Comunicato CNR della Federazione UIL Scuola RUA n. 2/2021

COMUNICATO AL PERSONALE CNR 02/2021

Il giorno 18 Febbraio u.s., la UIL RUA ha inviato alla neo Ministra Maria Cristina Messa una richiesta di incontro “per iniziare un percorso di dialogo costruttivo, nell’interesse dell’intero sistema e delle Lavoratrici e dei Lavoratori dei nostri settori”.

In un passaggio della lettera, che alleghiamo, si ripropone la centralità del settore della Ricerca, dell’Università e dell’Afam, che oramai da troppo tempo attendono un rilancio progettuale fondato su una strategia a medio-lungo termine.

Dall’avvento del nuovo Governo Draghi, come UIL RUA CNR stiamo monitorando costantemente tutti i provvedimenti che vengono di volta in volta presentati, sia al CNR che nelle opportune sedi politiche, tenendo particolarmente alta l’attenzione sulle tematiche che incidono direttamente sull’Ente.

La prossima nomina del vice Presidente del CNR (come da o.d.g. del C.d.A. indetto per il 25/02/2021) è certamente un passo importante per l’Ente che, tuttavia, non va a sopperire a molte delle questioni ancora aperte e di assoluto rilievo che riguarda non solo il personale tutto, ma anche le linee strategiche del CNR.

QUANTO TEMPO PERSO...

Dopo mesi, il CNR si ritrova oggi ancora in una condizione di atavica stasi che continua a danneggiare alla fine unicamente la sua più grande risorsa, il Personale.

L’anno di prorogatio del Presidente uscente Prof. Massimo Inguscio, causato in ultima analisi più da una non volontà politica che dalla situazione contingente derivante dalla pandemia, ha avuto come unico effetto il moltiplicarsi delle questioni riguardanti il Personale, alcune appena accennate nel corso degli ultimi mesi, altre affatto considerate.

Una torta caratterizzata anche da una ciliegina che avremmo preferito evitare: l’assenza di una reale e costruttiva relazione sindacale.

BASTA ALIBI – SI RIPARTA!

L’assenza di una governance di Ente non può costituire l’alibi principe dietro la quale trincerarsi per tenere sotto scacco il CNR.

Certo, la situazione politica nazionale delle ultime settimane, se non addirittura dell’ultimo anno, ha contribuito a far ulteriormente slittare i tempi per la nomina di un nuovo Presidente.

Infatti, all’indomani dalla prima nomina dei nuovi componenti del C.d.A. proposti da CRUI, Confindustria e Conferenza Stato-Regioni, abbiamo assistito alla costituzione del nuovo Governo che ha avuto come immediata conseguenza la inevitabile rinuncia del Prof. Patrizio Bianchi, oggi Ministro dell’Istruzione.

Registrata la indisponibilità anche degli altri due componenti designati, il Consiglio di Amministrazione calendarizzato per lo scorso 13 febbraio e che avrebbe dovuto procedere all’elezione del Vice Presidente non si è tenuto per mancanza del numero legale.

Pochi giorni fa, il Ministero dell’Università e della Ricerca, organo vigilante del CNR guidato dalla Prof.ssa Cristina Messa, ha nominato la Dott.ssa Nicoletta Amodio, quale componente in C.d.A. espressione dell’Unione italiana delle Camere di Commercio e di Confindustria, in sostituzione del Prof. Gabriele Fava.

Alla luce di ciò, ristabilito il numero minimo di componenti del Consiglio di Amministrazione e dietro sollecitazione da parte del Ministero, il Prof. Lucio D’Alessandro, in qualità di Consigliere anagraficamente più anziano, ha convocato il C.d.A. per il 25 febbraio p.v. al fine di procedere alla nomina del Vice Presidente.

Nelle more quindi della nomina del nuovo Presidente, la governance dell’Ente a brevissimo verrà pienamente ricostituita. Il Vice Presidente, infatti, sostituisce legittimamente il Presidente in tutte le sue funzioni e, vista anche la conferma alla Direzione Generale del Dott. Giambattista Brignone, non vi saranno più alibi.

L’Ente avrà a giorni tutte le carte in regola per ripartire con l’indirizzo e la programmazione generale delle attività, con un C.d.A. in grado di approvare tutti gli atti necessari per l’organizzazione, il funzionamento, l’amministrazione e la gestione.

COSA C’È DA FARE? AD ESEMPIO...

Tante sono le tematiche ancora aperte e che è necessario vengano riprese e portate finalmente a compimento, mentre tante altre se ne aggiungeranno nel corso dei prossimi mesi.

Sicuramente si può iniziare smarcando le pendenze che stanno frenando la crescita dell’Ente, a partire dalle politiche del personale:

  • completare il processo di stabilizzazione del personale precario
  • completare tutte le procedure di cui all’ex.art15 del CCNL
  • bandire i concorsi per i posti a TI per i livelli IV-VIII approvati e ripartiti nel 2019
  • determinare il fondo di cui all’ex art.90 per bandire i concorsi di cui all’ex art.54 del CCNL
  • avviare la procedura per il superamento del sotto inquadramento di cui all’art.22 del D.Lgs 75/2017
  • riconoscere gli arretrati della IOS al personale stabilizzato
  • riattivare la procedura per bandire i concorsi a TD rivedendo il disciplinare
  • bandire i concorsi interni ex art. 8 riguardante l’anticipo di fascia per Ricercatori e Tecnologi;
  • corresponsione della indennità per i RUOS;
  • corresponsione del Fondo di Indennità variabile;
  • avviare la procedura per applicare l’art. 42 a la copertura dei posti liberatisi per quiescenza;
  • bandire il nuovo bando per la Polizza Sanitaria;
  • riconoscere la decorrenza al 01/01/2017 dei passaggi di livello per i Coll. di Amministrazione;
  • redazione ed approvazione del Piano Operativo sul Lavoro Agile (POLA);
  • corresponsione contributo Covid al Personale in Lavoro Agile durante il periodo emergenziale.

 

Federazione UIL SCUOLA RUA
“Ricerca Università Afam”
Coordinamento Nazionale CNR
Il Segretario Nazionale
Mario Ammendola

Federazione UIL SCUOLA RUA
“Ricerca Università Afam”
Coordinamento Nazionale CNR
Antonio Messina