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Data: 8 marzo 2019
Prot:9/2019

Oggetto: richiesta annullamento Circolare n. 6/2019.

Egregio Presidente,

Egregi Consiglieri di Amministrazione,

FGU-Dipartimento Ricerca-Sezione ANPRI vuole porre alla Vostra attenzione le importanti criticità determinate per i ricercatori e tecnologi dalla Circolare n. 6 del 31 gennaio 2019 (Circolare n. 6/2019) che, mentre nelle premesse si dichiara essere conseguenza diretta della Delibera n. 210/2018 del Consiglio di Amministrazione (CdA) riguardante le “Linee guida di indirizzo strategico scientifico per la redazione del bilancio di previsione 2019”, nei suoi contenuti introduce nuove ed articolate modalità di gestione dei fondi di ricerca esterni assolutamente non rispettose di quanto stabilito dal CdA con la richiamata Delibera n. 210/2018. In particolare, si delineano con chiarezza effetti estremamente dannosi sulla programmazione e riguardo lo svolgimento delle attività di ricerca.

La Circolare n. 6/2019 prevede infatti l’istituzione di una nuova natura delle GAE, in particolare la Natura 6 (Reimpiego delle risorse), in cui si prevede che confluiscano sia i fondi residui dei progetti di ricerca terminati, anche da un punto di vista contabile, sia i costi del personale a tempo indeterminato rimborsati dai finanziatori (Paragrafi 3 e 4.2.1.1 della Circolare).

La Delibera n. 210/2018 consente invece all’Amministrazione Centrale di effettuare un prelievo straordinario, di importo pari al 25% dei “costi indiretti sostenuti dal CNR (cd. Overheads/Spese generali, ecc.)”, stabilendo in maniera inequivocabile che “i costi del personale a tempo indeterminato riconosciuti come costi diretti e rimborsati dai soggetti finanziatori di progetti di ricerca, configurandosi quale utilizzo indiretto del FOE da parte delle strutture di ricerca, nell’esercizio 2019 sono automaticamente riassegnati alle strutture stesse come quota di finanziamento ordinaria”. Riguardo i fondi residui dei progetti di ricerca, ovviamente importantissimi ed essenziali per consentire una disseminazione dei risultati anche attraverso pubblicazioni scientifiche e per preparare futuri progetti con cui concorrere all’acquisizione di ulteriori risorse esterne, la stessa Delibera n. 210/2018 non autorizza alcun prelievo prevedendone la totale disponibilità per chi ha ottenuto quei finanziamenti.

La Circolare n. 6/2019 prevede ancora che l’utilizzo dei fondi residui di un progetto conclusosi da un punto di vista scientifico sia possibile solo al termine della trasmissione ed accettazione, al e da parte del soggetto finanziatore, della rendicontazione scientifica e contabile e non già a scadenza/chiusura del progetto (Paragrafi 4.2.2 e 4.3.4). Questa impostazione rigida indicata per l’utilizzo dei fondi residui impone una dilatazione dei tempi di utilizzo di tali fondi residui che può essere anche di 4-5 anni, impedendone l’impiego per la naturale ed efficace prosecuzione delle attività di ricerca e/o di compensare con essi i ritardi che spesso si verificano nell’erogazione dei finanziamenti ai progetti nella fase di avvio.

Nei termini prima rappresentati, la Circolare n. 6/2019 appare quindi uno strumento per prelevare, in contrasto con quanto stabilito dalla Delibera n. 210/2018 del CdA, finanziamenti per la Ricerca che Ricercatori e Tecnologi del CNR reperiscono con grande impegno e superando spesso ostacoli burocratici.

FUG-Dipartimento Ricerca-Sezione ANPRI, in ragione dei gravi vizi formali e sostanziali riscontrati nella Circolare n. 6/2019 e dei gravi e irreparabili danni che la stessa può determinare alle attività di ricerca, chiede alle SS.LL. il ritiro della Circolare n. 6/2019.

Distinti saluti.

FGU-Dipartimento ricerca-Sezione ANPRI CNR

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