Comunicato CNR della Federazione UIL Scuola RUA n. 18/2020

COMUNICATO AL PERSONALE CNR n. 18/2020

GESTIONE DELL'EMERGENZA
1°OBIETTIVO: PROTEGGERE I LAVORATORI!
QUALCOSA NON TORNA!!

In data 14 aprile u.s., le OO.SS. ed alcuni rappresentanti dell'Amministrazione Centrale del CNR si sono confrontati in via telematica per discutere riguardo le “linee di indirizzo per la gestione delle attività nella fase di transizione alla riapertura delle strutture”.

Dopo gli iniziali saluti del Presidente, con un breve resoconto delle iniziative messe in atto dalla rete scientifica del CNR per studiare il virus e dare supporto alla rete sanitaria, è intervenuto il Dr. Giovanni Maga, Direttore dell’Istituto di Genetica Molecolare di Pavia che ha illustrato la situazione epidemiologica che stiamo vivendo sia a livello di Ente che come Paese Italia e quello che è il lavoro che la Cabina di Regia del CNR sta sviluppando.

È stato sottolineato che l’attuale condizione della crisi sanitaria, che attualmente presenta un elevato numero di contagiati e purtroppo anche di decessi, ci vede ancora ben lontani dall’inizio della "Fase 2".

Sulle misure di sicurezza poste in atto dal CNR ed intraprese dalla rete scientifica per il contenimento del contagio, è intervenuto il responsabile del Servizio Protezione e Prevenzione, dott. Gianluca Sotis.

Lo scopo del confronto è stato quello di iniziare a tracciare le linee di indirizzo per la cosiddetta "Fase 2", in modo da prevedere sin da ora un protocollo per l’uscita dall'attuale stato di lockdown da Covid-19.

La procedura da adottare dovrà avere lo scopo di garantire la graduale riapertura delle Sedi in piena e totale sicurezza. Ricordiamo che al momento tutte le sedi (Istituti/Aree) resteranno chiuse fino al 3 maggio, coerentemente con quanto previsto dall'ultima decisione governativa.

LE DOTAZIONI DI SICUREZZA
L’Amministrazione ha inteso sottolineare che la prima azione intrapresa dall’Ente è lo stanziamento finanziario per l’acquisto centralizzato di 1,5 Mln di mascherine chirurgiche di tipo 2 destinate al personale dell’Ente fino a dicembre 2020.

Da un rapido conto è subito risultata inadeguata la dotazione in quanto considera solo il personale a TI e TD ed una minima percentuale di contratti flessibili.

Tale stima da parte dell'Amministrazione non tiene conto di almeno due fattori: il primo è la casualità, ovvero l'eventualità di danneggiamento della mascherina che non ne prevedrebbe la sostituzione lasciando il dipendente eventualmente sprovvisto di DPI; il secondo è il non aver considerato tutto il personale con Assegno di Ricerca, Borsa di Studio, ecc.

La UIL RUA, al termine dell'intervento del dott. Orrico, ha fatto notare che per quanto concerne la dotazione di sicurezza, ovvero i DPI con i quali dotare tutto il personale dell'Ente, bisogna considerare anche il necessario approvvigionamento di guanti per essere in linea con le indicazioni governative.

La Scrivente O.S. ha pertanto espresso le sue perplessità sulla linea adottata sia per quanto riguarda la quantità, sia per la tipologia di DPI scelto, quasi che si fosse guardato più alle esigenze di bilancio che alla sicurezza dei dipendenti.

Scriviamo a grandi lettere e lo sottolineiamo:
Non ci interessa l'aspetto economico della spesa per fronteggiare l'emergenza; esigiamo piuttosto che vengano garantite la sicurezza e la salute di tutto il personale (e conseguentemente delle famiglie) , con adeguati protocolli di prevenzione e sicurezza.

IL RIENTRO IN SERVIZIO
Per quanto riguarda il rientro in servizio, l'Amministrazione ha previsto una ripresa graduale delle attività nelle proprie sedi, iniziando prima con chi sta lavorando sul Covid-19 e necessita di attrezzature da laboratorio, per proseguire poi con coloro che si trovano a svolgere attività indifferibili, concludendo con il personale che si trova a dover terminare quei progetti/attività che non hanno ottenuto una proroga temporale.

Fin qui il racconto della riunione.

TUTTO QUI?!

Vista l’importanza della tematica trattata, la Scrivente si sarebbe aspettata un racconto più dettagliato circa le misure che il CNR ha intenzione di mettere in campo per consentire il ripristino delle attività con un percorso ben delineato e tale da garantire la sicurezza dei lavoratori.

Dobbiamo purtroppo constatare che quanto riferitoci dimostra ancora uno scarso approfondimento e purtroppo ancora molta incertezza e confusione.

Consapevoli infatti che sin dall’inizio la Cabina di Regia ha lavorato ad un piano per affrontare l’emergenza, tale lavoro è stato tenuto totalmente all'oscuro alle OO.SS.

La UIL RUA, pur prendendo atto dell'impegno di tutti in questa fase emergenziale, ha esposto il proprio dissenso circa il mancato coinvolgimento delle OO.SS. nella gestione delle misure atte a controbattere la crisi epidemiologica ed i rischi a questa connessi.

Riteniamo tutto ciò non solo inaccettabile ma anche rischioso. Non potrà essere certo questo il modus operandi per la definizione e gestione delle linee guida per la "Fase 2".

La capacità di interpretazione delle norme contrattuali e la conoscenza diretta dei luoghi di lavoro di tutte le sedi ed infrastrutture dell’Ente, non solo suggeriscono ma impongono il coinvolgimento delle OO.SS che dovranno costituire parte integrante del confronto in questa fase.

LA PROPOSTA UIL RUA
A questo riguardo, la Scrivente ha ribadito la necessità di istituire l’organismo paritetico così come previsto dall’art. 9 del CCNL vigente, che dovrà coinvolgere i partecipanti in tutta la fase progettuale e organizzativa rispetto gli interventi di protezione e sicurezza nei luoghi di lavoro, con il preciso intento di ottenere il massimo delle garanzie e di tutela della salute dei lavoratori.

La UIL RUA ha pertanto indicato alcuni punti cardine ritenuti imprescindibili in questa delicatissima fase:

  1. Prevedere un protocollo di sanificazione certificata dei locali;
  2. Continuare il “distanziamento sociale” tramite il lavoro agile fino alla fine dell’emergenza epidemiologica;
  3. Prevedere un protocollo di monitoraggio sullo stato di salute dei dipendenti per mezzo di test sierologici per Covid-19 associati alla sorveglianza sanitaria. Tali test permettono di conoscere lo stato di infezione non solo attuale, ma anche pregresso (quindi se il lavoratore ha contratto il virus in precedenza). Questo screening di massa genererà un campione sociale da sottomettere alla comunità scientifica per studi epidemiologici di predizione, limitando il diffondersi del virus ed evitando la saturazione delle unità ospedaliere con un evidente ritorno economico per il Paese;
  4. Garantire l’adeguato distanziamento sociale all’interno dei luoghi di lavoro;
  5. Munire tutti i dipendenti, TI, TD, Adr, CoCoCo, etc, degli adeguati DPI;
  6. Prevedere un iter standardizzato degli accessi per tutto il personale presso le proprie sedi di lavoro che consenta il controllo dello stato di salute dei dipendenti (es. monitoraggio della temperatura corporea, etc).

La Scrivente ha inoltre rimarcato al tavolo l’importanza di maggiori interazioni di tutti i soggetti predisposti alla sicurezza RSPP, RLS e medico competente, nonché coinvolgere le OO.SS. territoriali e le RSU per una efficace gestione a livello locale delle linee guida che l’Amministrazione prevederà nella fase di riapertura.

Per questo, abbiamo proposto l'istituzione di gruppi di lavoro che monitorino l'adeguata applicazione del protocollo di sicurezza, per esempio, il controllo dell'uso della mascherina, il distanziamento e tutto quanto previsto dal protocollo, in quanto ogni Istituto/Area ha delle peculiarità che possono sfuggire all’Amministrazione ma non ai rappresentanti locali.

In conclusione la Scrivente ha ricordato che il Lavoro Agile cui sono ricondotte le attività dell'Ente avviene nei fatti “in deroga” alla normativa vigente in materia, per questo ha chiesto l’attivazione di un tavolo tecnico per redigere un disciplinare sul Lavoro Agile come previsto dalla Legge 81/2017.

Non accetteremo protocolli di sicurezza che lasceranno ai direttori/dirigenti libertà di valutazione sulla possibilità di rientro. Ci aspettiamo pertanto linee di sicurezza puntuali e rigorose, e per questo chiediamo partecipazione e condivisione!

Attendiamo fiduciosi il prossimo incontro dove ci aspettiamo dei decisi passi in avanti.

Federazione UIL SCUOLA RUA
“Ricerca Università Afam”
Coordinamento Nazionale CNR
Mario Ammendola