Comunicato - In modalità “agile” …con fatica e molto impegno, continua il confronto con i vertici dell’Ente

In modalità “agile” ...con fatica e molto impegno,  
continua il confronto con i vertici dell’Ente

Con  il  consueto  senso  di  responsabilità  che  ci  contraddistingue,  in  tutti  i  tavoli  in  cui  siamo  chiamati  a partecipare,  rappresentiamo  la  necessità  di  trovare  “soluzioni”  a  tutte  le  questioni  rimaste  aperte  prima della pandemia da Covid-19 e, di fatto, rese ancor più problematiche per lo stato emergenziale in corso.

Di  seguito  una  rapida  panoramica  dei  temi  trattati  e  delle  indicazioni  registrate  da  parte dell’Amministrazione, su cui stiamo lavorando per mettere a punto strategie condivise a tutela e a favore delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ente.

Nell’incontro  avvenuto  il  18/05/2020  sul  tema  “IL  LAVORO  AGILE  NELLA  FASE  2  DELL’EMERGENZA SANITARIA  COVID  19  E  LAVORO  AGILE  A  REGIME  NEL  CNR”,  alla  presenza,  per  l’Amministrazione,  della dott.ssa  Annalisa  Gabrielli,  del  Direttore  Generale  Giambattista  Brignone  e  del  dott.  Pierluigi  Raimondi, prima di affrontare il principale tema della giornata, sono stati trattati i seguenti argomenti:

PASSAGGI DI FASCIA
Già a partire dalla settimana prossima, sarà avviata la procedura per chi maturerà il diritto al passaggio alla fascia  successiva  nel  corso  del  2020  (si  sta  pensando  ad  un  processo  snello  per  cui  ogni  Direttore  di Istituto/Dipartimento  e  ogni  Dirigente  di  Ufficio/Responsabile  di  Unità  darà  comunicazione  diretta  al proprio personale sulla base di elenchi forniti dall’Amministrazione).

ANTICIPI DI FASCIA
Grave, invece, la causa del ritardo nell’emissione del bando per gli anticipi di fascia con decorrenza 2019: l’ingerenza  del  MEF  e  di  FP  per  quanto  attiene  il  diniego  di  poter  applicare  la  decorrenza  dei  termini  del beneficio proprio a quanti ne maturerebbero il diritto nel corso del 2019 (come, invece, previsto nell’accordo quadriennale  sottoscritto).  Abbiamo  appreso  che  l’Amministrazione  ha  messo  in  stand-by  il  bando  per  il 2019, e con forza abbiamo chiesto di avere accesso ai rilievi posti da MEF e FP e ad una eventuale risposta dell’Amministrazione in merito, al fine di poter contribuire ad una soluzione.

TRATTAMENTO FINE RAPPORTO
Siamo stati informati che l’Amministrazione sta ultimando una nota, che sarà oggetto di discussione con le OO.SS. nella mattinata di venerdì 29 maggio p.v. e successivamente sottoposta in approvazione del CdA per giungere, così, all’adozione di una Delibera Quadro, che, a tutela dei lavoratori, disciplini l’erogazione del TFR  nei  casi  di  contiguità  fra  rapporti  di  impiego  tra  “prima  e  dopo”  stabilizzazioni,  nei  casi  di  vincita  di concorsi  o  scorrimenti  che  hanno  determinato  passaggi  di  livello,  tenendo  conto  anche  di  eventuali discontinuità nel rapporto con il CNR.
Per  quanto  attiene,  invece,  ad  alcune  ulteriori  tematiche  pregresse  sul  tema,  essendo  molto  risalenti  nel tempo, registriamo il fattivo impegno dell’Amministrazione ad un successivo incontro specifico, a valle di un preventivo  censimento  (necessario  per  raccogliere  e  analizzare  tutti  i  contenziosi  in  atto  e  le  relative problematiche di carteggio tra interessati ed Amministrazione).

GIOVANI RICERCATORI - C1 NP e Chiamate dirette
In  settimana  si  concluderà  la  raccolta  delle  scelte  della  sede  ove  ciascun  Giovane  Ricercatore  deciderà  di prendere  servizio  (l’Amministrazione  ha  avviato  l’interlocuzione  con  i  Direttori  di  Istituto,  ma  non  verrà richiesto nulla osta in merito alle scelte fatte dai ricercatori).
Diversamente  dalla  prima  tornata,  in  cui,  per  esigenze  di  immediata  rendicontazione,  non  si  era  potuto procedere ad un contestuale periodo di aspettativa per quanti avevano manifestato difficoltà all’immediata presa  di  servizio,  abbiamo  chiesto  ed  ottenuto  che  GR,  C1  NP  e  CD,  in  procinto  di  prendere  servizio  nel prossimo  mese  di  luglio,  ma  che  hanno  attività  in  corso  da  dover  chiudere  o  manifestassero  problemi dovuti alla criticità dell’emergenza (tipo ad esempio difficoltà di trasferimento dall’estero), che:

  • vengano concessi d’ufficio slittamenti brevi della presa di servizio (da luglio a settembre),
  • vengano  concessi,  previo  nulla  osta  del  Direttore  della  sede  dove  è  stato  scelto  di  prendere  servizio,         eventuali slittamenti più lunghi legati alle tempistiche di risoluzione di rapporti attualmente in corso .

Per  quanto  concerne  i  C1  NP  e  Chiamate  dirette,  apprendiamo  con  soddisfazione  che  è  quasi  pronta l’istruttoria  per  la  proposta  di  delibera  da  sottoporre  al  CdA  a  fine  mese  (probabilmente  nella  seduta prevista  intorno  al  27  maggio),  e  che,  quindi,  potrà  ampiamente  essere  rispettata  la  tempistica  di  invio delle lettere di assunzione nella prima settimana di giugno.

CONGUAGLI CCNI 2010-2017
L’Amministrazione sta procedendo con le attività relative ai conguagli previsti dai CCNI firmati:
la  quantificazione  dell’esatto  monte  risorse  residuale  da  ripartire  per  IOS  e  Produttività,  sconta  una  forte criticità,  risalente  nel  tempo,  di  dover  conguagliare  pregresse  situazioni  rimaste  aperte  (come  a  titolo meramente  esemplificativo  i  comandi  degli  ultimi  10  anni).  Per  questo  motivo,  per  non  bloccare l’erogazione di quanto previsto nei CCNI fino al termine di suddetti restanti conguagli, l’Amministrazione ha proposto di accantonare, pro-tempore una esigua parte del Fondo, in modo da avere il tempo necessario per  concludere  le  operazioni  di  conguaglio,  e  contestualmente,  in  maniera  più  speditiva,  ripartire rapidamente quanto previsto in contrattazione integrativa (demandando ad un ultimo minimo saldo finale, a completamento dell’intero processo di quadratura).
Tale  soluzione  appare  ragionevole,  ma  per  quanto  concerne,  invece,  l’indennità  di  responsabilità,  per  la quale il fondo è già stabilito, abbiamo ribadito, come più volte già rappresentato in precedenza, che nulla osta  a  far  partire  una  circolare  a  tutto  il  Personale  in  modo  da  avviare  il  processo  di  ricognizione  delle attività svolte.

MODALITA’ RILEVAZIONE LAVORO AGILE
Tornando  al  tema  all’ordine  del  giorno,  in  apertura  dell’incontro,  il  DG  ha  stigmatizzato  la  contestazione adottata  da  alcuni  dipendenti  attraverso  l’adesione  allo  “sciopero  bianco”:  ferma  la  risposta  della  FIR  di chiederne spiegazione a chi detto sciopero lo ha indetto (con invito anche a verificare l’uso improprio della mail istituzionale dei dipendenti CNR) e non certamente alle sigle sindacali (FIR CISL – FLC CGIL e UIL Scuola RUA), firmatarie, invece, di ben due comunicati unitari in cui veniva chiesta la semplice sospensione, al fine di  poter  riprendere  il  percorso,  con  la  solita  responsabilità  che  ci  vede  sempre  disposti  a  trovare  una soluzione condivisa, nel rispetto della normativa di carattere generale e della peculiarità del contratto.
Uscivamo  da  un  lungo  e  faticoso  (ma  anche  proficuo)  lavoro  sul  Protocollo  sulla  sicurezza  (di  cui sottolineiamo l’impegno profuso da entrambe le parti, Amministrazione e OO.SS.) e abbiamo ritenuto che per la questione monitoraggio SW fosse necessario un altro passaggio di confronto sull’impostazione della procedura.
Chiarito  ancora  una  volta  che  il  monitoraggio  delle  attività  in  regime  di  lavoro  agile  NON  RAPPRESENTA ALCUNA  VOLONTA’  DI  VALUTAZIONE  DEL  PERSONALE  e  che  pertanto  resta  incomprensibile  qualsiasi riferimento/ruolo in merito da parte dell’OIV, abbiamo ribadito come sia urgente concertare e disciplinare una modalità di Smart Working che coniughi quanto di positivo registrato in questo periodo di lavoro agile emergenziale  (conciliazione  dei  tempi  lavorativi,  con  quelli  della  vita  familiare,  mantenimento  di  elevata performance  lavorativa),  e  tutte  le  misure  possibili  per  prevedere  anche  forme  di  remunerazione,  che  in questa fase sono state “perse” (buono pasto, straordinari, turni, sede disagiata, ecc).
Non è stato presentato dall’Amministrazione un testo specifico su cui confrontarci e ci verrà fornito per una prossima  imminente  riunione  (fissata  per  il  26  p.v.).  Subito  prima  della  brusca  interruzione  dell’incontro avevamo comunque registrato una apertura a “lavorare insieme”: uno spiraglio in cui, senza alcun indugio, senza  alcun  passo  indietro,  cercheremo  di  far  breccia!  Lavoreremo  per  correggere  l’attuale  sistema  di monitoraggio e, ad esempio, per quanto attiene ai profili I-III, eliminare l’attuale modalità che prevede che i Direttori/Dirigenti/Responsabili “validino” quanto descritto da ricercatori e tecnologi.
Ci è stata anticipata la disponibilità di tornare ad erogare i BUONI PASTO a partire dal mese di maggio: nello specifico, cercheremo di ottenere che tale possibilità venga “allargata” temporalmente, almeno da quando la modalità di lavoro agile è stata definita come “modalità ordinaria” di prestazione del servizio per le P.A.
In merito allo STRAORDINARIO, stante il fatto che registriamo da tutte le lavoratrici e lavoratori che da casa si  sta  ormai  perdendo  il  cosiddetto  “diritto  alla  disconnessione”  (con  orari  che  vanno  ben  oltre  le  7,12 previste  dal  contratto,  festivi  compresi),  pur  consapevoli  che  al  fine  di  una  sua  corresponsione  l’Ente dovrebbe dotarsi di una rilevazione oraria, chiara, censibile, poco applicabile in questa fase emergenziale, abbiamo invitato l’Amministrazione a valutare insieme anche altri eventuali strumenti adeguati.
Per  quanto  attiene  al  TURNO  (istituto  molto  disomogeneo  a  livello  nazionale,  che  a  detta dell’Amministrazione  rischierebbe,  se  reintrodotto  in  questa  fase  emergenziale,  di  generare  una  forte disparità tra i dipendenti, abbiamo rappresentato al Tavolo, come spunto per una futura discussione, che in molti  Istituti,  proprio  per  garantire  la  rarefazione  della  presenza  nei  luoghi  di  lavoro,  ma  anche  la  ripresa delle  attività,  sono  state  adottate  delle  scelte,  del  tutto  condivisibili,  di  permettere  la  presenza  nei laboratori di ricercatori e di tecnici, organizzandola in “turni”:  a nostro avviso la logica rispetta proprio la ratio  dell’istituto  della  turnazione,  ovvero  quella  di  sopperire  ad  una  esigenza  organizzativa  al  fine  di garantire  una  costante  presenza  del  personale  addetto  alla  specifica  funzione,  sebbene  limitandola  nel numero e nelle ore di “compresenza” per conciliare il combinato disposto di far riprendere/mandare avanti le attività e rispettare le norme di distanziamento sociale.
La  turnazione  potrebbe  essere  disciplinata  anche  a  chi,  continuando  a  lavorare  in  SW,  svolge  compiti  di segreteria,  o  funzioni  amministrative  alternandosi,  nell’arco  della  giornata,  con  uno  o  più  colleghi  (così come avveniva  prima  dell’emergenza  Covid  19).  Si  tratta  di  discussione  la  cui  valenza  potrà  essere  legata anche alla durata dello Smart Working “obbligatorio”.
Infine, anche la problematica legata al tema LAVORO FUORI SEDE, potrà assumere una nuova configurazione, stante  l’estensione  della  mobilità  personale,  prevista  già  a  partire  dal  18  maggio  (all’interno  del  territorio regionale) e dal 2 giugno (su tutto il territorio nazionale), e la contestuale riapertura controllata delle sedi del CNR e di quelle abitualmente frequentate da ricercatori e tecnologi per svolgere la propria attività.

 

In  data  20/05/2020  è  avvenuto  un  importante  incontro  sul  tema  “PREVENZIONE  E  SICUREZZA  DEL PERSONALE CNR IMPIEGATO NELLE ATTIVITÀ SPERIMENTALI IN MARE” (presenti, per l’Amministrazione, il Direttore Generale dott. Brignone, la dott.ssa Gabrielli, la dott.ssa Bonelli, il dott. Sotis, il prof. Maga, e per la Rete Scientifica, il dott. Trincardi, il dott. Luna, la dott.ssa Santoleri).

Aveva  creato  non  poco  allarme  la  nota  della  Dirigente  dell’UPGO  che  aveva  lasciato  erroneamente intendere che tutte le attività in mare potessero essere riprese senza uno specifico Protocollo (protocollo che stante la complessità e specificità delle attività in mare era stato previsto in sede di sottoscrizione del protocollo generale sulle misure in materia di prevenzione e protezione del personale ).
La posizione della FIR al Tavolo è stata assolutamente chiara:

LA SICUREZZA DEL PERSONALE PRIMA DI OGNI COSA, per cui:

  • tutte  le  sbavature,  fin  qui  registrate,  tra  Cabina  di  regia,  Ufficio  che  gestisce  le  infrastrutture      oceanografiche e Direttori di Dipartimento e di Istituto coinvolti, non saranno più tollerate;
  • va garantita la ragionevole certezza che tutti gli imbarcati per più giorni continuativi siano scevri dalla presenza del virus (abbiamo per questo motivo proposto che equipaggio e ricercatori siano sottoposti a test sierologici e tampone);
  • vanno adottate le misure che prevedano il massimo distanziamento sociale, ma anche il rispetto delle norme di salvaguardia del personale (NO a turni massacrati, NO a attività da svolgere in solitaria per ragioni dovute a prevenire infortuni sul lavoro);
  • ci  siamo  dichiarati  disponibili  a  disciplinare  le  modalità  di  ripresa  delle  attività  in  mare  in  modo differenziato, cioè in base alle specifiche ricerche, al tipo di imbarcazioni e alle tempistiche.

Abbiamo registrato la proposta di:

  • procedere  con  incontri  territoriali,  secondo  quanto  già  previsto  nel  protocollo  generale,  per disciplinare le modalità di utilizzo dei “mezzi navali minori” (ad esempio Tecnopesca II, Litus, ecc.) per i quali si prevede, comunque, un rientro in giornata definendo alcuni elementi base:
  • prevedere  a  bordo  l’utilizzo  obbligatorio  di  mascherina  (chirurgica)  per  tutte  le  attività  e durante tutto il periodo del campionamento,
  • mantenere una distanza interpersonale non inferiore a 1,5 m. o nel caso di operazioni puntuali, da svolgersi  necessariamente  ad  una  distanza  interpersonale  inferiore,  integrare  i  dispositivi  di protezione individuale (occhiali protettivi, schermo facciale, mascherina FFP2, visiera etc.),
  • far portare ad ogni lavoratore con sé cibo e acqua da casa (quindi vietando la preparazione di cibo espresso a bordo e lo scambio di cibo/acqua tra colleghi),
  • accesso  ai  bagni  regolamentato  con  una  segnalazione  a  distanza,  con  un  intervallo  tra  un accesso e un altro di almeno 20 minuti (e se presente, mantenuta permanentemente accesa la ventola di areazione o aperto, se possibile, l’oblò);
  • per quanto riguarda il Dalla Porta, stante la maggiore complessità e la necessità di prevedere più giorni di permanenza  sulla  nave  con  pernottamento,  dovrà  essere  redatto  uno  specifico  Protocollo  o  Linee Guida  integrative  (fissato  per  il  26  maggio  un  nuovo  specifico  incontro  a  livello  nazionale,  durante  il quale verranno esaminati anche eventuali protocolli redatti per i mezzi minori);
  • per le attività su navi da pesca al momento divieto assoluto di riprendere le attività in mare;
  • Per  le  attività  condotte  su  mezzi  navali  gestiti  da  altri  Enti,  reperire  eventuali  specifici  protocolli  e valutare caso per caso.

Infine, nella giornata del 29 maggio è stato calendarizzato un incontro per trattare i seguenti temi:

  • Art. 15;
  • Fondo Art. 90 e progressioni economiche di livello;
  • Problematiche relative al TFR.

 
Roma 22 maggio 2020  
                                                                                          Il Coordinamento CNR