COMUNICATO INCONTRO TAVOLO MUR PRECARIATO DEL 24/06/2025
Care/i Amiche/i,
si è svolta martedì al MUR una riunione tecnica dedicata alle criticità che interessano gli Enti Pubblici di Ricerca (EPR), con particolare attenzione al tema della stabilizzazione del personale precario.
Durante l’incontro, è stata sollevata dalla FIR CISL la necessità di conoscere la posizione ufficiale del Ministero in merito.
In particolare per quanto riguarda il CNR:
Abbiamo chiesto se le intenzioni del MUR fossero in linea con le aspettative: ovvero, l’attivazione di finanziamenti adeguati e strumenti giuridici efficaci per garantire la continuità occupazionale.
La FIR CISL ha sottolineato la necessità di dare certezze attraverso contratti a tempo indeterminato al personale precario.
Abbiamo, inoltre riportato anche le problematiche evidenziate in questi mesi dal personale:
Per il CNR è necessario un tavolo tecnico che affronti questi argomenti al fine di prevedere norme e finanziamenti adeguati, dando priorità a chi ha i requisiti per la stabilizzazione e che attende da anni di essere assunto.
Rileviamo, purtroppo, che sul CNR ancora una volta una sigla sindacale ha attaccato la FIR CISL sulle politiche messe in campo per la risoluzione del problema del precariato.
Sul punto ci sentiamo di chiarire, speriamo definitivamente, che dallo scorso settembre la FIR CISL ha sempre espresso con chiarezza e coerenza la propria strategia.
Ribadiamo che non siamo mai stati coinvolti veramente nelle decisioni messe in campo e nelle varie iniziative promosse e intraprese, siamo stati “invitati” ma mai veramente coinvolti, mai una volta che si sia accettata la proposta della FIR CISL.
Vogliamo ricordare che alcune iniziative, a cui abbiamo comunque partecipato, sono state intraprese durante periodi nei quali la FIR CISL era impegnata a livello congressuale, e nonostante tutto abbiamo accettato il “ci dispiace non si può spostare” e abbiamo partecipato, seppur con grande fatica.
Non si può spaccare un’unità che purtroppo non c’è mai stata, ma che non ci si accusi di non avere una strategia.
Da ultimo dobbiamo a malincuore rilevare che, chi ci attacca, durante la riunione in ARAN, non ci sembra sia stato così incisivo e propositivo come al solito.
Certo tutti sappiamo che servirebbero 400 milioni di € per gli EPR, ma oltre a chiedere dobbiamo proporre ed essere in grado di vincolare i nostri interlocutori nel finalizzare i fondi per il personale precario e a tempo indeterminato che da tempo è in attesa di valorizzazione.
La FIR CISL al tavolo ha fatto delle proposte concrete a cui sono susseguite risposte concrete.
Ma tornando alla riunione al MUR, un punto che riteniamo di particolare rilievo è il riferimento fatto dal Ministero alla prossima nomina del Presidente del CNR.
È evidente che l’attuazione della progettualità delineata nei punti precedenti non potrà prescindere da un confronto diretto con il nuovo Presidente.
Sarà infatti fondamentale avviare un dialogo costruttivo con le Organizzazioni Sindacali per individuare insieme percorsi concreti e condivisi che consentano di rendere effettivamente fruibili le risorse stanziate e di applicare in modo favorevole le norme per le quali la FIR CISL ha chiesto un impegno preciso al Ministero.
Apprezziamo che Il Ministero ha accolto la nostra proposta e si è impegnato a convocare un tavolo di confronto con le Organizzazioni Sindacali e il nuovo Presidente del CNR una volta nominato.
La proposta rappresenta un segnale di apertura senza precedenti e un passo importante verso un dialogo più strutturato e partecipato.
Tornando alle nostre richieste, per i precari sono state le seguenti:
SU TALI RICHIESTE ABBIAMO REGISTRATO APERTURA E SENSIBILITA’ DEL MINISTERO
La risposta del MUR, rappresentato dal Capo di Gabinetto Dott. Rubechi, ha delineato un percorso articolato su due direttrici:
È importante precisare che, relativamente al punto 1, dei 160 milioni complessivi previsti, 60 milioni di euro saranno destinati in modo strutturale agli EPR e ripartiti tra gli enti vigilati.
Inoltre, per quanto riguarda la stabilizzazione del personale precario dell’INGV e dell’INAF, è stato confermato lo stanziamento di almeno 8 milioni di euro.
Tale importo consentirà di intervenire su circa il 40% del personale precario attualmente inquadrato nei profili C1 e C2.
Il Ministero ha chiarito che si tratta di un primo passo all’interno di un percorso più ampio, che dovrà necessariamente proseguire nel 2026, con l’obiettivo di completare l’intero processo di stabilizzazione.
La FIR CISL è soddisfatta che sia stata prevista una prima quota per INAF e INGV ma saremo vigili affinché venga stabilizzato tutto il personale precario che maturerà i requisiti della Legge n.75/2025.
Il Ministero ha riferito che un Ente tra quelli vigilati ha dichiarato di non avere personale da stabilizzare e che non ha necessità di finanziamenti dedicati.
Riteniamo che questo Ente possa essere verosimilmente l’INFN.
Non è assolutamente accettabile abbandonare il personale precario e pertanto stiamo valutando delle azioni a difesa del personale interessato.
Chiarito quanto sopra continuiamo a percorrere la nostra strada che ci ha portato all’ottenimento dei tavoli e all’apertura e al confronto su questo tema così importante per gli Enti di Ricerca.
Il percorso che abbiamo davanti non è semplice, ma lo affronteremo con la determinazione e la tenacia che da sempre ci contraddistinguono. Continueremo a promuovere un confronto costante e costruttivo con gli organi competenti, mantenendo aperto il dialogo per giungere quanto prima a una soluzione completa e sostenibile dell’intero processo.
Naturalmente, vi terremo costantemente aggiornati su ogni sviluppo.
La Segreteria Nazionale
Roma, 26 giugno 2025