Cosa succede al CNR - Incontro con la Ministra e un paio di riflessioni

Care Colleghe e Cari Colleghi, Gentili Direttori di Istituto, Gentili Direttori di Dipartimento, Gentili Dirigenti dell'Amministrazione Centrale, Gentili Responsabili di unità, Cari componenti dei CDI, Cari componenti eletti nei Consigli Scientifici di Dipartimento e nei Comitati di Area, Gentili rappresentanti delle OoSs, vi invio la presente con preghiera di diffusione e discussione a/e con tutto il personale.

Nella mail:

  • Incontro con la Ministra Messa (resoconto)
  • Il nostro quotidiano. Non solo PNRR  
  • Dialoghi del Lunedì.  
  • Discussione Pubblica  

Incontro con la Ministra Messa

Nella mattinata di venerdì scorso la Ministra Messa ha incontrato, presenti i membri del CdA, i Direttori di Dipartimento. I temi trattati dalla titolare del nostro dicastero vigilante sono stati diversi. Li riporto di seguito per punti.

PNRR

La azioni previste dal programma NexGeneration.EU hanno come limite temporale il 2025. Limite temporale di spesa e realizzazione. L’obiettivo è rendere stabile quanto realizzato per quella data, soprattutto per quanto riguarda la Ricerca.

No a nuove istituzioni/centri. Per l'attuazione del PNRR,  occorre riferirsi agli Enti che hanno massa critica a livello nazionale, una definita policy, ed una capacità di pianificazione a lungo termine. Tra questi un ruolo primario lo avrà il CNR. Un CNR forte ed inclusivo soprattutto con le realtà regionali e gli ecosistemi della conoscenza e della produzione.

Le direttrici di sviluppo saranno, tra le altre, Intelligenza Artificiale. Quantum Technology, Idrogeno (se al Ministero della Transizione ecologica toccherà la “messa a terra”, al MUR ed in particolare al CNR, la relativa attività di Ricerca), le Tecnologie per i Beni Culturali, le Scienze della Vita. La Ministra ha chiesto al CNR di sviluppare ulteriori proposte relative a tutti gli ambiti del PNRR e non solo al capitolo relativo ad Istruzione e Ricerca. Auspico che le proposte, affidate alla sintesi dei Dipartimenti siano costruite a partire da un'analisi dei contributi che ogni Istituto può certamente dare. Nessuno si senta o sia escluso. Auspico, inoltre, che vi sia un coordinamento delle attività tale da evitare scelte "parziali".

Riforme

La Ministra informa che ha avviato un confronto nel Consiglio dei Ministri, in particolare con Funzione Pubblica e MEF, e con le OO.SS su:

  1. una visione omogenea del ruolo del ricercatore, indipendente dall’Ente di afferenza, la quale garantisca una efficiente ed efficace mobilità (secondo la Prof. Messa il riferimento in questo caso è l'Università);
  2. una visione omogenea del ruolo del tecnologo, indipendente dall’Ente di afferenza, la quale garantisca una efficiente ed efficace mobilità (secondo la Prof. Messa il riferimento in questo caso sono gli EPR);
  3. una autonomia maggiore degli EPR in termini di operatività della Ricerca ed in particolare delle procedure di spesa;
  4. un'applicazione definita di strumenti innovativi di reclutamento, come la tenure track

Per attuare le riforme, oltre al confronto con le parti sociali, è stato avviato un dialogo con le commissioni parlamentari di riferimento.

Solo una piccola riflessione relativa ai punti 1,2. Credo che oltre alla questione mobilità ricercatori/tecnologi, occorra fare una riflessione generale su tutti i profili in termini ruolo e di carriera, considerando la specificità degli EPR anche nella definizione dei profili tecnico e amministrativo.

Investimenti

Infrastrutture. È previsto un finanziamento complessivo di 1,5 Miliardi, di cui 1 per le infrastrutture nuove ed il potenziamento dell'esistente e lo 0,5 per infrastrutture collaborative con il mondo delle imprese;

PRIN. I PRIN saranno oggetto di un aumento di finanziamento e di novità importante: sarà dato valore (ndr finalmente!) alla multidisciplinarietà. Vi saranno anche finanziamenti per “ricerca di filiera”. Ricerca di base collaborativa con l'ecosistema delle imprese (attendiamo ovviamente approfondimenti in merito)

Personale: la Ministra ha mostrato attenzione al personale precario, ed ha annunciato politiche di reclutamento per giovani ricercatori.

 

Il nostro quotidiano. Non solo PNRR

POS

In questo giorni c'è fermento per la definizione di proposte per il PNRR ed il POS (Piano operativo salute, bandi per 200 milioni di euro per ricerca e sviluppo, 80 per cento al Mezzogiorno). Sono state coinvolte, dal Vicepresidente, le Direzioni di Dipartimento. Ho chiesto al Vicepresidente e chiedo anche ai Direttori di Dipartimento, di coinvolgere gli Istituti. Per una volta non mi appello alla corretta applicazione dei nostri regolamenti e alla precisa definizione che essi danno delle prerogative e dei limiti operativi dei Dipartimenti/Istituti, ma faccio riferimento alla “storia”. La nostra storia insegna che il mancato coinvolgimento di tutti (che ovviamente non significa che tutti possono applicare ad uno specifico programma) è vettore di rischio: si rischia di escludere gruppi di ricerca i cui lavori e progetti aderiscono meglio al programma. La nostra storia insegna anche che, di fronte a programmi come il POS, che prevedono la sottomissione di una sola proposta per asse programmatico, occorre un'organizzazione ferrea condotta da persone in grado di gestire progetti di grandi dimensioni, con la massima consapevolezza delle linee di ricerca dell'Ente e non cooptate per prossimità. Mi aspetto, e lo chiederò formalmente, che ciò avvenga e che sia esplicito per tutto il personale, coinvolto e non.  

PON infrastrutture. Dopo un periodo di parziale stasi sulle cui motivazioni non entro, si assiste ad una ripartenza decisa di tutte le attività, in particolare le attività legate ai bandi “sopra-soglia”. Tutto questo è reso possibile dalla disponibilità e dal senso di appartenenza e del dovere di un manipolo di Segretari Amministrativi, Funzionari di Amministrazione, Tecnici, Tecnologi e Ricercatori della Rete Scientifica e della SAC che SENZA nessun vantaggio economico si sono prestati alla “causa”, svolgendo il ruolo di RUP o supporto al RUP. E’ opportuno ricordare che non essendo stato, ad oggi, approvato dai Ministeri competenti il regolamento incentivi previsto dalla normativa sugli appalti, nessuno ha percepito alcun incentivo (dal 2016 – anche laddove si sia previsto un accantonamento). Ciononostante una 30ina di persone, nostri colleghi stanno lavorando per fare in modo che le scadenze di rendicontazione del PON IR siano rispettate (in realtà sono molti di più se si pensa anche agli acquisti sotto soglia). A questi colleghi va il mio ringraziamento personale, soprattutto per il fatto che si espongono personalmente, anche pagandosi una assicurazione, considerato che la Corte dei Conti ha vietato all'Ente di provvedere in merito.   A chi cerca il reato o il colpevole ad ogni costo restando comodamente dietro una tastiera chiedo di candidarsi al ruolo di RUP, potrebbe certamente avere conferma dell’adagio “solo chi fa sbaglia”. Un ringraziamento anche a chi con mille difficoltà coordina le attività complessive dei singoli progetti, assumendosi carichi di responsabilità considerevoli e a tutti i colleghi coinvolti.

Dialoghi del Lunedì.

Continuano gli incontri con i CdI, (gli ultimi in ordine di tempo IRGB, IGSG) le Aree (ho incontrato i colleghi di Catania), i gruppi tematici (ho incontrato colleghi “art.22” e “art.15” ovviamente per quanto compete al mio ruolo e alla presenza delle Oo.SS.); ho completato gli incontri con tutte le Oo.SS rappresentative che ringrazio per il coinvolgimento su temi di prospettiva per l'Ente e la Ricerca Pubblica in generale. Riscontro un diffuso movimento di idee e proposte che dovremmo insieme a tutte le rappresentanze mettere a sistema.

Discussione Pubblica

Vi invito alla lettura dell’articolo https://formiche.net/2021/03/scienza-consiglio-governo-draghi-pasini/ , in cui si parla di una comunicazione sottoscritta anche da eminenti scienziati dell’Ente. A proposito mi siano consentite un paio di riflessioni. La prima si riferisce alle norme di riordino riportate nel nostro Statuto

“Il CNR, quale ente pubblico nazionale di ricerca con un ruolo centrale di riferimento e valorizzazione delle comunità tematiche e disciplinari in ambito nazionale, in un quadro di cooperazione e integrazione europea, ha il compito di svolgere, promuovere, e valorizzare ricerche nei principali settori della conoscenza, perseguendo l'integrazione di discipline e tecnologie; di trasferirne e di applicarne i risultati per lo sviluppo scientifico, culturale, tecnologico, economico e sociale del Paese e di fornire supporto tecnico-scientifico agli organi costituzionali e alle amministrazioni pubbliche”.

La seconda si riferisce alle disposizioni del DL 2018/2016 che prevede (art 8 - comma 6 e 7) la istituzione:

6)… presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri un Comitato formato da esperti di alta qualificazione, da rappresentanti della Consulta dei presidenti degli enti pubblici di ricerca di cui al presente articolo, nonché' da rappresentanti della Conferenza dei rettori delle università italiane, con compiti consultivi e di monitoraggio inerenti al Programma Nazionale per la Ricerca, ….

7)... presso il Ministero dell'istruzione dell’università e della ricerca, il Consiglio nazionale dei ricercatori e dei tecnologi,… Il Consiglio formula pareri e proposte ai Ministeri vigilanti e alla Presidenza del Consiglio sulle tematiche attinenti la ricerca

Il combinato disposto delle norme riportate mi spinge a formulare la seguente domanda: occorre creare un consiglio della Scienza, oppure la Presidenza del Consiglio si può avvalere del suo principale Ente di Ricerca (che tra l'altro è  un “Consiglio”)? Inoltre non sarebbe un passo importante applicare (semplicemente) le norme già esistenti senza creare ulteriori strutture?

Propongo agli scienziati che hanno sottoscritto la lettera, in particolare ai ricercatori e Direttori del CNR firmatari, di organizzare un evento durante il quale si discuta dell’argomento, coinvolgendo il personale e le sue rappresentanze.

Un abbraccio fraterno

Nicola

Nicola Fantini
ELSE EEN Coordinator
Consiglio Nazionale delle Ricerche- Consiglio di Amministrazione
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