FLC CGIL - Precariato: i giorni del merito


Merito e giovani
è un binomio fin troppo abusato di questi tempi. Che si tratti delle premurose attenzioni di politici stagionati o delle salvifiche ricette di tecnici operosi, il risultato cambia poco: l'apertura ai giovani è un bluff. Istruzione, formazione e ricerca sono i settori dove quest'amara verità si manifesta con più forza; ma con altrettanta forza viene spesso dissimulata.

Scuola, università, ricerca e alta formazione, per effetto dei tagli lineari del precedente Governo e della revisione della spesa (ma sempre di tagli si tratta) sono sempre meno in condizione di assicurare il diritto allo studio dei giovani e garantire un'autonoma attività di ricerca. Non va meglio per chi aspira a lavorare in questi settori dove la precarietà è un dazio obbligato.

Che fare, allora? Lasciare che i giovani cedano al pessimismo e allo sconforto? No, la soluzione c'è e si chiama merito. La troviamo applicata nell'annunciato concorso a cattedre nella scuola.

È davvero questa la soluzione? Noi la pensiamo diversamente, per tante ragioni e tutte valide.
Per questo il 21 settembre i lavoratori precari della conoscenza daranno vita al "giorno del merito": presìdi davanti alle Prefetture e alle Regioni, assemblee aperte, eventi serali che avranno come obiettivo quello di scoprire le carte e svelare il bluff che si sta preparando. Il giorno seguente parteciperemo alla manifestazione nazionale indetta dai precari della scuola. Un altro segno tangibile della determinazione delle lavoratrici e dei lavoratori nei confronti dei propositi del Ministro Profumo.

Gli appuntamenti non finiscono qui… in una ideale (ma anche concreta) staffetta con chi ancora studia e chi il lavoro ce l'ha, accomunati dall'idea di Ricostruire il futuro.

Cordialmente
FLC CGIL nazionale