DL ANTICIPI

 

Cari amici,

lunedì 16 ottobre u.s., insieme all’indice della Legge di bilancio, è stato approvato il Decreto «Anticipi» che prevede, appunto, l’anticipo per la fine di quest’anno di risorse previste per il prossimo rinnovo contrattuale.
Nello specifico, al primo comma dell’art. 3 della norma, si legge che “nelle more della definizione del quadro finanziario complessivo relativo ai rinnovi contrattuali per il triennio 2022-2024, per il personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato dipendente dalle Amministrazioni statali, in via eccezionale, l’emolumento di cui all’articolo 1, comma 609, secondo periodo, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, nel mese di dicembre 2023 è incrementato, a valere sul 2024, del relativo importo annuale moltiplicato per un coefficiente pari a 6,7, salvi eventuali successivi conguagli. Il predetto importo non rileva ai fini dell’attribuzione del beneficio di cui all’articolo 1, comma 281, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, come modificato dall’articolo 39 del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 luglio 2023, n. 85”.

Tale anticipo si configura come un incremento dell’indennità di vacanza contrattuale, oggi limitata allo 0,5% dello stipendio tabellare, la quale, quindi, dovrebbe aumentare in maniera considerevole.
Ai relativi oneri gli Enti Pubblici di Ricerca faranno fronte con i propri bilanci; ciò non dovrebbe rappresentare alcun problema dal momento che, nelle more della firma del contratto, gli Enti devono accantonare ogni anno le risorse finanziarie per i rinnovi contrattuali.

Ai fini di equiparare il trattamento tra personale a tempo indeterminato, beneficiario di tale norma, e quello a tempo determinato, faremo presente alla Amministrazioni degli Enti di ricerca di accantonare i finanziamenti necessari per garantire anche al personale a tempo determinato gli anticipi degli aumenti della VC previsti dalla norma.

 

Roma, 20 ottobre 2023
Prot. 115

La Segreteria Nazionale