PER CONOSCENZA DEL PERSONALE

ALLA SEGRETERIA NAZIONALE UIL
AI SEGRETARI DELLE CAMERE SINDACALI PROVINCIALI
AI SEGRETARI NAZIONALI DI CATEGORIA
 
"sull'arbitrato et altro"
 
Cari compagni sarò didascalico perchè tutti sappiamo di cosa stiamo parlando. La vicenda dell'avviso comune da noi firmato sulla questione arbitrato testimonia l'ennesima sottovalutazione (?? - o acquiescenza ??) della nostra organizzazione su  argomenti e leggi che preoccupano fortemente i giovani, prima di tutto, e poi i quadri più attenti ed attivi fra i lavoratori: quelli in prima fila nel conservare il consenso per la UIL. Scuola, pubblico impiego, università, ricerca stanno subendo gli effetti pesantemente negativi delle modifiche (pseudo)riformatrici introdotte dal governo, senza che vi sia stata una visibile e credibile azione confederale UIL volta a contrastare QUANTO DI INIQUO ED IMPRODUTTIVO la legiferazione e le disposizioni governative andavano determinando. Sull'esigenza (!?) dell'arbitrato, mentre sono chiare i desiderata/vantaggi delle parti datoriali, dove stanno i benefici per i lavoratori? In particolare per quelli che cercano un lavoro un po' più che occasionale? Nel perseguire l'equilibrio NECESSARIO fra diritti e doveri del CITTADINO, è mio fermo convincimento che la nostra azione, da un po' di tempo in qua, sia stata e sia assai carente. La tanto e GIUSTAMENTE CONCLAMATA equidistanza dai governi (perchè la UIL guarda ai fatti, ai contenuti, come sempre affermiamo) a molti, ovviamente me compreso, non appare essere tradotta compiutamente e coerentemente in specifiche posizioni assunte o, per altro verso, non assunte. Un quadro attivo e capace, iscritto da oltre 15 anni alla UIL URA, mi ha chiesto se poteva restare iscritto senza esserlo contemporaneamente (di fatto) anche alla UIL CONFEDERALE, esternandomi questa fulminante motivazione:
"Minzolini e Innocenzi stanno a Berlusconi come Bonanni e Angeletti stanno a Sacconi".
Non ditemi che è tutta colpa mia, della mia incapacità di comprendere, della mia dubbia fedeltà.
Io sono un CITTADINO UIL, non un suddito.
Cordialmente.
Bologna, 16 marzo 2010
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Gianni Quarantotto