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Con nota del 19 luglio u.s. l’Amministrazione ci ha trasmesso la proposta del nuovo Piano di Fabbisogno del Personale, elaborato a valle dell’incontro del 7 luglio u.s., che sarà discusso nel prossimo Consiglio d’Amministrazione.
Il documento riassume:

1. le posizioni ancora da bandire, già approvate nel precedente piano di fabbisogno 2016-2018, per complessive 117 posizioni;
2. la proposta di nuovi posti, ancora da autorizzare, per il triennio 2017-2019 relativa a 265 nuove posizioni, determinate a valere sulle risorse disponibili.

L’Amministrazione, in relazione all’utilizzo delle potenzialità offerte dalla nuova normativa (Dlgs 218/2016 e Dlgs 75/2017), subordina all’incremento del Fondo di Finanziamento Ordinario la possibilità di assumere 1.138 dipendenti con contratto a TD aventi il requisito di anzianità richiesto per la stabilizzazione. Allo stesso tempo individua in 1.496 i titolari di contratto di lavoro flessibile, cui potrebbero essere applicata la prevista riserva del 50% dei posti nelle future selezioni pubbliche a Ricercatore, e il cui reclutamento è anch’esso subordinato a un ulteriore incremento del medesimo Fondo di Finanziamento Ordinario.
La nuova versione del Piano costituisce un primo passo avanti rispetto alla precedente, tuttavia ancora insufficiente in quanto riteniamo debba essere evidenziato con maggiore forza e chiarezza il vincolo esistente fra la previsione delle attività programmate nel Piano complessivo e la necessità delle professionalità espresse dal Personale precario.
Senza l’apporto dei tanti precari verrebbero meno la capacità del CNR di far fronte ai compiti istituzionali e la capacità di attrarre risorse esterne consolidate nel 2016 per circa 308 Milioni di Euro, pari a circa il 60% del FOE, che non ha eguali nel contesto delle PP.AA. E’ di tutta evidenza che, nell’interesse del Paese, rinunciarvi sarebbe un grave errore.
In sintesi, riteniamo irrinunciabili la formulazione di un Piano di Fabbisogno del Personale prioritariamente volto alla stabilizzazione di tutto il Personale precario, tramite la piena applicazione delle norme vigenti e che sia accompagnata da azioni di richiesta delle risorse necessarie ancora più incisive.
La FIR CISL ha chiesto all’Amministrazione uno specifico incontro urgente sull’argomento.
Terremo il Personale informato sugli sviluppi.
Il Coordinamento CNR