FGU-ANPRI: Comunicato del 7 gennaio 2020: Concorsi confezionati su misura non finiscono mai

 

Comunicato del 7 gennaio 2020

I concorsi confezionati su misura non finiscono mai!!!

 

Com’è nella (peggiore) tradizione del CNR, i concorsi tagliati e cuciti su misura (e banditi con  procedure di scelta assolutamente non trasparenti) non finiscono mai.

Già a ottobre 2016 segnalammo il bando 367.143 per Primo Tecnologo in cui l’anomalo accoppiamento di competenze richieste nella “gestione delle infrastrutture oceanografiche” e nell’“avvio, monitoraggio e rendicontazione di iniziative progettuali finanziate in ambito nazionale ed internazionale” faceva nascere non pochi sospetti che il bando fosse stato disegnato e tagliato su misura per quei pochissimi Tecnologi in possesso di entrambe le suddette competenze (non a caso la graduatoria conteneva solo due idonei).

Poco dopo, a marzo 2017, fummo costretti a ritornare… in sartoria per segnalare i bandi 367.195-197, due per Dirigente di Ricerca ed uno per Primo Ricercatore, le cui competenze richieste, così specifiche e ristrette, stridevano in maniera assordante con le competenze estremamente eterogenee nei 50 bandi di gennaio emessi, solo un mese prima, per “Area strategica”!!! Fortuna, o il caso, volle che ad aprile i tre bandi venissero revocati.

Questa volta ci tocca segnalare i tre bandi 367.206-208 per Dirigente Tecnologo, Settore Organizzativo-Gestionale, emessi pochi giorni prima delle festività natalizie, le cui competenze e professionalità sono state scelte in maniera arbitraria dal Presidente del CNR (almeno a dar fede a quanto riportato sui bandi), sulla base di proposte formulate dai Direttori di Dipartimento e dal Direttore Generale.

Competenze e professionalità così specifiche e ristrette da far nascere, anche in questo caso, il sospetto che i bandi siano ritagliati su misura sui pochissimi Tecnologi dell’Ente (uno o forse due, per bando?) che si occupano:

  1. di progettazione, coordinamento e management di progetti nazionali e internazionali nell’ambito delle attività di trasferimento tecnologico e valorizzazione dei risultati della ricerca” e di “direzione di servizi e di strutture tecnico-scientifiche complesse di rilevante interesse e dimensione nonché di gestione di rapporti strategici e operativi con Università, Enti Pubblici, Regioni, Enti Locali ed Associazioni di Imprese” (Bando 367.206), o
  2. di promozione e gestione delle relazioni istituzionali con gli altri Paesi, con le istituzioni europee, gli Organismi internazionali e le Istituzioni di riferimento nazionali e internazionali” e “di direzione di servizi e di strutture complesse di rilevante interesse e dimensione nel settore delle politiche comunitarie e internazionali con particolare riferimento alla promozione dell’internazionalizzazione della ricerca” (Bando 367.207), o   
  3. di progettazione, coordinamento e management di progetti nazionali e internazionali nell’ambito delle scienze del patrimonio culturale” e “di direzione di servizi e di strutture tecnico-scientifiche complesse di rilevante interesse e dimensione nonché di gestione di rapporti strategici e operativi con Università, Enti Pubblici, Regioni e Enti Locali” (Bando 367.208, assegnato al neo nato Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale, con sede “fantasma” a Napoli).

Sospetto rafforzato dal fatto che, nel corso del 2020, è prevista l’indizione di concorsi interni ex art. 15 per ben 40 posti da Dirigente Tecnologo che però, molto presumibilmente, saranno banditi per i due ben più ampi settori concorsuali “Organizzativo-Gestionale/Giuridico Amministrativo” e “Supporto tecnico alla ricerca”, in cui la concorrenza, anche se solo interna, sarà agguerrita.

Ad essere avvantaggiati dei tre bandi 367.206-208 saranno, invece, i pochissimi Tecnologi e Primi Tecnologi in possesso delle suddette competenze, a scapito delle centinaia di Tecnologi e Primi Tecnologi che nel CNR si occupano di altro!! Grazie ad una scelta, almeno apparentemente, arbitraria e non trasparente dei vertici dell’Ente, presa peraltro solo due mesi prima della scadenza del mandato del Presidente Inguscio.

La FGU-DR-ANPRI  si appresta quindi a chiedere al CNR l’immediata revoca dei bandi 367.206-208 e a ribadire quanto già richiesto in numerose occasioni riguardo l’avvio di procedure trasparenti e condivise, sia per la definizione di bandi finalizzati a soddisfare specifiche e definite necessità dell’Ente (depurandola però da elementi di arbitrarietà), sia per la scelta - condivisa dalle comunità scientifiche interne - dei settori/aree concorsuali dei bandi rivolti all’intera comunità scientifica.

Procedure che prevedano una partecipazione attiva dei Ricercatori e Tecnologi e formali pareri degli organi in cui è presente una rappresentanza elettiva dei Ricercatori e Tecnologi (cosa peraltro già in larga parte imposta dallo Statuto e dal ROF dell’Ente), e che devono essere accompagnate da informative sindacali atte a dare chiara evidenza della procedura e dei criteri di scelta utilizzati.

 

Gianpaolo Pulcini

Responsabile Nazionale FGU-DR-ANPRI CNR