FLC CGIL - Comunicato su Spending Review e Nuovo Riordino EPR


Con il Decreto Legislativo Luogotenenziale n. 101 del 30 marzo 1945 il primo Governo del dopoguerra, presieduto da Ivanoe Bonomi, istituì una commissione per studiare e proporre le riduzioni da apportare alle spese dello Stato. Nel linguaggio di allora e nel lessico giornalistico, dopo un ventennio in cui si era badato a proteggere attentamente la purezza della lingua e a mettere severamente al bando ogni contaminazione anglofila, quel provvedimento fu identificato come “Commissione della Scure”. Un antesignano, del tutto analogo, nei modi e negli effetti, all’odierna “Spending Review”. Allora come oggi il CNR, il più grande ente di ricerca italiano, non mancò di essere coinvolto in quel generale disegno di razionalizzazione dell’apparato statale. I flussi di finanziamento pubblici, il loro impiego e, soprattutto, le piante organiche e le spese per il personale vennero attentamente analizzate e fatte oggetto di proposte di ridimensionamento.
Gli elementi di discussione non mancarono nella dialettica tra Governo, Ragioneria generale dello Stato e l’allora Presidente del CNR Gustavo Colonnetti. In primis la riduzione del personale. Il 1 settembre 1943 i dipendenti dell’Ente erano 360. Il 1 marzo 1945 (data di emanazione del DLL n. 82) il personale addetto all’amministrazione della sede centrale del CNR passò a 94 unità. Nei mesi successivi, questa dotazione subì un ulteriore ridimensionamento, passando a 83. Il DPCM approvato l’8 giugno 1946 stabiliva che i ruoli dell’Ente annoverassero 71 unità di personale.
Oggi, 2012 il Governo tecnico, il Governo che avrebbe dovuto risanare il Paese usa nuovamente la scure, la chiama “Spending Review” e colpisce la Pubblica Amministrazione. La scure che si abbatte oggi sul CNR colpisce sia sui finanziamenti sia sulla Pianta Organica.
L’art. 2 del D.L. 95/12, in particolare al comma 1, prevede infatti il taglio del 10% della spesa complessiva del personale tecnico e amministrativo e del 20% delle dotazioni organiche delle posizioni di dirigente di prima e seconda fascia.
Il CdA dell’Ente nella seduta del 10 ottobre ha deliberato la nuova Pianta Organica, rimodulata ai sensi del suddetto art.2, da inviare al Dipartimento della Funzione Pubblica e al MIUR per l’approvazione definitiva, per poi essere perfezionata con un DPCM. Atto vincolante per procedere alle assunzioni con fondi del turn over.
Nella nuova Pianta Organica le posizioni di dirigente amministrativo sono ridotte quindi di 3 unità, mentre, con riferimento al personale non dirigenziale, tecnici e amministrativi, il taglio comporta una riduzione di complessive 285 posizioni, come riportato in Tab A.:

Tab. a

CTER 42
Operatore Tecnico 82
Funzionario di Amministrazione 115
Collaboratore di amministrazione 7
Operatore di Amministrazione 39
TOTALE 285

Come già evidenziato (comunicato FLC Cgil 5 ottobre us.) si tratta di tagli sulla Pianta Organica che non producono esuberi di personale contrattualizzato in servizio, ma hanno direttamente una drammatica ripercussione sui tanti precari dell’Ente, con 285 opportunità in meno, penalizzando pesantemente l’organizzazione del lavoro.
Alla luce della nuova Pianta Organica, deliberata dal CdA (in appendice), il nuovo piano di fabbisogno (Tab.B) prevede la possibile assunzione per complessive 457 posizioni nei diversi profili negli anni 2012-2015 da cui sono state sottratte le 285 posizioni di cui alla Tab. A. In particolare per i 55 posti per Ricercatore III livello assegnati agli Istituti, di cui è stato chiesto lo scorrimento di graduatorie, l’Ente sta procedendo all’assunzione mentre per i 32 posti già assegnati con la medesima delibera del 18 aprile us. che devono essere messi a concorso è necessario che l’Ente sia autorizzato a procedere con apposito DPCM. Per gli ulteriori 61 posti di Ricercatore III livello, 7 Dirigenti, 7 I° Ricercatori, e 10 Tecnologi di cui l’Ente ha avuto l’autorizzazione ad assumere devono ancora essere assegnati alla rete e, nel caso la programmazione fatta dall’Istituto prevedesse la messa a bando, ha bisogno della relativa autorizzazione a bandire con DPCM. Per i 153 CTER, 47 CA e 2 FA, in parte assegnati è necessaria sia l’autorizzazione a bandire che ad assumere. Per gli 83 posti già banditi nel 2011, le cui procedure concorsuali sono in via di conclusione, l’Ente deve ancora definire con chiarezza criteri e modalità di applicazione delle riserve previste nei rispettivi Bandi (cfr. ns. comunicato 11 ottobre).
 

...e il Ministro Profumo cosa fa? Dapprima elucubra un mega-accorpamento degli Enti di Ricerca vigilati dal MIUR e non, poi sembra ripensarci e propone la Consulta dei Presidenti dei medesimi Enti. La FLC Cgil ha da tempo evidenziato la necessità di realizzare una Governance unitaria del sistema degli EPR che vada oltre quelli vigilati dal MIUR, crede fermamente che i risparmi si a Consip. I risparmi di spesa si ottengono inoltre avvalendosi delle rilevanti competenze
presenti negli Enti invece che assoldando con risorse pubbliche destinate alla ricerca uno stuolo di consulenti. La FLC Cgil invita a tenere alta l’attenzione sugli effetti che questo ennesimo riordino potrebbe operare sulla pianta organica degli Enti Pubblici di Ricerca, in particolare sui precari e sullo sviluppo di carriera. Sull’abilitazione scientifica nazionale, in vigore nelle Università, la FLC Cgil denuncia infine il rischio del trasferimento agli EPR dei disastri che si stanno verificando nelle Università e che di fatto bloccano il reclutamento.
Sul merito la FLC Cgil sollecita un confronto aperto e costruttivo, contesta decisamente il metodo utilizzato dal Ministro che non ha ritenuto utile alcun confronto con le realtà interessate dal suo maldestro tentativo di “Nuova Riforma”.
Roma, 16 ottobre 2012
Rosa Ruscitti
Resp. CdE FLC CGIL CNR
 

 

DOTAZIONE ORGANICA DEL CNR
Rideterminata ai sensi dell’art. 2 del D.L. n. 95/2012
Approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 10 ottobre 2012