FGU-Ricerca: bandi di concorso CNR

Data: 12 novembre 2018
Prot. 61/18

 

Al Presidente CNR
Prof. Massimo Inguscio
presidenza@cnr.it

e, p.c.:
Ai Componenti il Consiglio di Amministrazione CNR
segreteria.cda@cnr.it

Al Dirigente dell’Ufficio Concorsi
Dr.ssa Annalisa Gabrielli
concorsi@cnr.it

Ai Ricercatori e Tecnologi CNR

Oggetto: bandi di concorso.

Sulla Gazzetta Ufficiale del 6 novembre scorso sono stati pubblicati quattro bandi di concorso per i profili di Dirigente di Ricerca (367.202 e 367.203) e Primo Ricercatore (367.204 e367.205) che, per quanto abbiamo potuto appurare, non sono passati dal vaglio e approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione.
In una fase particolarmente delicata per il CNR, mentre sono imposti a ricercatori e tecnologi pesanti limitazioni nel loro ruolo e nella loro valorizzazione professionale e contestualmente viene loro chiesto di manifestare al meglio senso di appartenenza all’Ente (col risultato di una massiccia adesione alla petizione promossa dai direttori di Istituto per risolvere la criticità del FOE), sorprende la pubblicazione di bandi di concorsi che prevedono una descrizione così puntuale e restrittiva delle competenze scientifiche richieste, che solo una limitatissima cerchia di possibili candidati può vantare. Tutto questo avviene mentre la generalità dei concorsi viene bandita, a nostro avviso in contrasto con la normativa vigente (art. 20, co. 4, D.lgs. n. 127/2003), su un ampio ventaglio di competenze, le 25 Aree Strategiche individuate dal Consiglio di Amministrazione del 19 maggio 2016.
Si oscilla in questo modo tra opzioni distanti e penalizzanti del diritto di ricercatori e tecnologi di concorrere per la loro valorizzazione professionale: bandi cui molto probabilmente parteciperanno in pochi (quelli cui si riferisce la presente), pensati per ambiti e competenze precise; bandi cui partecipano decine/centinaia di ricercatori (quelli banditi sulle Aree Strategiche), con una definizione ampia e generale, a volte generica, delle competenze scientifiche richieste.
Ci chiediamo se è questo il modo per rendere il CNR attrattivo per ricercatori e tecnologi e se è questo il modo per rafforzare il senso di appartenenza dei ricercatori e tecnologi che lavorano con impegno e dedizione nell’Ente.
La domanda è retorica. L’indignazione che ci manifestano giornalmente i colleghi, e che FGU-Dipartimento Ricerca-Sezione ANPRI fa sua, dimostra chiaramente che quella che Lei sta percorrendo non è la strada giusta. Se ci sono comprovate e documentate eccellenze che possono portare il loro contributo alle ricerche che il CNR valuta di particolare rilievo ci sono specifici strumenti normativi per acquisirle, senza creare distorsioni intollerabili in un contesto che vede la valorizzazione delle professionalità di ricercatori e tecnologi mortificata da anni ed anni di attesa, con lunghe liste di colleghi in possesso di competenze e capacità ampiamente documentate, costretti a concorrere per un numero di posizioni risicato e con bandi che producono defatiganti e costosi contenziosi.
FGU-Dipartimento Ricerca-Sezione ANPRI la sollecita pertanto a procedere all’annullamento dei bandi n. 367.202, n. 367.203, n. 367.204, n. 367.205, da ribandire individuando le competenze richieste per come previsto nella normativa, riservandosi in caso contrario di agire nelle sedi competenti.
In considerazione della grave e comprovata criticità, come già richiesto da FGU-Dipartimento Ricerca-Sezione ANPRI (lettere Prot. 44/2018 del 4 giugno 2018, Prot. 47/18 del 19 giugno 2018) e come ampiamente sollecitato da iniziative in essere da parte di ricercatori e tecnologi, la invitiamo nuovamente ad attivare un tavolo tecnico per definire in tempi brevissimi le procedure ex art. 15 (CCNL 2002-2005) da utilizzare per superare le criticità richiamate e avviare a normalizzazione l’annosa questione dell’avanzamento di carriera di ricercatori e tecnologi.
Distinti saluti.

FGU GILDA-UNAMS - Dipartimento Ricerca – ANPRI CNR