Comunicato FLC CGIL, Resoconto relativo all'incontro tra amministrazione CNR e OO.SS. del 18 settembre

Cari Colleghi,
in allegato trovate il comunicato della FLC CGIL relativo all'incontro con i vertici dell'Ente sullo stato di avanzamento delle procedure per la stabilizzazzione dei precari con i requisiti dell'art. 20 C.1 e C.2.

Per completare il programma di stabilizzazione serve la mobilitazione di tutti e non dei soli colleghi precari. Sarà necessario non lasciare nulla di intentato per reperire le risorse ancora necessarie per l'assunzione di tutti NESSUNO ESCLUSO, ci aspetta un autunno caldo!

Un caro saluto.

Tino,,
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Agatino Renda
CNR -- Consiglio Nazionale delle Ricerche
Istituto di Chimica Biomolecolare
Via Paolo Gaifami, 18 - I-95126 Catania (CT) Italy
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COMUNICATO AL PERSONALE – CNR
Applicazione D.LGS 75/17 ART.20 C.1 e C.2
Istituti contrattuali dimenticati

La FLC CGIL, la FIR CISL e UIL SCUOLA RUA, il 17 settembre hanno chiesto un incontro urgente per conoscere lo stato di avanzamento della procedura di applicazione del D. Lgs. 75/17 Art.20 C.1 e C.2 e per un sollecitare l’Ente ad applicare, nel 2018, importanti istituti contrattuali, relativi alle progressioni verticali e orizzontali del personale di ruolo. Il 18 settembre si è tenuto l’incontro, per il CNR erano presenti il Presidente, Prof. Inguscio, il Direttore Generale dr. Brignone e la Direttrice della DCGRU Dr.ssa Gabrielli.
Il Presidente, relativamente alla stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori precari con i requisiti previsti dal C.1 ha ribadito la volontà dell’Ente a stabilizzarli nei tempi previsti dal Decreto.
Per il Presidente i precari rappresentano il futuro dell’Ente, la vera risorsa su cui investire.
La FLC CGIL ha sollecitato l’Ente ad adottare la delibera per la stabilizzazione dei C.1 per dare certezze concrete al personale avente diritto. Il Presidente ha motivato i ritardi per l’adozione della delibera, alla registrazione del DPCM, ancora pendente, firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri il 28 aprile us., con cui sono stati ripartiti agli Enti i fondi stanziati dalla L.205/17 per l’applicazione del D.Lgs 75/17 art. 20 C.1 e C.2.
Il Presidente Inguscio ha inoltre espresso preoccupazione in merito alla disposizione ministeriale che vieta, anche per gli EPR, di incrementare per il 2018 il Fondo del Salario Accessorio. Tale norma rischia di vanificare il dettato dell’art. 20 “Superamento del precariato nella PA”, ed ha confermato il suo impegno ad attivarsi in tutte le sedi, anche come Presidente della Consulta dei Presidenti degli EPR.
Le lavoratrici e i lavoratori precari degli EPR devono essere stabilizzati. Auspichiamo su questo tema una convergenza di interessi e di forze per mobilitarci e sollecitare il Governo affinché, adotti con urgenza provvedimenti efficaci a neutralizzare la norma iniqua.
Abbiamo sollecitato il Presidente, nelle more della registrazione del DPCM e la definizione della problematica relativa al Salario Accessorio, di adottare comunque una Delibera per riconfermare con atto ufficiale la volontà dell’Ente a stabilizzare i C.1 nei termini previsti dal Decreto. A tal proposito si è impegnato a trattare l’argomento nel CdA.
Ha confermato, per il CNR, l’incremento del FOE. Tra FOE e Fondi premiali l’Ente dovrebbe ricevere risorse aggiuntive, per circa ulteriori 14 ML€, che devono essere utilizzate per l’assunzione dei precari. Il Presidente è orientato ad utilizzarle per incrementare l’assunzione dei C. 2 idonei già nel 2018.

Relativamente alla stabilizzazione dei circa 80 precari, con i requisiti C.1 assunti con chiamata diretta, ha ribadito quanto previsto nel paragrafo 4 della circolare n° 18 emanata il 9 agosto, ossia la volontà dell’Ente, nel rispetto delle norme e circolari vigenti, ad individuare una procedura ad hoc per la loro stabilizzazione nei tempi previsti dal Decreto con le risorse stanziate in Finanziaria, ossia entro il 2018. La FLC CGIL ha sollecitato l’Ente ad utilizzare, per il 2018, le ulteriori risorse assegnate, in parte per incrementare le assunzioni dei C.2 ma, destinarne una quota ai C.1 cd. “non prioritari” in particolare a coloro che, pur non avendo il contratto attivo il 22 giugno 2017, spesso interrotto per carenze di risorse o per ritardi “burocratici”, hanno proseguito nel loro lavoro, erano in servizio il 31 dicembre 2017 e sono tutt’ora in servizio. La FLC CGIL ha ribadito con forza la richiesta a stabilizzare, nei tempi previsti dal Decreto, ossia nel triennio 2018-2020, tutti i precari aventi i requisiti previsti dal Decreto quindi anche tutti i “non prioritari” e tutti coloro che completano l’anzianità con periodi di servizio presso altri Enti e Istituzioni di Ricerca.

Per stabilizzare TUTTI, TUTTI NESSUNO ESCLUSO, sono necessarie ulteriori risorse che devono essere previste nella nuova Legge Finanziaria per il 2019. Il Governo si appresta ad approvare il DEF in CDM il 27 settembre pv. La FLC CGIL ritiene necessario ed urgente scendere in piazza, riprendere una forte mobilitazione per il diritto al lavoro stabile di tutti i precari del CNR. La FLC CGIL promuoverà e sosterrà tutte le necessarie iniziative, con i precari C.1 e C.2, per chiedere al Governo:

  • la registrazione del DPCM;
  • l’eliminazione della norma che vieta anche per gli EPR l’incremento del Salario Accessorio per il 2018;
  • la previsione di ulteriori risorse, in Finanziaria, che permettano di portare a termine il processo di stabilizzazione per tutti nei tempi previsti dal D.Lgs 75/17.

Infine, nel corso dell’incontro, è stato chiesto con forza per il 2018, l’applicazione di istituti contrattuali volti alla valorizzazione del personale, finanziati con il Fondo per il Salario Accessorio destinato ai Tecnici&Amministrativi, quindi a costo 0 per l’Amministrazione. In particolare è stato chiesto di emanare, entro il 2018, un nuovo bando ex art. 54 per progressione di livello e un nuovo bando ex. art. 53, gradone economico, per i livelli apicali di Tecnici&Amministrativi. La FLC CGIL ha ribadito la richiesta per l’applicazione degli artt. 52 e 65 del CCNL 1998-2001, da troppo tempo dimenticati dal CNR. Tali istituti contrattuali permettono i passaggi orizzontali tra profili a parità di livello, l’art. 52 per T&A, l’art. 65 per R&T, che permetterebbero un’inquadramento nel profilo corrispondente alle effettive attività svolte e alle competenze del personale interessato.

Roma, 19 settembre 2018
Rosa Ruscitti
FLC CGIL CNR