FIR CISL - Comunicato al personale del CNR del 8 novembre 2012


Nel corso dell’incontro del 29 ottobre u.s. (all’ordine del giorno: Piano di fabbisogno del Personale 2013-2015; Criteri per l’attuazione delle riserve nei bandi di concorso; Criteri per l’assegnazione di risorse umane alle strutture dell’Ente) il Direttore generale ha illustrato le linee guida del Piano Triennale di Attività 2013-2015, del quale il Piano di fabbisogno del Personale è parte.
E’ emersa, in primo luogo, la necessità di ripensare l’organizzazione del CNR in funzione della struttura del bilancio che, in particolare negli ultimi anni e per quanto riguarda le entrate, ha visto:
a. la trasformazione di una parte significativa di ciò che in passato costituiva il FFO in fondi vincolati;
b. lo spostamento di una parte sempre maggiore delle entrate verso bandi a competizione.
I meccanismi di spesa sono invece rimasti a oggi invariati.
Ineludibili, secondo il Direttore generale, interventi anche organizzativi che consentano di affrontare nel miglior modo possibile la gestione dell’Ente anche in previsione dei tagli annunciati per gli anni 2013 e 2014.
Il Piano triennale di attività sarà, di conseguenza, articolato secondo due percorsi paralleli:
1. la revisione dei processi di spesa da concentrarsi a livello centrale per quanto riguarda utenze e forniture di servizi, che saranno il più possibile centralizzate al fine di realizzare adeguate economie, e la razionalizzazione del patrimonio immobiliare;
2. la creazione di maggiori sinergie fra la Sede centrale e le Strutture della rete scientifica per il dovuto supporto amministrativo.
Il Direttore generale ha annunciato, inoltre, che sul fronte delle entrate sarà chiesto agli Istituti un contributo per il funzionamento dell’Ente, nel suo complesso, in forma di over-head sui progetti e sui contratti attivi.
L’obiettivo, evidenziato dal Direttore generale, è un CNR più agile in grado di acquisire maggiori risorse dall’esterno, attraverso ad esempio i bandi dell’Unione Europea e la partecipazione a grandi iniziative scientifiche a livello internazionale, da realizzarsi orientando in tale direzione i servizi della Sede centrale.
In sintesi, i principali obiettivi strategici del CNR:
1. potenziamento delle interazioni del CNR con Università, altri Enti e Amministrazioni pubbliche;
2. potenziamento delle relazioni con il mondo imprenditoriale, anche attraverso accordi con le organizzazioni datoriali a livello territoriale e prefigurando percorsi di sviluppo attraverso una domanda di ricerca qualificata, nonché la partecipazione congiunta a progetti;
3. potenziamento dell’interdisciplinarietà e della multidisciplinarietà del CNR, nel contesto dell’ampliamento delle reti di collaborazione nazionali e internazionali;
4. maggiore internazionalizzazione dell’Ente, attraverso la presenza nei grandi progetti di ricerca e accordi per favorire la cooperazione scientifica;
5. rafforzamento nei collegamenti con la rete scientifica, anche attraverso la dematerializzazione dei documenti che oggi si attesta al 25%;
6. migliore conoscenza delle competenze esistenti, anche attraverso il monitoraggio dello sviluppo delle competenze e della formazione;
7. partecipazione della rete ai costi di gestione;
8. revisione dei processi di spesa.
Questi gli elementi essenziali del Piano triennale di attività 2013-2015 risultanti dall’esposizione del Direttore generale.
Nel merito la FIR CISL concorda con la necessità di interventi, anche organizzativi, volti ad accorciare la distanza fra l’Amministrazione centrale che, tra l’altro, riteniamo sia giunto il momento di rinominare “Struttura centrale” di supporto alla rete scientifica.
Ovvie le difficoltà si bilancio dovute alla diminuzione del finanziamento pubblico e ai vincoli introdotti dal sempre maggiore ricorso a fonti di finanziamento esterne e alla corresponsione vincolata di quella parte del FFO sottratta al bilancio degli enti e destinata, ad esempio, a Progetti premiali e Progetti Bandiera.
Necessaria, di conseguenza, l’introduzione di correttivi nell’organizzazione e nella gestione del “Sistema CNR” che, altrimenti, rischierebbe di implodere.
Ci preme tuttavia osservare quanto segue:
1. l’ambizioso piano di riqualificazione della spesa e riorganizzazione del patrimonio immobiliare sta prendendo forma in assenza di un quadro normativo di riferimento certo. Ci riferiamo ai nuovi Regolamenti di Organizzazione e Funzionamento, del Personale e di Contabilità e Finanza. Riguardo a tale aspetto il Direttore generale ha informato le OOSS che una prima versione dei Regolamenti, sulla quale il Presidente si è impegnato ad aprire il confronto con le OOSS, sarà pronta entro la fine dell’anno;
2. data la situazione finanziaria del Paese, in merito alla quale allo stato non sussistono reali presupposti per la previsione a medio termine di un aumento del finanziamento pubblico, riteniamo debba essere fatto ogni sforzo affinché il CNR possa sempre più efficacemente collocarsi sul mercato finanziario della ricerca;
3. in tale contesto è necessario ripensare la Struttura centrale in modo che, nel suo complesso, il CNR sia strutturato come un Sistema a “filiera corta”, con servizi centralizzati sburocratizzati e facilmente fruibili per migliorare l’efficienza e l’efficacia delle strutture della rete;
4. l’assetto regolamentale non solo dovrà essere pensato di conseguenza, ma dovrà garantire l’omogeneità di applicazione delle regole in tutte le strutture;
5. l’applicazione di over-head su progetti e contratti attivi dovrà essere opportunamente regolamentata e improntata alla massima trasparenza, tenuto conto che già in gran parte degli Istituti vengono applicati over-head per il pagamento di utenze e servizi.
Quest’ultima questione, di non semplice realizzazione, potrebbe concorrere, a nostro parere, al rischio reale di un progressivo e generalizzato minore impegno verso l’acquisizione di fondi esterni,
antitetico agli obiettivi strategici di networking, internazionalizzione e apertura verso il produttivo.
E’ di tutta evidenza il problema di una crescente demotivazione del Personale di ricerca. Il sempre maggiore impegno richiesto per reperire sul mercato risorse per l’autofinanziamento della ricerca, nel prossimo futuro anche di parte delle spese di gestione corrente, non sempre ha visto un coerente ritorno nella valutazione delle Strutture e nei percorsi di carriera. Possibile, in assenza di opportuni correttivi, l’insorgere di atteggiamenti individualistici che in passato si sono dimostrati maggiormente premianti ai fini delle carriere.
Ci preme evidenziare alcuni fattori sui quali l’Amministrazione sarà chiamata a intervenire con la massima urgenza:
a. il rafforzamento del senso di appartenenza al CNR e delle motivazioni del Personale addetto alla ricerca, attraverso opportune iniziative mediatiche e nelle sedi politiche che ne diano, tra l’altro, un’adeguata visibilità;
b. operare affinché la percorribilità delle carriere per Ricercatori e Tecnologi, divenuta nei fatti solo virtuale, torni ad essere una realtà operando nelle sedi opportune affinché sia superato il regime concorrenziale che vede nuove assunzioni e avanzamenti gravare sul budget assunzionale;
c. la più completa trasparenza nella gestione delle strutture della rete, con uno spazio adeguato alle rappresentanze della comunità scientifica interna nelle strutture consultive (Comitati d’Istituto o Consigli Scientifici ?) con l’obbligo di fornire pareri motivati in merito alle politiche scientifiche e al bilancio degli Istituti. Le regole, inoltre, dovranno essere tali da consentire la serena formulazione dei citati pareri;
d. il riequilibrio del rapporto personale tecnico/Ricercatori che, drasticamente diminuito nel tempo, ha spesso visto il tacito e improprio affido di funzioni tecniche ai giovani in formazione;
e. processi e criteri di valutazione coerenti con la mission del CNR, che diano il giusto peso alla pubblicistica e non si traducano in un handicap per chi maggiormente contribuisce all’autofinanziamento delle strutture;
f. l’istituzione di un servizio di Audit preposto alla verifica della coerenza e della regolarità dei comportamenti gestionali a tutti i livelli.
Per il Piano di fabbisogno del Personale e altre questioni aperte si rimanda a un successivo comunicato.
Roma, 8 novembre 2012
p. La Segreteria nazionale
Marcello Leoni