FIR CISL - Le novità dell’atto di indirizzo CCNL Istruzione e Ricerca 2022-2024

 

Le novità dell’atto di indirizzo CCNL Istruzione e Ricerca 2022-2024

 

Care amiche/i,

si è tenuto oggi pomeriggio un incontro presso il Segretariato Generale del Ministero dell'Università e della Ricerca per discutere in merito all'atto di indirizzo relativo al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale del comparto istruzione e ricerca relativo al periodo 2022-2024.
In apertura di riunione il Ministero ha chiarito che l’atto di indirizzo è di competenza della Funzione Pubblica e che il MUR potrà dare solo indicazioni.
A tal fine il Ministero ha deciso di avviare un confronto con le organizzazioni sindacali per poter rappresentare le istanze sindacali presso la Funzione Pubblica, sulla base del documento pervenuto al MUR a metà agosto.
Il Ministero sosterrà l’elaborazione con meno specifiche così da consentire di affrontare in Aran la discussione con maggiore flessibilità.
Inoltre, l’atto di indirizzo avrà l’obiettivo di creare maggiore osmosi tra il settore dell’Università e quello della Ricerca, anche in termini di profili professionali, proprio per favorire un maggiore scambio.
A tale scopo il Ministero ha dichiarato che è in discussione la possibilità di creare un nuovo comparto di contrattazione costituito solo da Università, Ricerca e Afam, distaccato dalla Scuola, che possa meglio rappresentare le esigenze dei lavoratori di questi settori.
Come organizzazione sindacale abbiamo chiarito da subito che il nostro principale obiettivo sarà la salvaguardia del nostro settore e che i profili professionali della Ricerca e dell’Università sono profondamente differenti in termini di titoli, qualifiche ed attività svolte, nonché di normative di riferimento.
La mobilità fra i due settori sarà difficile da realizzare considerando che ad oggi non è possibile realizzare una completa mobilità neanche all’interno del nostro comparto.
Ricordiamo, infatti, che i lavoratori in mobilità tra enti di ricerca molte volte incontrano difficoltà nella ricostruzione delle proprie carriere.
Soprattutto abbiamo evidenziato che i profili professionali di Ricercatori e Tecnologi, per quanto attiene al settore della ricerca, sono gestiti attraverso le disposizioni del DPR 171 ed il Contratto Collettivo Nazionale e non attraverso norme di legge come avviene nell’Università per il ruolo unico dei Ricercatori.
È necessario continuare a gestire tali profili professionali nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale e rivedere gli stessi solo al fine di consentire maggiore facilità nelle progressioni di livello.
Per quanto concerne poi il profilo dei Tecnologi, che sarà disciplinato anche nel settore dell’Università, abbiamo chiarito al MUR che i due settori non possono che prevedere una differente disciplina del suddetto profilo posto che le peculiarità del profilo di Tecnologo nell’Università sono disciplinate in un testo normativo che purtroppo ne definisce in maniera chiara le caratteristiche che sono differenti da quelle dei Tecnologi della Ricerca.
Nell’atto di indirizzo verrà trattato anche il tema del lavoro agile prevedendo il superamento del principio dalla maggiore presenza in servizio per alcune particolari categorie quali probabilmente le categorie fragili.
Da ultimo abbiamo ribadito la necessità di prevedere una norma o un riferimento nell’atto di indirizzo per la destinazione d’uso dei fondi previsti dal comma 310 della legge di Bilancio 2022 per gli enti vigilati dal MUR, e dai commi 308-309 della legge di bilancio 2024 per gli enti non vigilati MUR. Molti enti, infatti, non hanno utilizzato ancora tali fondi in attesa di appurare se sia possibile o meno utilizzarli anche per incrementare il fondo art. 90 per i passaggi di livello dei tecnici amministrativi.
Chiederemo un incontro alla Funzione Pubblica per seguire il proseguo della definizione dell’atto di indirizzo e vigilare sul rispetto delle specificità dei settori della Ricerca e dell’Università.
L’obiettivo deve essere quello di preservare le caratteristiche della ricerca e dei profili professionali previsti dai nostri CCNL e soprattutto di garantire che la creazione dell’eventuale nuovo comparto nasca dall’esigenza di realizzare un’analisi ancora più specifica dei nostri settori senza annullare le caratteristiche proprie sia dell’Università che della Ricerca.

IL COMPITO DELLA FIR CISL SARA’ SEMPRE ED ESCLUSIVAMENTE LA SALVAGURDIA DEL SISTEMA DELLA RICERCA, SENZA OMOLOGAZIONI.

 

Roma, 17 settembre 2024
Prot. 0160
La Segreteria Nazionale FIR CISL