COMUNICATO UNITARIO DEL 20/12/2024

 

STABILIZZAZIONI:
La FLC CGIL, la FIR CISL e la Federazione UILSCUOLA RUA,
incontrano il Ministro Anna Maria Bernini

 

In data 20 dicembre 2024 le Organizzazioni Sindacali FLC-CGIL, FIR-CISL, Federazione UIL Scuola RUA, hanno incontrato la Ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini per poter affrontare il tema della stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori precari del CNR (circa 4000 tra tempi determinati e assegni di ricerca) e degli altri enti pubblici di ricerca (EPR) vigilati dal MUR. L’incontro si è tenuto a valle dello stato di agitazione indetto dalle OO.SS e dai precari uniti che ha portato prima ad un’assemblea permanente, iniziata il 28 novembre 2024 all’interno del CNR poi ad un presidio indetto per il 18 dicembre e successivamente rinviato a seguito dell’incontro del 20 dicembre con la Ministra. Data l’importanza della discussione le OO.SS. hanno previsto la presenza di rappresentanti dei precari nelle delegazioni.

Durante l’incontro, le OO.SS. hanno ribadito la loro profonda preoccupazione per il fenomeno del precariato negli EPR, con punte significative al CNR per numero di posizioni e soprattutto per le stringenti scadenze dei contratti. Hanno inoltre sottolineato l’estrema necessità di risorse finanziarie aggiuntive per dare modo al CNR e agli EPR in generale che non hanno risorse in bilancio tali da poter consentire l’avvio della fase di stabilizzazione, di poter utilizzare gli strumenti di legge per il reclutamento del personale precario.

Durante l’incontro, la Ministra ha espresso la propria disponibilità ad affrontare il problema del precariato negli Enti Pubblici di Ricerca, sottolineando la necessità di affrontare la questione attraverso tavoli tematici specifici. Proponendo di partire da:

  • un monitoraggio puntuale dei precari (ricercatori, tecnologi, tecnici e amministrativi) che al momento lavorano all’interno degli Enti;
  • apertura di tavoli tematici, a partire da quello sul DL 1240 (pre-ruolo), che sarà convocato per la seconda settimana di gennaio, comunque prima del 15 gennaio, giorno della scadenza per la presentazione di emendamenti in Senato dove il DL è in discussione.

Il monitoraggio è un passaggio imprescindibile per fare chiarezza sul numero reale di lavoratrici e lavoratori precari che operano nel CNR e negli altri Enti Pubblici di Ricerca. Attraverso un censimento accurato possiamo rivendicare con forza anche i fondi necessari per la stabilizzazione di coloro, che da lungo tempo garantiscono il funzionamento della ricerca pubblica in condizioni di precarietà. Ed è fondamentale che tale monitoraggio tenga in conto i requisiti previsti dalla normativa vigente.

Le Organizzazioni Sindacali hanno ribadito con forza che la stabilizzazione dei precari rappresenta una priorità assoluta, da perseguire mediante l'applicazione del D.Lgs. n. 75/2017. e anche attraverso tutti gli strumenti normativi vigenti. È stato sottolineato che tale stabilizzazione riguarda coloro che hanno maturato almeno tre anni di anzianità e per i quali, al momento, sono stati stanziati fondi pari a 9 milioni di euro per il 2025, 12,5 milioni per il 2026 e 10,5 milioni a decorrere dal 2027. Questi finanziamenti, messi a disposizione da AVS, M5S e PD e approvati anche dalla maggioranza, rappresentano un passo avanti, ma risultano del tutto insufficienti.

Ad oggi, oltre ai fondi fatti approvare nella legge di bilancio, dai partiti di opposizione, non sono ancora emerse proposte concrete dalla Ministra, che ha comunque sottolineato come la questione delle risorse e della loro reperibilità non si esaurisca nella sola legge di bilancio.

La Ministra ha, inoltre, ribadito di parlare non a titolo personale ma per conto del Governo e pertanto ci aspettiamo un impegno concreto per la risoluzione del problema.

Ha inoltre confermato, in linea con quanto riportato dalla stampa, il ripristino del turnover al 100% per gli Enti Pubblici di Ricerca.

È quindi indispensabile che il Governo e le forze di maggioranza, finora rimaste silenti, intervengano con decisione per stanziare ulteriori risorse. Solo così sarà possibile garantire la prosecuzione e il completamento delle stabilizzazioni entro il termine fissato dall’applicabilità del D.Lgs. n. 75/2017, ovvero il 31 dicembre 2026.

Questo incontro è stato un primo passo e si dovrà fare in modo che rimanga la necessaria attenzione della politica sul tema del precariato e in particolare sul reclutamento mediante stabilizzazione e procedure riservate chiedendo con forza garanzie rispetto ai tempi e all’impegno di risorse adeguate!

 

FLC CGIL
Marilena Ripamonti

FIR CISL
Giuseppe Gargiulo

UIL SCUOLA RUA
Rossella Lucá