FIR CISL - CNR: Incontro del 14.05.2014 - Regolamento di Organizzazione e Funzionamento

Il 14 maggio u.s. ha avuto luogo l’incontro programmato con l’Amministrazione avente all’ordine del giorno un unico punto: Regolamento di Organizzazione e Funzionamento.
Pregiudiziali ... e dintorni
In apertura della riunione la FIR CISL ha posto una pregiudiziale in merito a due questioni, fra loro interconnesse, che non è più consentito eludere:

  1. avvio della trattativa sulla Contrattazione integrativa nazionale;
  2. costituzione del fondo ex art. 19 CCNL 2002-2005.

E’ di tutta evidenza che per giungere alla sottoscrizione di un’ipotesi d’intesa di Contratto nazionale integrativo – che non è più consentito, a differenza del passato, realizzare attraverso un insieme di accordi stralcio su questioni specifiche – data la numerosità e la complessità degli argomenti trattati è richiesto un tempo non breve, al quale si deve aggiungere il tempo richiesto dall’iter approvativo da parte dei Ministeri vigilanti.
Riteniamo, quindi, non ulteriormente differibile l’avvio, da subito, del confronto per giungere quanto prima alla quantificazione e alla ripartizione del fondo dell’accessorio e alla puntuale definizione di tutte le voci che vi gravano (indennità varie, straordinari, turni, ...).
La contrattazione integrativa deve, inoltre, prevedere la costituzione dello specifico fondo previsto dall’art. 19 CCNL 2002-2005, a tutt’oggi non attivato al CNR, e prevederne la relativa regolamentazione, ai fini dell’erogazione delle indennità che vi possono gravare.
E’ opinione della FIR CISL che la costituzione di detto fondo costituisca, allo stato, l’unica voce complementare al fondo dell’accessorio in grado di portare risorse fresche alla contrattazione integrativa, cosa non banale stante il perdurare del blocco delle retribuzioni.
Riteniamo non siano più procrastinabili rinvii e ritardi !!!
Non possono essere le questioni d’interesse del Personale a essere costantemente rinviate !!!
La FIR CISL riguardo all’applicazione dell’art. 42 ha sollevato nuovamente il problema legato all’incongruenza del punteggio legato all’anzianità.
Ha quindi reiterato le richieste di scioglimento delle riserve relative alla precedente applicazione contrattuale e di differimento dei termini per la presentazione delle domande per le selezioni in applicazione degli art. 42, 52 e 65, successivamente spostate al 23.05.2014.
La FIR CISL, preso atto delle indicazioni contraddittorie fornite dall’Amministrazione ad alcuni Direttori in merito ai Consigli d’Istituto, ha chiesto spiegazioni riguardo al recente espletamento delle procedure elettorali per la costituzione di alcuni Consigli d’Istituto, e la concomitante integrazione dei membri mancanti in altri. All’Amministrazione è stato chiesto un pronunciamento chiaro sulla vigenza o meno della Delibera n. 220/2011, riguardante proprio la costituzione dei Consigli d’Istituto nelle more dell’adozione dei nuovi regolamenti.
Al riguardo, l’Amministrazione ha confermato la validità della Delibera n. 220/2011, cui sembrerebbe conseguire la nullità dei Consigli d’Istituto costituiti in maniera difforme, salvo eventuale ratifica a posteriori da parte del CdA.

Regolamento di Organizzazione e Funzionamento
Tralasciando il dettaglio della segnalazione di alcuni evidenti refusi, la FIR CISL ha chiesto una più chiara declinazione della natura delle Aree tematiche e dei compiti dei Responsabili (Art. 5), che costituiscono una novità organizzativa, le cui funzioni di coordinamento potrebbero andare a sovrapporsi a quelle dei Direttori degli Istituti.
Riguardo alla possibilità di attribuzione degli incarichi di Responsabile a esperti esterni all’Ente, la FIR CISL ha segnalato che tale evenienza, pur comprensibile in linea di principio, nel caso dovesse essere impiegata in modo improprio – cioè conferendo incarichi retribuiti all’esterno in presenza di equivalenti professionalità interne – sarà oggetto di immediata segnalazione nelle sedi opportune.
La principale obiezione della FIR CISL riguarda, tuttavia, il complesso degli articoli inerenti le Aree della Ricerca (Artt. 16, 17, 18 e 19) che, al di là dei dettagli, prefigurano nei Presidenti di Area – che andrebbero a gestire in piena autonomia le risorse umane e finanziarie assegnate all’Area, che verrebbe a costituire un centro di spesa di primo livello – 18 posizioni nei fatti equivalenti a quelle di altrettanti Dirigenti amministrativi. Premesso che l’istituzione di posizioni di Dirigente amministrativo, oltre a quelle previste dalla dotazione organica, può avvenire solo attraverso una norma di legge primaria, la FIR CISL ravvisa nella succitata impostazione una contraddizione di fondo.
Proprio nel momento in cui il Governo sembra andare verso la concezione della Dirigenza della P.A. molto vicina a quella che fino a oggi ha caratterizzato il CNR – attraverso l’attribuzione di incarichi a termine a Ricercatori e Tecnologi – questi sembrerebbe avere non solo rinunciato alla difesa di un modello organizzativo consolidato, nonché delle professionalità che ha espresso e ancora esprime, ma di andare nella direzione opposta, con il palese riconoscimento di funzioni proprie dei Dirigenti amministrativi ai Presidenti della Aree.
La FIR CISL ritiene maggiormente coerente con le esigenze dell’Ente il modello concretizzatosi nel Regolamento del 2005, purtroppo mai attuato.
In primo luogo i Presidenti dovrebbero essere intesi come “Presidenti dei Comitati d’Area”, con funzioni di coordinamento gestionale, da individuarsi tra i responsabili delle strutture afferenti, siano queste Istituti o unità territoriali.
Da evitarsi assolutamente sono la sovrapposizione di funzioni di coordinamento scientifico tra Aree e Istituti – cosa che in passato ha originato non pochi problemi – e la creazione di anomalie, con Aree ove non si capisce chi possa essere nominato Presidente, vista l’assenza nelle stesse di sedi d’Istituti, o nelle quali il Presidente sarà sempre e solo il Direttore dell’unico Istituto che vi ha sede ... almeno fino al prossimo ROF.
Consideriamo che il problema della dotazione organica delle Aree sia facilmente risolvibile disponendo l’afferenza del Personale assegnato alla competente Direzione centrale e la dipendenza funzionale al Responsabile di Area. Questi opererebbe per delega del Direttore centrale, che lo nomina e al quale risponde per gli aspetti gestionali. Il Presidente, nella stessa logica, dovrebbe invece essere nominato, su indicazione del Comitato d’Area, dal Presidente del CNR al quale risponderebbe per le interazioni con il territorio. Tale impianto, a nostro parere, risponderebbe maggiormente anche agli attuali indirizzi di contenimento della spesa attraverso la progressiva centralizzazione delle utenze e della fornitura di servizi, ponendo gestione delle Aree e centralizzazione degli acquisti sotto il medesimo punto di coordinamento.
Il Direttore Generale ha comunicato, al riguardo, che nell’Amministrazione la discussione sul modello organizzativo più consono per le Aree non sarebbe del tutto conclusa.
Ritornando, infine, sulla dirigenza interna, anche in conseguenza ai mutati orientamenti del Governo, la FIR CISL si chiede se abbia ancora senso affidare gli incarichi degli Uffici a Dirigenti Amministrativi o se, nell’ottica della valorizzazione dell’esistente, non sia opportuno annullare le selezioni avviate per tali posizioni e destinarne le risorse all’assunzione di precari.
In merito al ROF non abbiamo a oggi registrato alcuna novità, ad eccezione del punto n. 7 all’ordine del giorno della riunione del CdA del 22 maggio p.v.: Approvazione modifiche allo statuto e nuovo regolamento di organizzazione e funzionamento.
Roma, 19 maggio 2014
p. La Segreteria nazionale
Marcello Leoni