Comunicato CUG 25 novembre 2023

25 novembre 2023
Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

 

Con l’espressione “violenza nei confronti delle donne”, la Convenzione di Istanbul designa una violazione dei diritti umani che comprende tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce di compiere tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che nella vita privata.

La violenza contro le donne è un fenomeno strutturale, ha una natura culturale e in Italia è ancora largamente esercitata in ambito familiare, sociale e lavorativo.

Essa si origina dalla continua riproduzione degli stereotipi di genere, che sono un “virus sociale” che assumiamo fin dai primi anni di vita, primariamente nel contesto familiare. Tali stereotipi persuadono circa l’esistenza di ruoli sociali “naturali” maschili e femminili, i primi di dominio e i secondi di subalternità, così producendo pregiudizi, discriminazione, segregazione e infine, spesso, troppo spesso, la più brutale delle violenze.

Eliminare questa violenza implica la decostruzione di radicati simbolismi sociali che gerarchizzano le relazioni di genere, vincolando e deteriorando la qualità di vita delle donne, fino a comprometterne la stessa vita.

Il CUG del CNR è fortemente impegnato nello stimolare un cambiamento culturale di cui senza dubbio la più grande comunità scientifica pubblica italiana si deve fare portavoce, mediante attività di monitoraggio e indagine, convegni nazionali e locali e un’intensa attività di formazione, tutt’ora in corso, condotta da esperti ed esperte a livello nazionale, interne ed esterne all’Ente, in cui il tema del genere è sempre trasversalmente trattato.

I dati nazionali sulla stereotipizzazione di genere della società e ciò che la cronaca rende sovente evidente ai nostri occhi testimoniano che il cambiamento culturale a cui stiamo attivamente contribuendo costituisce un orizzonte purtroppo ancora lontano. Ciò ci rende consapevoli che il perseguimento del rispetto della diversità e il contrasto della violenza di genere implica un’attenzione quotidiana, e non occasionale, a modelli comportamentali, linguaggio, gesti, narrazioni.

Il contrasto della violenza di genere non è una battaglia di parte, ma una prospettiva di civiltà, di dignità umana, che deve alimentarsi del contributo e della partecipazione di donne, e sempre più uomini.

Lo stesso silenzio, verso ciò che tutti i giorni è sotto i nostri occhi, legittima la violenza di genere.

 

Il Comitato Unico di Garanzia del Consiglio Nazionale delle Ricerche