COMUNICATO AL PERSONALE CNR - Incontro con ARAN rinnovo CCNL

INCONTRO ARAN PER IL RINNOVO DEL CCNL ISTRUZIONE E RICERCA 2019-2021

 

Nella giornata di ieri sono ripresi i lavori con l’ARAN per il rinnovo del CCNL 2019-21, ed in particolar modo per riprendere la discussione sulla revisione dell’Ordinamento Professionale.

Ci aspettavamo di discutere una prima proposta dell’ARAN che affrontasse nel merito la parte del contratto relativa ai ricercatori/tecnologi (I-III liv) ed integrasse quanto già precedentemente fornito in merito alla proposta di istituzione delle 4 aree (operatori, collaboratori, funzionari ed “elevate professionalità”) per i tecnici e amministrativi (liv. IV-VIII).

L’ARAN stessa ha espresso la volontà di posticipare la distribuzione di un primo testo di lavoro a valle del confronto con le OO.SS in merito all’impianto generale di ri-ordinamento professionale dei R&T, (tenendo in considerazione quanto previsto dal documento “Towards a European Framework for Research Careers”), e della revisione dei profili dei tecnici-amministrativi.

L’ARAN conferma l’introduzione di 4 aree, i “differenziali stipendiali” all’interno delle aree e le progressioni tra le aree stesse, attraverso un sistema di valutazione individuale (peraltro già esistenti in molti enti), superando l’attuale sistema a “L” (ovvero gli attuali istituti contrattuali ex artt. 53 e 54).

Al tavolo abbiamo ribadito quanto già sottolineato nell’ultimo incontro rispetto alla necessità di valorizzazione, nell’area dei collaboratori, del profilo del collaboratore tecnico enti di ricerca, particolare figura presente nel nostro settore; di determinare in maniera più specifica, anche ai fini di una futura valutazione sull’impianto proposto, il numero e l’importo del differenziali stipendiali; di considerare la difficoltà di applicare qualsivoglia nuova struttura professione senza che vi sia stato lo sblocco a livello normativo del fondo accessorio; di prevedere una prima applicazione dell’area delle elevate professionalità.

L’Aran ha chiarito che tale area, nasce vuota, e solo successivamente alla sua istituzione sarà possibile accedervi, per coloro che sono in possesso dei requisiti, nel limite del 50% dei posti previsti per legge anche dall’esterno, rimandando di fatto alla contrattazione decentrata l’applicazione.

Abbiamo ribadito anche la necessità di mettere a regime norme che affrontino la problematica del sottoinquadramento, confermando e/ o migliorando articoli già esistenti nei precedenti contratti.

Per quanto concerne i R&T, a fronte di una prospettata organizzazione su 4 livelli (dottorato, R&T di III liv., Primo R&T di II liv., Dirigente R&T di I liv), la FIR CISL ha sottolineato ancora una volta gli elementi di criticità del sistema:

  • mettere a regime la valorizzazione professionale del personale di tutti gli enti di ricerca, sanando le incongruenze tra enti vigilati MUR e non, venutesi a determinare con i finanziamenti previsti nell’ultima legge di stabilità’;
  • individuare soluzioni all’anomala permanenza nel profilo iniziale, anche ripartendo dai lavori della Commissione Paritetica sulla revisione dell’ordinamento professionale che si erano interrotti sulla proposta di prevedere delle progressioni dal III al II livello che incrociassero le fasce stipendiali e permettessero, quindi, un numero di passaggi consistenti minimizzando il costo dell’operazione.

Da ultimo, siamo tornati a sollevare la problematica del lavoro agile per i R&T, atteso il fatto che al momento non è previsto una sua applicazione nel nuovo contratto.

A differenza delle altre categorie, per le quali, invece è già previsto e disciplinato attraverso la sottoscrizione di un apposito accordo individuale, in assenza di una sua definizione che tenga conto della specificità delle attività lavorative svolte dai R&T e della loro autonomia gestionale, abbiamo ribadito che, in tema di orario di lavoro ed articolazione delle attività da remoto, vengano apportate modifiche di quanto disposto dall’art. 58 del CCNL del 21/2/2002, nella modalità più estensiva possibile.

Il prossimo incontro, fissato per il 10 ottobre p.v., sarà occasione per presentare le nostre osservazioni e valutazioni sul testo che nei prossimi giorni ci verrà presentato dall’ARAN e che ci auguriamo accolga le nostre istanze al fine di rendere il nuovo impianto all’altezza delle aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori dei nostri Enti.

Vi terremo aggiornati sugli esiti della prossima seduta.

La Segreteria Nazionale