FLC-CGIL - Comunicato - Tagli alla Rete Scientifica

Il Governo taglia i finanziamenti alla Ricerca pubblica: il CNR impone overheads alla Rete

Nel corso dell’incontro con i direttori degli istituti tenutosi il 13 novembre u.s il Presidente Nicolais e il DG Annunziato hanno ribadito la necessita’ di chiedere un contributo alla rete scientifica a sostegno della difficile situazione finanziaria in cui versa l’Ente.
La proposta, già emersa durante l’incontro con le OO.SS. il 29 ottobre u.s., sarebbe motivata dall’esigenza di garantire la copertura del fabbisogno finanziario dell’Ente venuta meno a seguito dei tagli di Finanziamento Ordinario imposti dal Governo a danno del CNR e della Ricerca Pubblica a partire dal 2013 e negli anni successivi. A questa proposta sia la FLC Cgil sia le altre OO.SS si sono fermamente opposte. E’ stata inoltre giustamente contestata dai direttori che vedrebbero tagliata l’unica fonte economica nella gestione ordinaria dell’Istituto e del suo personale.
Prendiamo atto che, nonostante le ferme prese di posizione contrarie, l’Amministrazione ha deciso di percorrere questa strada per risolvere i problemi di copertura finanziaria derivanti dai tagli e con la circolare n° 30/2012 ha reso noto ufficialmente che sarà effettuato un prelievo forzoso del 15% sul cofinaziamento “in kind” ovvero sulla quota di finanziamento del progetto legata al lavoro delle unità di personale degli Istituti.
Tutto questo senza neanche considerare la possibilità di avviare prima una revisione seria e trasparente delle spese,
dalle consulenze alle partecipazioni societarie, dalla gestione del patrimonio immobiliare agli stipendi dei dirigenti, etc.
La FLC Cgil che ha ben chiara la realtà che il paese sta vivendo e si rende anche perfettamente conto che il momento non consente disattenzioni contabili, ha da tempo denunciato le politiche di un Governo che vuole tagliare il futuro ai giovani e all’Italia stessa non investendo, anzi tagliando, nei settori dell’Istruzione e della Ricerca.
La FLC Cgil chiede con fermezza che il Presidente, forte della sua storia personale, operi scelte decise a tutela delle risorse e competenze interne al CNR, ed e’ disposta a sostenere ogni decisione atta a difendere gli interessi della Ricerca, del precariato e del futuro dell’Ente.
La FLC CGIL chiede al Presidente di mettere in atto ogni forma di “lotta” per evitare ulteriori tagli e danni al CNR e alla Ricerca pubblica italiana.
La FLC Cgil invita con fermezza il Presidente a contenere e ridurre tutte le spese accessorie, a partire dalle salate consulenze, alle prestazioni di servizi esosi ed inutili, alle spese di viaggio dei dirigenti, alla revisione dei contratti con
agenzie, prima di operare prelievi indiscriminati sulle attività di ricerca.
La FLC Cgil auspica che il compenso, per i Dirigenti di livello Generale e dei Direttori di Dipartimento sia parametrato su risultati effettivi e misurabili.
La FLC Cgil sottolinea inoltre la necessità che le proposte di revisione della spesa e delle maggiori entrate siano coerenti con il piano di ristrutturazione della Rete Scientifica a partire dai Regolamenti e dal funzionamento delle Aree di Ricerca, sollecitando l’Amministrazione a prevedere la loro stesura e ad aprire al più presto il necessario confronto con le OO.SS, evitando irrigidimenti su soluzioni non condivise come quella che ha prodotto lo scempio del vigente Statuto e che sono legate più agli interessi di chi disegna il modello organizzativo dell’Ente che alle reali esigenze di semplificazione di cui tutti sentono il bisogno.
La FLC Cgil è pronta a sottoscrivere e formalizzare in uno specifico accordo, la proposta del Presidente di utilizzare in favore del personale e della Rete scientifica i risparmi sui canoni di locazione e, più in generale sul property e facility management.
In ogni caso le norme mirate a contenere/ridurre la spesa pubblica non devono ulteriormente pesare sul personale precario e strutturato del CNR, la FLC Cgil è decisa ad una dura battaglia contro il tentativo di tagliare teste e creare divisioni e tensioni tra il personale in stile “Marchionne”. I precari sono parte integrante, fondamentale dell’Ente esattamente come le lavoratrici e i lavoratori a tempo indeterminato: ogni tentazione discriminatoria, troverà una ferma reazione della FLC Cgil.
Tanto per non peccare in chiarezza: ogni decisione contraria ai rinnovi dei contratti in essere e non in scadenza e la mancanza di iniziative di tutela verso chi lavora nell’Ente da anni essendo precario solo nella forma contrattuale e non certo nei contenuti del servizio offerto, sarà combattuta dalla FLC Cgil contratto per contratto, euro per euro.
Al fine di salvaguardare l’attività di ricerca la FLC Cgil chiederà un incontro urgente al Presidente e al Direttore Generale per discutere nel dettaglio il Bilancio di previsione dell’Ente prima dell’approvazione definitiva.
La FLC Cgil attiverà i propri comitati degli iscritti come terminali delle proposte che ogni lavoratrice e lavoratore intenderà fare in materia di revisione della spesa dell’Ente sulla base della discussione già in atto.
La FLC Cgil inoltre, nei prossimi giorni, comunicherà quali azioni intende promuovere per contrastare in modo efficace e continuo la linea di tagli ingiustificati all’unica occasione di futuro che ha il Paese: la Ricerca Pubblica.
Roma, 16 novembre 2012
Rosa Ruscitti
Resp. CdE FLC Cgil CNR