FIR CISL - Una riforma graduale ma molto ambiziosa. Da verificare le risorse e le norme per adottarla a pieno

UNA RIFORMA GRADUALE MA MOLTO AMBIZIOSA
DA VERIFICARE LE RISORSE E LE NORME PER ADOTTARLA A PIENO

 

Nel pomeriggio di oggi, a distanza di quasi due mesi dal primo ed unico incontro avvenuto con OO.SS., si è tenuto l’atteso incontro con la Presidente e il Direttore Generale del CNR relativo alla presentazione del Piano di riorganizzazione e rilancio del CNR.

La riforma, presentata come sintesi degli spunti, stimoli e proposte raccolte in questi mesi dalla Comunità Scientifica dell’Ente, rappresenta, a detta della Presidente, un graduale processo, che nel corso dei prossimi 3 anni, traguarderà ad un CNR completamente diverso, con al centro della sua mission, la Ricerca Fondamentale.
Il CNR del prossimo futuro manterrà i caratteri di multidisciplinarietà e interdisciplinarietà, ma come i suoi competitor europei più prestigiosi, dovrà essere in grado di attrarre grandi progetti scientifici e i migliori talenti internazionali (avendo una riconosciuta leadership nelle strategie scientifiche italiane ed europee), ma anche di contribuire alla ricerca traslazionale verso imprese e pubblica amministrazione.

Nelle attività future dell’Ente (ivi comprese quelle legate al reclutamento e all’affiliazione del personale della Rete scientifica), il modello di riferimento sarà la struttura dei tre Panel ERC (Scienze fisiche e ingegneria, Scienze della vita, Scienze sociali ed umane) che costituiranno i nuovi “Ambiti Disciplinari” cui saranno affiliati, gli Istituti e le nuove Unità di Ricerca Goal-Oriented.
Queste ultime rappresentano una novità, che dovrebbe permettere ai ricercatori di Istituti diversi di indirizzare le proprie linee di ricerca più liberamente su “attrattori” specifici (ossia su temi sfidanti e che richiedono competenze ad ampio spettro come ad esempio l’intelligenza artificiale, la biodiversità, le quantum technologies).

In questa logica, gli attuali Dipartimenti saranno ridotti nel numero, da 7 a 4 (Fisica e Chimica, Scienze ambientali e della vita, Ingegneria e ICT, Scienze sociali ed umanistiche) e perderanno il loro carattere amministrativo-gestionale, per acquisire finalmente un ruolo “strategico potenziato”.

Anche a livello della SAC, proseguono le attività già avviate da qualche mese, con un’articolata riorganizzazione: le principali novità sono rappresentate dalle tre Direzioni Centrali (Risorse umane, Servizi per la Ricerca, Transizione Digitale), dal nuovo ufficio Supporto alla Ricerca e GRANT (per supportare i gruppi di ricerca nei processi di redazione e sottomissione delle proposte, nonché fornire consulenza strategica e costituire il punto di riferimento formativo ed informativo) e dai “Provveditorati”, in stretta connessione con le loro articolazioni territoriali.

La Presidente ha espresso la ferma intenzione di avviare un profondo cambiamento anche nelle logiche di reclutamento del personale di ricerca (concorsi in lingua inglese, con valutazione sia delle competenze che della vision degli aspiranti nuovi ricercatori in termini progetti e programmi).

La FIR CISL ha chiesto che, oltre alle slides presentate, venga fornito quanto prima e con maggior dettaglio l’intero piano, per valutarne più accuratamente la realizzabilità sia in termini di verifica delle norme che lo sottendono, sia di sostenibilità economica: appare piuttosto evidente, e come sigla lo abbiamo ribadito ancora una volta, che per rendere attuabile un così articolato processo di riordino dovranno essere previste e richieste al MUR e al Governo adeguate e maggiori risorse rispetto a quelle attualmente in gioco.
La FIR CISL apprezza l’impegno dell’Amministrazione nel voler potenziare il personale amministrativo, dall’attuale 8% al 12-13%, ma ricorda che tanto ancora deve essere fatto per una reale valorizzazione del personale attualmente in forza nell’Ente (conclusione del processostabilizzazione, risoluzione del fenomeno del sottoinquadramento, garanzia che a tutto il personale vengano fornite concrete possibilità di progressione di carriera).

A questo va aggiunto che, nonostante il Piano dei Lavori recentemente approvato preveda oltre 100 milioni di investimenti previsti nei prossimi tre anni, molte resteranno le sedi presso le quali bisognerà incidere significativamente sulla sicurezza e sul potenziamento di laboratori ed infrastrutture!

La FIR CISL ha chiesto che prima dell’approvazione del Piano, che ricordiamo dovrà avvenire entro il mese di giugno per non perdere una fetta consistente dei finanziamenti, ci siano ulteriori momenti di confronto, di cui vi terremo costantemente aggiornati.

Roma, 30 maggio 2022
Il Coordinamento CNR