Finalmente riprendono le interlocuzioni sui CCNI, ……ma MOLTE COSE ANCORA NON VANNO

Finalmente riprendono le interlocuzioni sui CCNI,
......ma MOLTE COSE ANCORA NON VANNO

Nel corso della settimana, sono ripresi gli incontri con l’Amministrazione, in particolare per riprendere la contrattazione integrativa, con la partecipazione del Direttore Generale, della Dr.ssa Gabrielli e del Dirigente e dei Responsabili della Direzione Gestione Risorse coinvolti nei temi affrontati (Dr. Raimondi, D.ssa D’Urso e Dr. Fusco).
Il primo punto all’ordine del giorno riguardava la sottoscrizione del CCNI “Piano welfare Integrativo 2019‐21”, rimasto da mesi in stand‐by, in attesa delle risultanze del controllo da parte degli Organi Vigilanti.
L’Amministrazione ha informato, pertanto, le OO.SS. delle due note pervenute da parte di MEF e FP, che nonostante fossero in possesso dell’Amministrazione già da giugno 2020, solo ora, a fine ottobre, sono state condivise con le Parti sociali, accumulando un ulteriore ritardo che si poteva evitare.
Le osservazioni da recepire per dare efficacia all’accordo riguardavano due aspetti del CCNI:

  • Impegno dell’Amministrazione ad esperire una gara per individuare un istituto di credito per l’erogazione di piccoli prestiti al personale – da parte di Funzione Pubblica;
  • La previsione di uno stanziamento presuntivo anche per il 2021, quindi prima dell’approvazione del Bilancio preventivo del relativo esercizio, da parte del MEF.

Abbiamo dovuto rilevare nuovamente l’ingerenza di FP “sull’aspetto politico” di un impegno da parte dell’Amministrazione, aspetto “confuso” con un’invasione di campo sostanziale da parte delle OO.SS.: era la messa in garanzia di un beneficio sostanziale per quelle lavoratrici e quei lavoratori che in questo momento stanno vivendo difficoltà economiche. Nostro malgrado ne abbiamo preso atto e, nello spirito di procedere comunque alla sottoscrizione di un contratto che permetta l’erogazione dei restanti benefici assistenziali, abbiamo ottenuto che l’Amministrazione procedesse quantomeno ad un abbassamento della percentuale che dovrà restare a carico di ciascun dipendente quale spesa annua “per interessi passivi su prestiti” aumentando la quota rimborsata dal CNR (fissata in € 350.00 annui, per tutta la durata del finanziamento di massimo 5 anni). Insieme alle altre OO.SS. sottoscriveremo un protocollo di intesa atto ad impegnare l’Amministrazione nel concordare una soluzione più efficace a partire dal 2021.
Quanto al rilievo del MEF, che comporterebbe a regime una trattativa su base annuale invece che triennale, abbiamo concordato per il rinvio dell’accordo per il solo 2021 proponendo, per i CCNI triennali futuri, di sostituire (per gli anni successivi al primo) l’indicazione degli importi totali del Fondo e delle relative voci di ripartizione sui diversi benefici, polizza sanitaria, borse di studio, attività culturali e ricreative, asili nido, prestiti e sussidi, con dei riferimenti parametrici. Le eventuali criticità sarebbero, così, discusse al momento in cui diventerà nota l’effettiva disponibilità delle risorse allocate in bilancio per le spese di personale dell’anno, restando fermi i criteri, già contrattati, di utilizzazione delle risorse stesse.
Per quanto concerne le risorse residuali da erogare ai dipendenti, stabilite nei CCNI 2010‐2017, ormai da tempo sottoscritti, registriamo con soddisfazione che verrà dato seguito a quanto programmato dall’Amministrazione (e anticipato in molti nostri comunicati precedenti).
Con lo stipendio di novembre si completeranno, infatti, le erogazioni di:

  • IOS (Indennità Oneri Specifici) ai Ricercatori e Tecnologi (liv. I – III);
  • Produttività al Personale Tecnico e Amministrativo (liv. I – IV).

Diamo merito a tutto il personale della Sede Centrale coinvolto nell’attività dei conguagli, del lavoro svolto, per altro aggiuntivo rispetto a quello ordinario e fatto in piena emergenza Covid, anche se resta il rammarico nell’apprendere che solo nei prossimi giorni verrà testata la procedura informatica necessaria per raccogliere tutti i dati occorrenti all’elaborazione delle Indennità di Responsabilità per i livelli IV – VIII:
abbiamo chiesto che si lavori anche di concerto con le OO.SS., per mettere a punto la circolare con cui si
darà avvio a quest’ultimo passaggio, in modo da chiudere senza ostacoli il processo.

 

Il secondo punto all’Ordine del Giorno era costituito da:
AVVIO DELLE INTERLOCUZIONI SUI CCNI 2018, 2019, 2020
Per il 2018 e 2019, ancora una volta a “consuntivo” il monte risorse residuo da distribuire è stato quantificato con buona approssimazione in:

 
PER IL 2020 DOVREMO AFFRONTARE LA SFIDA DI UN CONTRATTO “AD HOC” DATI I RIFLESSI DELLA PANDEMIA SULL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO.
Una nota positiva, registrata nell’ambito delle prime discussioni sui CCNI, è stata la manifestazione, da parte dell’Amministrazione, di voler procedere alla mappatura dei processi e dei procedimenti, attraverso la creazione di una piattaforma informatica, che potrebbe dare vita a quanto, da anni, chiediamo come FIR CISL: la formalizzazione della MICRO‐ORGANIZZAZIONE da parte di tutte le strutture, della SAC e della Rete. Un atto che permetterebbe non solo evidenti miglioramenti nell’organizzazione del lavoro e delle attività, ma consentirebbe anche una impostazione più idonea, equa e trasparente dell’individuazione degli elementi oggetto della contrattazione integrativa, comporterebbe la velocizzazione dell’erogazione di molti istituti contrattuali legati alle responsabilità e la prevenzione delle tensioni tra il personale, e da ultimo (ma non certo meno importante), il riconoscimento per ciascuna delle lavoratrici e dei lavoratori del proprio ruolo e contributo all’interno delle attività del CNR.
Riteniamo, inoltre, che tale processo sia divenuto ancor di più urgente in questo periodo di pandemia, in quanto molto utile per una discussione ed un confronto efficaci sulla natura delle attività (“smartizzabili”, in toto/in parte o non), per rideterminare eventuali ri‐assegnazioni, anche temporanee, di mansioni, per tutti quei lavoratori che presentano “fragilità” personali o di familiari e che, pur chiedendo di prestare il loro servizio da casa, vogliono, comunque, continuare a lavorare per il proprio Ente, con la serenità necessaria in un momento così complicato.
La tabella di marcia che abbiamo concordato con l’Amministrazione prevede una convocazione in tempi rapidi per la discussione sul biennio 2018‐2019, presupponendo una prima sottoscrizione “stralcio” del CCNI 2018‐2020 già entro fine anno per i primi due anni e il completamento con l’inclusione anche del 2020 per fine febbraio/marzo, una volta raccolti i dati di preconsuntivo 2020. Quest’ultimo anno, molto condizionato dalla pandemia, ha determinato per molti istituti contrattuali enormi difficoltà di applicazione: su questo ambito, come FIR, daremo il massimo contributo per individuare soluzioni idonee ad una rapida ed equa distribuzione delle risorse da erogare al personale.
Dovremo affrontare poi una consistente rivisitazione dell’impianto degli istituti contrattuali con il CCNI 2021.

A seguire l’Amministrazione ci ha informati che riguardo al riconoscimento dell’anzianità di servizio del personale passato da T.D. a T.I., sta predisponendo una relazione per il CdA, distinguendo due casistiche:

  1. Assunzioni a TI avvenute dal 1/1/2016, con applicazione in toto dell’art. 84 comma 7 del CCNL 18/04/2018.
  2. Assunzioni a TI avvenute in precedenza, con l’ avvio di una ricognizione dei casi ancora “sospesi” per poter effettuare una valutazione in termini economici, giuridici e di prevenzione e/o chiusura dei contenziosi avviati, anche con una richiesta di parere all’Avvocatura dello Stato, per addivenire ad una composizione dei conflitti.

In chiusura dell’incontro abbiamo chiesto contezza di una serie di questioni ancora “sospese” nonostante gli sforzi ed i risultati ottenuti in termini di trattativa:

  • Responsabilità sul Fondo Incentivazione (combinato disposto artt.10 e 19CCNL )
    Non sono state ancora erogate a nessuna lavoratrice e lavoratore: alla richiesta di chiarimenti circa lo stato dell’arte della risposta dell’Amministrazione ai rilievi fatti da FP e MEF, siamo stati rassicurati che a breve verrà condivisa al tavolo prevedendo una rapida risoluzione.
  • Regolamento incentivi per le figure tecniche
    Non abbiamo avuto risposta certa circa la programmazione della sottomissione al CdA, indispensabile per l’avvio dell’iter di controllo esterno.
  • Art. 22 – Sottoinquadramento
    Pur conoscendo l’aggravio di lavoro che sta sostenendo in questo momento il personale dell’Ufficio Concorsi per dare seguito ad altre iniziative, abbiamo sollecitato l’apertura del dibattito: in molti aspettano di sapere numeri, criteri e tempistiche (ricordiamo il termine slittato al 31/12/2021).
  • Art. 15 ‐ progressioni economiche di livello R&T
    Finalmente dopo settimane di reiterate richieste è stato fornito un quadro contenente il numero delle domande presentate: nello specifico, notiamo che emergono in molti casi forti scostamenti percentuali tra il numero di posti messi a bando e la platea dei partecipanti rispetto alla media. Evidentemente il censimento svolto immediatamente prima che venissero stabiliti i posti da bandire “non ha funzionato”, come “non ha funzionato” l’impegno di promuovere la scelta di commissioni con prevalenza di interni CNR: critichiamo con forza questa scelta del tutto discosta dagli impegni assunti.
    Quanto avevamo indicato come criticità, purtroppo si sta puntualmente verificando, con continue rinunce da parte dei membri nominati, anche per forza di cose meno attenti alla valorizzazione del personale dell’Ente. La stessa pubblicazione dei criteri di valutazione ha subito un notevole ritardo e il rischio (meglio la certezza?), che molte graduatorie usciranno oltre la data del 31.12.20 è alto, facendo così cadere l’altro punto fermo che era stato concordato: quello di garantire ai vincitori la decorrenza a partire dal 1.1.2020.
  • Costituzione del fondo ex art. 90 dell’ultimo CCNL, necessario per l’attivazione delle progressioni di cui all’art. 54
    Urge riprendere immediatamente le interlocuzioni interrotte prima della pausa estiva, quando i primi numeri presentati dall’amministrazione erano a dir poco IRRICEVIBILI. 

Giudichiamo positivo il fatto che sia ripreso il confronto: già la condivisione del testo emanato dalla Direzione Generale sull’applicazione dell’ultimo DPCM era stato un segnale di ri‐apertura, ma la strada è impervia e diremmo anche in salita.
Per la FIR CISL c’è la consapevolezza che in questo momento l’unione e la solidarietà sono fondamentali per uscire dalla pandemia così come lo è il rispetto degli impegni e delle scadenze, necessario per ricostituire un clima di fiducia tra tutti i dipendenti dell’Ente.

Sempre vigili, determinati e certi che #insieme si può!

Roma 2 novembre 2020
Per il Coordinamento CNR