Firmato il CCNL del Comparto Istruzione e Ricerca

Trasmettiamo in allegato il comunicato della Segreteria nazionale relativo alla firma dell’Ipotesi di Accordo del CCNL del Comparto Istruzione e Ricerca avvenuta stamattina.
In particolare per il nostro Settore sono salvaguardate le peculiarità e l’integrità.
L’Ipotesi firmata riguarda il periodo 2016-2018 e assume una forte valenza nella prospettiva del successivo rinnovo.
Sono previsti incrementi delle retribuzioni a partire dal 1° gennaio 2016.
Preghiamo di dare la massima diffusione tra tutto il personale degli Enti.

Fraterni saluti
La Segreteria

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Firmato il CCNL del Comparto Istruzione e Ricerca

Oggi 9 febbraio è stato firmato il primo contratto del comparto Istruzione e Ricerca frutto del percorso innescato dall’accordo del 30 novembre 2016. Un milione e duecentomila tra docenti, ricercatori tecnologi, tecnici, amministrativi, personale ATA hanno finalmente riconquistato uno spazio forte di tutela delle proprie condizioni di lavoro, dopo anni di blocco delle retribuzioni e di riduzione degli spazi di partecipazione e contrattazione.

In particolare per quanto riguarda la Ricerca sono salvaguardate le peculiarità e l’integrità del Settore.

Costituisce poi un’importante novità l’istituzione di organismi paritetici per l’innovazione, che saranno costituiti a livello nazionale in tutti gli EPR al fine di ottenere una modalità relazionale finalizzata al coinvolgimento partecipativo delle OO.SS. su tutto ciò che abbia una dimensione progettuale, complessa e sperimentale di carattere organizzativo.

Con il contratto si ottiene anche l’istituzione di una Commissione per l’ordinamento professionale che avrà l’obiettivo del pieno riconoscimento della professionalità e della qualità delle prestazioni lavorative dei dipendenti degli Enti di Ricerca. La Commissione concluderà i propri lavori entro il mese di luglio.

Il CCNL conferma l’importanza dei principi sanciti nel D.lgs. 218/16 e nella Carta Europea dei ricercatori, diretti a favorire l’accrescimento dei sistemi di ricerca ed incentivare i processi di innovazione. Viene confermata la rappresentanza elettiva negli organi scientifici e di governo.

E’ previsto, altresì, che gli Enti riconoscano il merito e la capacità professionale dei ricercatori mediante gli strumenti di valorizzazione delle competenze acquisite e dei risultati raggiunti nell’attività di ricerca.

Viene costituito un fondo destinato a finanziare le progressioni di livello per il personale tecnico e amministrativo, mediante l’utilizzo delle risorse liberate dai pensionamenti. Il numero delle progressioni economiche a valere sul fondo del trattamento accessorio viene incrementato di una posizione (4 gradoni totali).

Aumentano le tutele per il personale precario: nello specifico nel momento dell’assunzione a tempo indeterminato i periodi di lavoro con contratto a tempo determinato concorreranno a definire l’anzianità lavorativa eventualmente richiesta per l’applicazione di determinati istituti contrattuali. Oltre a quanto già previsto dalle norme in materia di stabilizzazione, il CCNL sancisce che i periodi a TD siano adeguatamente valutati nell’ambito delle procedure di reclutamento. Viene altresì confermata la possibilità che la durata dei contratti di lavoro sia pari alla durata dei progetti di ricerca.

Il CCNL firmato, la cui vigenza è triennale per il 2016-2018, assume una forte valenza anche nella prospettiva del successivo rinnovo, di cui vengono poste le basi. Costituisce la partenza per l’impegno che comunque andrà confermato anche nei confronti del nuovo Parlamento e del nuovo Governo, per rivendicare una politica di forte investimento nei settori dell’Istruzione e della Ricerca. Si chiude così una lunga fase, connotata da interventi unilaterali, aprendone una nuova con riconosciuto valore al dialogo sociale.

Roma, 9 febbraio 2018
La Segreteria Nazionale

Si allega Ipotesi di CCNL, con successiva comunicazione sarà inviata la tabella contenente gli aumenti stipendiali ed una stima dei relativi arretrati.