Comunicato FLC CGIL - Quarto componente del CDA, L'opera è compiuta!

Nominato il quarto componente del CDA! Sancita definitivamente
l’esclusione del personale dalla partecipazione alle decisioni del maggior
Ente di ricerca pubblica in Italia
Ancora una volta umiliato il personale del CNR!
Nominato il quarto componente del CDA! Sancita definitivamente
l’esclusione del personale dalla partecipazione alle decisioni del maggior
Ente di ricerca pubblica in Italia
Ancora una volta umiliato il personale del CNR!

Vi ricordate? Qualcuno diceva che, finalmente, dopo tanto tempo, il personale si sarebbe potuto esprimere per indicare i suoi candidati al CdA. Invece, nello Statuto, le premesse per una colossale presa in giro c’erano tutte e, la FLC CGIL non ha mancato di denunciarle: dalla scelta dell’elettorato attivo e passivo, ai meccanismi di selezione della rosa da presentare al MIUR.
La Ministra Maria Stella Gelmini, contando sulla confusione creata dal CdA integrato che ha approvato lo Statuto disattendendo sia l’art. 33 della Costituzione sia la Carta Europea dei Ricercatori, richiamati nel D.L.gs 231/09, ha potuto scegliere da una rosa senza alcuna norma che la obbligasse alla nomina di un rappresentante della Comunità Scientifica del CNR come componente del CdA. Nella confusione e nella imminenza della caduta del Governo la Ministra dimissionaria, ha, in fretta e furia, nominato l’ultimo componente del nuovo CdA dell’Ente.
La trasparenza voluta dal Presidente Profumo non ha ancora avuto modo di attecchire perfettamente e cosi abbiamo appreso solo dai giornali della nomina di questo ultimo membro. Si tratta del Prof. Gennaro Ferrara, 74 anni, economista, Rettore dal 1986 al 2010 della nepotistica Università Partenope di Napoli, politico di lungo corso e attuale vice Presidente della Provincia di Napoli. Ferrara già per venti anni circa ha frequentato i corridoi del CNR, facendo parte del Comitato Nazionale di Consulenza per le Scienze Economiche, Sociologiche e Statistiche del CNR
dal 1976 al 1994 e come Vice presidente del Comitato Interdisciplinare di Consulenza del CNR Scienze e Tecnologie dell’Ambiente e dell’Habitat dal 1990 al 1994. Nonostante la voglia di cambiamento e di riforma che si avverte nel Paese, la Ministra (che dopo la improvvida riforma dell’Università si è autonominata paladina del rinnovamento) non ha trovato candidato migliore di un barone universitario e di un politicante da indicare come membro del CdA del CNR.
Il CNR è l’unico Ente di Ricerca italiano ad avere un CdA composto solo da esterni, la Ministra evidentemente ritiene che tra i ricercatori del CNR, affermati in Italia e nel mondo, non ve ne sia uno all’altezza di tale compito.
Se a ciò aggiungiamo il drastico taglio dell’FFO, oramai non più sufficiente a coprire non solo le spese cogenti, ma neanche quelle a uomo “morto”, chiedere ai ricercatori e tecnologi dell’Ente di sottomettersi alla valutazione dell’ANVUR appare quanto meno provocatorio!
La comunità scientifica NON PUO’ accettare quest’ultima beffa.
Roma 10 novembre 2011

Rosa Ruscitti
Resp. CdE FLC CGIL CNR