FIR CISL - CNR: PIANI DI GESTIONE 2016

L’Amministrazione ha recentemente emanato la Circolare N. 21/2015 riguardante la predisposizione dei Piani di Gestione per l’anno 2016 secondo il nuovo modello organizzativo prefigurato dal ROF.
In sintesi, sono previste:

  1. la definizione delle nuove Aree Progettuali entro il 28 ottobre p.v., di competenza di Direttori di Dipartimento/Direttori di Istituto, con “l’indicazione dei contenuti scientifici e dei risultati attesi”;
  2. la successiva articolazione in Progetti delle attività dei Centri di Responsabilità (CdR), con la declinazione di obiettivi, tempi di realizzazione e risorse finanziarie interne e/o esterne, umane e strumentali che verranno impiegate.

Ai CdR è richiesta una previsione delle entrate su fonti esterne, e delle spese correlate, con riferimento a titoli giuridici già formalizzati o in fase pre-negoziale avanzata, nonché la ripartizione del personale in servizio (TI e TD) sui Progetti secondo la percentuale di attività svolta.
Le scadenze previste per la presentazione dei Piani di Gestione preliminari Contabile e Scientifico sono fissate rispettivamente al 15 novembre e al 21 dicembre pp.vv.
Preso atto dell’impostazione complessiva, che vede il singolo Dipartimento al vertice della piramide della programmazione, la FIR CISL evidenzia:

  1. la delicatezza della definizione delle Aree Progettuali, e della successiva articolazione in Progetti, funzionale alla formalizzazione delle attività del futuro CNR;
  2. il breve tempo a disposizione, che ci auguriamo non comprometta il dibattito interno alle comunità scientifiche di Dipartimenti/Istituti nel momento in cui, secondo la FIR CISL, la condivisione degli obiettivi programmatici dovrebbe essere la più ampia possibile;
  3. la mancata previsione in sede di programmazione – cosa evidenziata più volte dalla FIR nel confronto su Statuto e ROF – di Aree Progettuali trasversali a più Dipartimenti, volte a valorizzare anche sul piano organizzativo la multidisciplinarietà del CNR;
  4. l’elemento di novità rappresentato dalla predisposizione dei Piani di Gestione da parte delle Aree della Ricerca, viziato in partenza da una grande aleatorietà in carenza di indicazioni su dipendenza gerarchica delle Aree, regolamentazione e, soprattutto, di dati certi sulle risorse umane e finanziarie allocate.

E’ di tutta evidenza come il finanziamento delle attività di ricerca sia per la quasi totalità legato a fonti esterne. La FIR CISL, al riguardo, segnala come la carenza di adeguate forme di previsione/rendicontazione parallela delle attività assimilabili alla ricerca fondamentale, se pur sviluppate in un contesto progettuale, non consenta la quantificazione delle risorse umane e finanziarie effettivamente dedicate dal CNR alla produzione di nuova conoscenza. Ciò a garanzia del mantenimento della competitività futura del CNR, nella consapevolezza che almeno 1/3 dell’attività dovrebbe essere destinato alla ricerca fondamentale.
E’ opinione della FIR CISL che, nell’attuale stato di confusione, in cui le prospettive di un riordino in attuazione della Delega sulla pubblica amministrazione si “incrociano” con gli annunciati interventi legislativi Buona Università/Buona Ricerca, l’attuale accentramento organizzativo non debba essere in alcun modo essere prodromico a un CNR organizzato per Istituti Nazionali coincidenti con gli attuali Dipartimenti.
Roma, 21 ottobre 2015
p. La Segreteria nazionale
Marcello Leoni