerca a livelli competitivi.

Apprendiamo, altresì, della necessità di dover adeguare al rialzo le previsioni di spesa, dovute ai rincari dei servizi e delle utenze energetiche, con conseguente riduzione delle risorse precedentemente assegnate per l’Agenda digitale (da 6 a 2 milioni di euro).

In mancanza di una relazione dettagliata e in attesa della ricezione del piano aggiornato, non è stato possibile, se non marginalmente, esprimere una valutazione di quanto esposto dalla Presidente e, pertanto, la FIR CISL ha rinnovato la disponibilità ad approfondire, nel merito, i temi legati alla riorganizzazione della Struttura Amministrativa Centrale (numero di Dirigenti amministrativi, nuovi Uffici e Unità, scomparsa della Biblioteca, ecc) e a tutte le questioni relative al reclutamento e alla valorizzazione del personale, auspicando che ciò avvenga nel più breve tempo possibile, con cadenza regolare e attraverso la preventiva condivisione di documentazione di dettaglio.

Abbiamo ribadito alla Presidente quanto già segnalato al Direttore Generale la scorsa settimana: la riorganizzazione annunciata non può e non deve divenire un alibi che ostacoli la valorizzazione del personale, la conclusione del processo di stabilizzazione, la risoluzione del fenomeno del sottoinquadramento, la garanzia per tutto il Personale di reali opportunità di percorrenza delle carriere!

A nostro avviso il Piano di rilancio deve essere l’occasione irripetibile per l’avvio di una costruttiva fase di discussione su un piano straordinario, omnicomprensivo, che rimetta il personale TUTTO al centro dell’agenda del CNR.

Abbiamo perciò ricordato, tra i principali temi da affrontare e risolvere:

  • superare immediatamente le criticità emerse sulle ipotesi di CCNI per gli anni 2018-21, per distribuire rapidamente tutte le risorse rimaste e avviare la trattativa relativa al triennio futuro;
  • conoscere modalità e tempi per dare seguito all’impegno preso dal CdA di utilizzare le graduatorie di tutti gli idonei dell’ultimo bando ex art.15 (soprattutto in merito all’atteso Decreto di riparto del MUR dei fondi previsti dalla Legge di Bilancio). Contestualmente come l’Ente ha intenzione di procedere per dare immediata risposta a quanti non hanno superato la selezione e a tutti coloro che sono in attesa di una progressione di livello, con regole chiare e stabili;
  • conoscere i dettagli sulle iniziative fin qui intraprese sul PNRR (bene, aver appreso che il CNR è coinvolto in 12 dei 14 partenariati estesi, ma non è tollerabile che gran parte dei dipendenti dell’Ente non abbia un quadro chiaro sulle progettualità e le relative ricadute in termini di risorse, sugli istituti coinvolti, sull’andamento delle selezioni del personale a T.D., sui soggetti terzi partecipati dal CNR, ecc);
  • conoscere le decisioni che l’Ente sta prendendo in merito alle procedure relative all’art.22: tempi certi per la conclusione del processo, ampliamento delle graduatorie, risposte al personale escluso all’orale, possibilità di riconoscere ad alcuni vincitori un inquadramento e/o un trattamento economico che nonpenalizzi in considerazione di quanto svolto negli anni, velocizzazione dell’inquadramento di quanti, in assenza dell’attribuzione del profilo da ricercatore, non possono sottomettere domanda per bandi di ricerca);
  • dare a tutti e con cadenza regolare la possibilità di progressioni di carriera ed economiche, attraverso gli istituti ex artt. 15 (per R&T) e 53 e 54 (per amm.ivi e tecnici), così come previsto dal contratto;
  • riprendere la discussione in merito alla conclusione del processo di stabilizzazione per quanti ne hanno maturato i requisiti.

Da ultimo abbiamo appreso che a fine novembre verrà dato inizio alle celebrazioni per il “Centenario del CNR”.
Auspichiamo davvero che tutte le manifestazioni per il festeggiamento dei 100 anni dell’Ente possano essere una vetrina per far comprendere finalmente al mondo politico e produttivo l’importanza della ricerca pubblica e venga dato il giusto riconoscimento a chi quotidianamente opera nel CNR.

Servono maggiori finanziamenti, norme e contratti che meglio si adattino alla peculiarità del settore della ricerca!

Al riguardo, ricordiamo che il 27 settembre p.v. sarà un momento importante per ribadirlo con forza in occasione della discussione con l’ARAN per il rinnovo del contratto, del cui esito vi terremo aggiornati.

 

Per il Coordinamento CNR