Comunicato al personale - Coordinamento CNR sugli esiti degli incontri del 13 e 19 settembre u.s.

Ripreso il confronto con l’Amministrazione:  
ottimisti sui presupposti ma...c’è molto da lavorare

 

Nei giorni 13 e 19 settembre scorsi, sono ripresi gli incontri tra l’Amministrazione del CNR e le OO.SS. (il prossimo è stato calendarizzato per il 30 settembre).

In rappresentanza del CNR erano presenti al tavolo il Direttore Generale Dr. Giambattista Brignone, la Direttrice della DCGR Dr.ssa Annalisa Gabrielli e il Dirigente dell’Ufficio Stato Giuridico e Trattamento economico del Personale D. Alessandro Preti.

Gli argomenti all’Ordine del Giorno tutti legati al trattamento accessorio del Personale: dalla stipula del CCNI della Dirigenza (anni 2016‐2017), all’attivazione del confronto sulla costituzione di un fondo di incentivazione ex‐art. 19 CCNL 2002‐2005 e la programmazione della ripresa del confronto finalizzato alla contrattazione circa l’utilizzo delle risorse dei Fondi del Trattamento Accessorio 2018 e 2019 per i livelli I‐III e IV‐VIII.

In via pregiudiziale la FIR CISL ha rappresentato all’Amministrazione il mancato recapito dello stralcio del Verbale (vedi allegato) della seduta del Consiglio di Amministrazione del 27 maggio 2019, dal quale risulta la dichiarazione del Presidente Prof. Inguscio circa l’impegno del CNR a proseguire il percorso di stabilizzazione, ampliando la platea delle assunzioni di precari alla fine di quest’anno, se in presenza di un aumento strutturale del FOE.

E’ finalmente pervenuto lo stralcio e lo alleghiamo al comunicato, sottolineandone l’importanza, in presenza di concrete e positive previsioni circa l’assegnazione del FOE 2019 da parte del MIUR.

Sempre su questo tema, insieme alle altre OO.SS., abbiamo sollecitato con forza l’Ente ad utilizzare le graduatorie in scadenza il 30 settembre, al fine di risolvere alcune delle situazioni di precariato ancora in essere, senza scordare che con la medesima modalità e costi assai contenuti, l’Ente può dare risposta alla ampia platea di R&T di ruolo ed in attesa di una giusta occasione per la progressione di carriera (Comunicato unitario del 16 settembre scorso).

Infine, abbiamo richiesto notizie circa le interlocuzioni con gli organismi di controllo esterno, in particolare il Dipartimento della Funzione Pubblica, sull’approvazione delle quattro Ipotesi di accordo dei CCNI di Ente (le due relative alle competenze pregresse fino al 2013 e le altre relative al periodo 2014‐2017): in assenza di ulteriori osservazioni entro questa settimana gli accordi saranno esigibili e sarà possibile procedere alla loro sigla definitiva il 30 settembre p.v.. In questo caso l’Amministrazione ipotizza l’erogazione delle competenze arretrate per il mese di novembre.

Tornando agli argomenti all’ordine del giorno:

‐ IPOTESI DI ACCORDO SUI CRITERI GENERALI RELATIVI ALL’UTILIZZO DEL FONDO PER IL FINANZIAMENTO DEL TRATTAMENTO ACCESSORIO DEI DIRIGENTI DI SECONDA FASCIA PARTE ECONOMICA E NORMATIVA ANNI 2016 – 2017:
la sottoscrizione è avvenuta in data 19.9.2019 da FIR, UIL, CGIL e ANP, previo il confronto espletato nella precedente riunione del 13 sui temi relativi alle indennità di posizione parte variabile e previsti dal CCNL Dirigenza 2016‐2018, siglato definitivamente a luglio scorso. L’aspetto positivo è stata la ripresa del confronto e della trattativa su questi temi, confronto che al CNR non avveniva da moltissimi anni e che, invece, è importante e necessario per dare trasparenza e giusto riscontro sull’esercizio delle responsabilità associate ai ruoli della Dirigenza;

‐ COSTITUZIONE DEL FONDO PER LA RETRIBUZIONE ACCESSORIA DEI DIRIGENTI DI II FASCIA (2019‐
2019):

E’ stato fornito il dettaglio delle risorse disponibili, dell’applicazione della normativa generale di contenimento della spesa prevista per i Fondi della CCNI e saranno sottoposti all’approvazione del CdA nella prossima seduta del 26 settembre;

‐ CONFRONTO SULLA GRADUAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI E SULLA RELATIVA RETRIBUZIONE
Sono stati presentati dall’Amministrazione i criteri adottati per la graduazione delle posizioni dirigenziali risultanti dal nuovo assetto ordinamentale.
Riconosciuto l’impegno dell’Amministrazione nell’adottare, in linea con quanto dettato dal vigente CCNL, tutti i parametri utilizzabili (e non soltanto uno dei tre), la graduazione avverrà pertanto sulla base di: 

  1. complessità organizzativa (fino a 12 pt);
  2. livello delle responsabilità amministrative e gestionali da assumere (fino a 9 pt)
  3. competenze professionali richieste (fino a 4 pt);

per un punteggio massimo pari a 25 e una ripartizione su tre fasce (fino a 13– da 14 a 19 ‐ da 20 a 25).
Alle singole fasce corrispondono importi massimi da attribuire che hanno tenuto conto dell’aumento previsto dal CCNL e sulle quale l’amministrazione ha operato la scelta, di variare percentualmente l’incremento a vantaggio della fascia intermedia, dove presumibilmente, anche da analisi sui trend storici, si attesteranno la maggior parte degli uffici.
La FIR ha chiesto ed ottenuto che i punteggi assegnati per ogni parametro siano soggetti a revisione triennale, in analogia a quanto già in precedenza fatto per le fasce dei Direttori di Istituto (da revisionare ogni 4 anni). Questo permetterà di settare al meglio le fasce allo scadere del triennio di attribuzione degli incarichi dirigenziali dei 10 uffici ad oggi previsti. Si ricorda infatti che molti dati utilizzati per l’attribuzione dei punteggi dovranno necessariamente basarsi su informazioni derivanti da uno storico dell’ufficio/struttura/unità, delle competenze e declaratorie confluite/mutate in ogni assetto organizzativo che venga attuato.

‐ ATTIVAZIONE DEL CONFRONTO SULLA COSTITUZIONE DI UN FONDO DI INCENTIVAZIONE EX‐ART.19  Nel sottolineare l’importanza dell’attivazione di questo importante istituto contrattuale, che in combinato disposto con l’articolo 10 del medesimo contratto (indennità di responsabilità per CTER IV, Funzionari di Amministrazione e Ricercatori e Tecnologi) consente dare riconoscimento effettivo alle professionalità che nell’Ente svolgono funzioni di importanza sostanziale con l’assunzione delle responsabilità professionali correlate, la FIR ha sottolineato come debbano essere attivati tutti i diversi strumenti che insieme a questo consentono di REMUNERARE TUTTE LE POSIZIONI DI RESPONSABILITA’, quali l’art. 22 del DPR 171/91 e l’art. 113 del Codice dei Contratti.
In questa ottica concordiamo con l’individuazione delle posizioni di responsabilità effettuata nella scarna informativa fornita dall’Amministrazione per l’apertura del confronto:

  • Responsabili degli Uffici non Dirigenziali della SAC
  • Responsabili delle aree territoriali della ricerca
  • Segretari amministrativi degli istituti e dei dipartimenti
  • Responsabile della protezione dei dati
  • Responsabili delle Unità Organizzative Secondarie degli Istituti

Ma vanno considerate anche altre figure professionali con responsabilità specifiche, come detto ad esempio nell’ambito dei lavori pubblici e dei servizi, per cui è stato ancora una volta richiesto espressamente dalla FIR di redigere e pubblicare il REGOLAMENTO DEGLI INCENTIVI, ma anche gli RSPP per i quali chiediamo vengano trovate risorse specifiche a valere del bilancio e non sul salario accessorio, anche in ragione del fatto che molti RSPP appartengono ai livelli I – III livello e attualmente non hanno diritto a nulla, personale a cui è affidata la responsabilità dell’economato, responsabili di sezioni di uffici complessi.
Stante l’insufficienza del materiale presentato al Tavolo soprattutto per il fatto che sul tema specifico, abbiamo fatto richiesta che vengano usati tutti gli strumenti utilizzabili, ben sapendo che il CNR è un Ente complesso, è fondamentale conoscere quali‐quante siano TUTTE le risorse a disposizione, capire quali‐quanti siano i proventi da cui attingere per la costituzione del Fondo, quale percentuale di detti proventi sia fissabile per la sua più ampia costituzione in modo che a tutti possa essere riconosciuto la massima incentivazione economica possibile e sostenibile.
E ancora, esplicitare le posizioni (quali, quante, con quale differenziazione di fascia e con quali criteri definire tale clusterizzazione) per quanto concerne Responsabili AdR e segretari amministrativi.
E da ultimo, ma non certo per importanza del ruolo che rivestono nella vita dell’Ente (Responsabili delle UOS), quante sono le posizioni a cui si dovrà dare una remunerazione secondo l’art.22 del DPR 171/91?
Siamo assolutamente convinti che solo mettendo a disposizione tutte le informazioni utili a ricomporre il quadro del personale avente diritto ad un giusto riconoscimento economico per il lavoro di responsabilità che viene svolto nonché le fonti normative, contrattuali e finanziarie utilizzabili si potrà davvero raggiungere l’obiettivo.

Ulteriore richiesta, collegata all’argomento e reiterata è quella della MICRO‐ORGANIZZAZIONE da porre in essere per tutti gli uffici e di unità, immediatamente dopo la riorganizzazione della SAC, ma anche negli istituti (la FIR considera di vitale importanza che ogni dipendente sappia cosa nello specifico gli sia assegnato come compito routinario o di miglioramento della struttura in cui lavora.......serve all’ente per avere chiaro chi fa‐cosa ed evitare inutili e costose sovrapposizioni o mancanze nel proprio assetto organizzativo, serve ancor di più al lavoratore in termini di titoli “certificati” per partecipare in trasparenza e massima concorrenzialità con gli altri in concorsi e progressioni di carriera e, come nel caso specifico del tema delle riunioni di questi giorni, a ricevere le indennità per il lavoro svolto).

Entrando un po’ più nel merito, la FIR concorda sul fatto che stante la capienza del Fondo di incentivazione
(art.19) piuttosto limitato, lo strumento più idoneo per remunerare l’attività dei RUOS l’art. 22 per il fatto
che le UOS sono strutture tecnico‐scientifiche.

Le risorse dovranno pertanto essere opportunamente individuate nel Bilancio di previsione 2020, e, una volta stanziate le risorse, discussi insieme all’Amministrazione i criteri (ipotizzate delle fasce, con percentuali variabili, a seconda dell’onerosità delle varie sedi secondarie), tempi e modi di erogazione.
Ancora una volta richiamiamo l’attenzione all’estrema importanza di effettuare una corretta e puntuale ricognizione di tutte le sedi.

Nulla da eccepire, invece sul fatto di aver individuato l’art.10 per remunerare le indennità delle unità in quanto strutture tecnico‐amministrative, peraltro senza vincolo di tipologia di profilo (ricercatori‐tecnologi, cter IV e funzionari di amministrazione).

 

Roma 21 settembre 2019

Il Coordinamento CNR