COMUNICATO AL PERSONALE – CNR
CONFRONTO OO.SS. – AMMINISTRAZIONE
PdF, TFR, ART.15, COSTITUZIONE FONDO EX ART. 90 CCNL 2016/18
Il 29 maggio us. nel corso del confronto con l’Amministrazione sono stati trattati, oltre all’esame prima della firma del Verbale di Confronto sul Lavoro Agile, anche altri argomenti, non meno significativi e di interesse per il personale.
La FLC CGIL ha ritenuto doveroso comunicare immediatamente al personale l’importante decisione assunta, ossia la non sottoscrizione del Verbale di Confronto (comunicato del 29 maggio), rimandando a questo odierno l’informazione dettagliata sugli ulteriori temi posti all’O.d.G.
INFORMATIVA SUL PIANO DI FABBISOGNO 2019-2021
L’Amministrazione ha presentato alle OO.SS. “Informativa sul Piano di Fabbisogno 2019-2021 per l’assunzione di n. 36 U.d.P. in possesso dei requisiti di cui all’art. 20, comma 1, del Decreto Legislativo n. 75/2017, come integrato dall’art. 6, comma 1, del D.L. 126/2019 convertito in Legge 20 dicembre 2019 n. 159 (G.U. n.303 del 28 dicembre 2019)”.
Nell’informativa presentata è stata riportata la sintesi del processo di stabilizzazione già attuato e quanto previsto dalla delibera CNR n.329 del 19 dicembre, relativa all’approvazione del PTA e PdF CNR 2019-2021, dove è prevista la prosecuzione del programma di Stabilizzazione ai sensi del D.Lgs 75/17 art. 20 C.1 e C.2., già avviato dall’Ente dal 2018. In particolare:
processo di stabilizzazione già attuato con una prima fase stabilizzazione 2018-2019:
1.385 lavoratrici e lavoratori precari con i requisiti C.1 e C.2. assunti nel 2018-2019
L’Amministrazione ha anche informato di un ulteriore step posto in O.d.G. del CdA del 1 giugno 2020. Il CdA, per attuare quanto previsto nel PTA/PdF 2019/2021, dovrà deliberare una ulteriore stabilizzazione di precari risultati idonei nei bandi speciali C.2, in particolare:
La presa di servizio, precedentemente prevista entro il 30 giugno, è differita al 30 luglio pv.
Il CdA CNR, il 1 giugno è chiamato a dare finalmente una risposta, attesa da troppo tempo per l’assunzione di altre due categorie di precari, ossia i C.1 Non Prioritari e i C.1 cd. Chiamate Dirette. In particolare:
a. I C.1 Non Prioritari, ossia le lavoratrici e i lavoratori che seppur in possesso dei tre requisiti previsti dal Decreto Madia, non erano “temporaneamente” in servizio alla data di entrata in vigore del D.Lgs 75/17, 22 giugno 2017. Tuttavia come più volte evidenziato dalla FLC CGIL, l’Amministrazione ha preso atto che molti di loro hanno continuato a svolgere la loro attività di collaborazione con il CNR.
Pertanto, all’esito di un’attenta analisi da parte dell’Ente, i C.1 NP che saranno interessati dalla delibera del CdA sono:
Rispetto alle complessive 19 U.d.P., 2 unità sono risultate idonee nei bandi per Giovani Ricercatori e saranno quindi assunte il 1 luglio 2020.
Finalmente 17 “fortunati precari” vedranno il 30 luglio realizzarsi un sogno, ma ne rimangono ancora molti che, comunque hanno manifestato l’interesse ad essere assunti dal CNR e non hanno avuto l’opportunità di proseguire un contratto TD o ADR, spesso solo per carenza di fondi.
b. C.1 CD, finalmente potranno essere stabilizzati grazie alle disposizioni introdotte dal D.L. 126 del 29 ottobre 2019 convertito in Legge n.159/2020, nonostante l’Ente abbia tentato diverse soluzioni per stabilizzare le lavoratrici e i lavoratori già in possesso dei requisiti di cui alla lettera a) e c) del D.Lgs 75/17 art. 20 C.1. Finalmente la L.159/19 rende efficaci, ai fini del conseguimento del requisito di cui alla lettera b) dell’art. 20 C.1, se:
Le 19 posizioni complessive sono articolate:
Relativamente a questa “categoria” di precari, il provvedimento che l’Ente si appresta a deliberare non è esaustivo. Ci sono ancora 7 precari, ricompresi nelle tipologie c) e d) per i quali, ad oggi, purtroppo non si concretizza un loro diritto. Dovranno attendere l’aggiornamento del PdF 2020-2022, che l’Ente si è impegnato ad adeguarlo già a settembre 2020 per poterlo realizzare.
Mentre il PTA/PdF deliberato lo scorso 19 dicembre prevedeva l’assunzione di complessive 39 UdP. Il provvedimento comprenderà invece l’assunzione di 36 C.1, 17 NP e 19 CD.
I 36 C.1 prederanno servizio, insieme ai C.2, il 30 luglio pv.
La FLC CGIL esprime una parziale soddisfazione per la scelta operata dall’Ente. Finalmente il 30 luglio saranno stabilizzate lavoratrici e lavoratori che da anni operano nel CNR dove hanno acquisito una elevatissima professionalità e contribuito con competenza alle molteplici attività dell’Ente. La FLC CGIL auspica che con l’aggiornamento del Piano di Fabbisogno, che dovrà essere deliberato a valle dell’approvazione del Bilancio Consuntivo 2019, si proceda sia a completare l’assunzione dei C.1 CD, sia a prevedere una ulteriore tranche di C.2, nonché l’assunzione del personale C.1 Non Prioritario ancora precario.
RELAZIONE IN MERITO ALLA SITUAZIONE RELATIVA ALLA GESTIONE DEL TFR SIA PER IL PERSONALE OGGETTO DI STABILIZZAZIONE CHE PER IL PERSONALE ASSUNTO IN RUOLO DOPO L’ENTRATA IN VIGORE DEL CCNL 19/4/2018.
L’Amministrazione ha presentato al tavolo un’informativa, che dovrà essere oggetto di un’apposita delibera del CdA CNR, volta a dirimere l’annosa questione relativa all’erogazione del TFR a seguito di stabilizzazione/assunzione.
In sintesi, nel documento si sottolinea che la normativa, vigente per tutta la PA, prevede che non si proceda alla corresponsione del TFR se non si verifica interruzione temporale tra i due contratti, ossia passaggio da contratto TD a contratto TI senza soluzione di continuità; si proceda invece alla corresponsione del TFR solo alla effettiva cessazione del rapporto di lavoro. Fino ad ora l’Ente avvalendosi dell’autonomia sancita dalla Legge 70/75, in qualità di Ente erogatore del TFR aveva provveduto alla liquidazione di ogni singola posizione giuridica contrattuale sia nel caso della scadenza naturale, sia nel caso di modifica profilo/livello sia a seguito dell’assunzione in ruolo. Prendiamo atto che l’Ente, previa deliberazione in merito, non erogherà il TFR nemmeno nei casi in cui il contratto a tempo indeterminato si realizzi per un profilo/livello differente da quello del contratto TD. L’Amministrazione quindi, rimettendo al CdA la decisione in merito, da un lato farà chiarezza su quando erogare il TFR seguendo la medesima normativa vigente per tutta la PA, ma contemporaneamente sarà, a nostro avviso, una cessione di autonomia che le è comunque riconosciuta dalla Legge 70/75. E’ solo una questione di Bilancio?
Da sempre la FLC CGIL è impegnata a tutelare la specificità e l’autonomia del settore Ricerca e quindi del CNR rispetto alla PA, ma anche in questa occasione registriamo che l’Ente, a nostro avviso, non ha voluto o non ha saputo difendere tale autonomia.
L’Amministrazione, inoltre, si è impegnata a verificare anche le altre questioni, relative al TFR/TFS ancora in sospeso e che interessano il personale vicino, o già da tempo, in quiescenza.
Nel corso della riunione, considerato che non è stato possibile affrontare gli altri due argomenti previsti, sono state concordate due successive riunioni e definiti i relativi O.d.G. Su sollecitazione della FLC CGIL è stato previsto l’avvio del confronto sull’applicazione dell’art. 22 C.15 del D.Lgs 75/17, argomento da troppo tempo rimandato.
3 giugno 2020, a partire dalle ore 14.00 per discutere di:
11 giugno 2020, a partire dalle ore 15.00
Apprendiamo in questi minuti che l’incontro programmato per il 3 giugno sarà differito ad altra data, probabilmente già la prossima settimana, comunque prima dell’incontro successivo fissato all’11 giugno.
Roma, 1 giugno 2020
Rosa Ruscitti
FLC CGIL CNR