Comunicato CNR della Federazione UIL Scuola RUA n. 10/2020

COMUNICATO AL PERSONALE CNR n. 10/2020

Fortemente rallentata la Stabilizzazione,
I Precari degli EPR sempre più soli!

 

Nella bozza del decreto legge di “spacchettamento” del MIUR, passato al Senato nella seduta del 26 febbraio u.s., è stato inserito un emendamento che rende più rigida l’interpretazione dell’art. 20 comma 1 della legge Madia. Una misura, questa, che rischia di indurre rischiosi rallentamenti nelle assunzioni di tanti precari e giovani ricercatori

 

Dal Governo e dal Ministro prof. Gaetano Manfredi, che avevano annunciato un forte impegno per l’avvio di un piano straordinario di assunzioni nelle nostre istituzioni scientifiche pubbliche, non erano certo queste le nostre attese e le nostre speranze.

Siamo ai soliti roboanti proclami e alle promesse non mantenute?

Non possiamo dirlo, ma certo è che, con l’emendamento presentato, le assunzioni diventeranno una opportunità solo per una parte ristretta di quei precari dei nostri Enti Pubblici di Ricerca che ad oggi ancora attendono la trasformazione a tempo indeterminato del loro rapporto di lavoro.

Per altre centinaia di ricercatori rischia di non esserci altra alternativa che “ingoiare il rospo” di altre promesse tradite.

Eppure, con l’entrata in vigore del decreto “Milleproroghe”, ci si era avviati verso un’accelerata del percorso di stabilizzazione, almeno cosi immaginavamo, poiché l’art.1-bis, estendeva dal 31/12/2017 al 31/12/2020 la possibilità di maturare tre anni di servizio per essere poi assunti negli Enti di Ricerca ai sensi del comma 1 del suddetto decreto legislativo.

Ma è stato solo un miraggio durato appena 24 ore, che induce molta amarezza e delusione in tanti ricercatori, sempre più precari e...sempre più soli!

Sappiamo che il percorso iniziato, nel ormai lontano 2015/2016 con la legge Madia, aveva individuato gli strumenti idonei all’ obiettivo, ovvero sbloccare finalmente le assunzioni dei ricercatori negli Enti Pubblici di Ricerca.

Obiettivo che non solo non è stato raggiunto al 100%, ma che ad oggi pare essere stato completamente trascurato al punto tale che si rischia un nuovo e fatale rallentamento, lasciando nel limbo della precarietà ancora una volta centinaia di lavoratori.

Tutto nasce dall’articolo, inserito nel DDL 1664, che impone un paletto rigido per le future assunzioni rivolte al precariato, vincolando a nostro avviso l’applicazione del comma 1 dell’art. 20 del DLg.s 75/2017 solo ai precari che hanno maturato tre anni di servizio a tempo determinato (al 31/12/2020). Di fatto, questo emendamento, non riconosce a chi matura tre anni di servizio con Assegni di Ricerca e Co.Co.Co. il diritto alla stabilizzazione. Infatti per questi precari si palesa l’ennesimo muro invalicabile da superare per poter accedere dopo lunghi anni di aspettativa alla trasformazione del loro lavoro a tempo indeterminato.

Emendamento approvato che lascia non pochi dubbi sia sull’interpretazione che sul contesto, quello dello spacchettamento del Ministero MIUR (dalla UIL-RUA vista in modo favorevole), che poco attiene al percorso della stabilizzazione.

Con il nuovo dispositivo normativo viene inserito il seguente periodo che va a modificare l’art. 12 comma 4-ter del DLg.s 218/16 (solo per gli Enti di Ricerca):

Per le procedure di cui al primo periodo si continua a tenere conto esclusivamente dei requisiti di cui al comma 1, lettera c), del medesimo articolo 20 maturati al 31 dicembre 2017, anche in deroga a norme di proroga.

Ricordiamo che il succitato comma 4-ter del DLg.s 218/2016, ottenuto con grande sforzo, ha permesso nel percorso di stabilizzazione di considerare che ai fini del comma 1 dell’art. 20 della legge Madia, il requisito dei tre anni “servizio”, fosse soddisfatto anche per diverse tipologie di lavoro flessibile, includendovi anche l’attività svolta come AdR e Co.Co.Co.

Con l’introduzione del suddetto emendamento, è stato leso un diritto fino a quel momento maturato, spazzando via in pochi minuti tutto il lavoro e le lotte portate avanti per ottenerlo.

La Scrivente O.S. chiede al Ministro che nel passaggio alla Camera, si possa prevedere un emendamento teso a sterilizzare gli effetti negativi che il decreto legge, cosi formulato, esercita sul prosieguo ed il completamento dei processi di stabilizzazione!

Federazione UIL SCUOLA RUA
“Ricerca Università Afam”
Coordinamento Nazionale CNR
Mario Ammendola